Era evidente che il suo esordio letterario non poteva che nascere sotto forme
particolari: lo ha fatto insieme a Doug Dorst, che insegna scrittura
creativa alla Texas State University e ha pubblicato racconti su diverse
riviste letterarie.
S. è il diario di due persone che si incontrano tra
le note a margine di un (fittizio) libro del 1949 preso in biblioteca, La
nave di Teseo, per ritrovarsi invischiati in una lotta mortale tra forze
sconosciute. Una giovane bibliotecaria trova il romanzo lasciato fuori posto da
un lettore rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le
note che ha appuntato a margine nel libro, e gli risponde con altre note di suo
pugno, dando inizio a un dialogo del tutto speciale che li condurrà insieme in
un mondo sconosciuto.
Glosse a margine, cartoline, ritagli di giornali, fotografie, appunti, mappe
disegnate su pezzi di carta di fortuna: questi gli indizi disseminati nel libro
che i personaggi, insieme al lettore, scoprono e inseguono per risolvere il
mistero che avvolge l’improvvisa scomparsa di Straka. Un libro-oggetto
prezioso, multimediale... post litteram, in cui i piani di lettura si
sovrappongono e si intrecciano, nel quale perdersi come nella trama delle serie
tv create da Abrams, che hanno fatto appassionare (e litigare) tanti spettatori
anche in Italia.
In una breve intervista condotta dallo scrittore e fumettista Neil Gaiman, Abramas e Dorst mostrano le curiosità del libro, meravigliosamente adattato nell’edizione italiana-
In una breve intervista condotta dallo scrittore e fumettista Neil Gaiman, Abramas e Dorst mostrano le curiosità del libro, meravigliosamente adattato nell’edizione italiana-
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