venerdì 30 gennaio 2015

“Charlie Hebdo” in mostra ad Angoulême e Milano

Ne abbiamo parlato nell’editoriale su FdC n.234 ora in edicola e fumetteria e il “nostro” Marcello ha approfondito il discorso sul suo blog svelando le molte imprecisioni apparse nei mass media.

Ora, mentre al Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême si celebre con una mostra e un libro di omaggi, anche a Milano – mentre ancora fa parlare di sé il libro di omaggi allegato al Corriere della Sera – sta per aprire un’esposizione a un mese esatto dal terribile attentato di Parigi.

Da sabato 7 febbraio a domenica 15 marzo il WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (in viale Campania 12) dedica un incontro e una mostra organizzata con il patrocinio del Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano a ingresso libero (da martedì a venerdì ore 15-19, sabato e domenica ore 15-20) al settimanale francese, alla satira e alla libertà d’espressione, esponendo gli omaggi realizzati da 150 fumettisti e vignettisti italiani e più di 70 stranieri. Quasi un atto dovuto, dopo che nell’attentato hanno perso la vita 12 persone fra cui 5 vignettisti considerati le matite più “affilate” di Francia: il direttore Stéphane Charbonnier detto Charb, i colleghi Jean Cabut detto Cabu, Philippe Honoré, Bernard Verlhac detto Tignous e Georges Wolinski!

Sabato 7 febbraio alle ore 16, la mostra verrà inaugurata con un incontro dedicato alla satira e alla libertà d’espressione. Il giorno dopo la strage il direttore Luigi F. Bona scriveva: “Il gesto di fanatici esaltati in nome di un dio sanguinario, che non esiste per nessuna religione, mirava a spezzare matite eccellenti della satira, dell’umorismo e del fumetto: un nemico pericoloso per loro, forse il più pericoloso, perché usa armi che loro non potranno mai comprare e nessun addestratore militare potrà insegnar loro a utilizzare, vale a dire l’arma non violenta dell’opinione utilizzata con l’arte sottile della satira”.

All’appello hanno aderito più di 200 autori, che con le loro matite, penne e tavolette grafiche hanno voluto omaggiare i colleghi e celebrare la libertà di satira, con disegni pungenti e malinconici: Guido Silvestri in arte Silver (il cui disegno vedete in alto), Bruno Bozzetto, Leo Ortolani, Adriano Carnevali, Giacomo “Keison” Bevilacqua, Simone Albrigi in arte Sio, Fabio Celoni, Silvia Ziche e molti altri.

Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata all’opera e degli autori uccisi a Parigi e alla storia della rivista, nata nel 1960 coem Hara-Kiri. Un’occasione preziosa per capire e conoscere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

“Charlie Hebdo”, la storia continua

Su FdC n.234 ora in edicola e fumetteria (di cui vedete qui accanto la splendida copertina sui 50 anni di carriera di Alfredo Castelli) dedichiamo un primo, sentito ricordo agli autori trucidati nella redazione del settimanale satirico francese  Charlie Hebdo lo scorso 7 gennaio.

Mentre il buon Marcello sul suo blog ha dedicato all’argomento un lungo post (corrispondente a ben tre pagine del nostro mensile cartaceo!), correggendo anche alcune imprecisioni nel nostro editoriale “dell’ultim’ora”, e il direttore Ferruccio de Bortoli si è mostrato disponibile a un incontro pubblico con gli autori le cui vignette sono state pubblicate senza autorizzazione sul libro allegato al Corriere della Sera in favore del settimanale francese, ieri il quotidiano Libération ha segnalato che il prossimo n.1179, dopo quello realizzato dai “superstiti” uscito in edicola appena una settimana dopo la strage, dovrebbe uscire non prima di “metà febbraio”.

Fino ad oggi, l’edizione con Maometto in copertina e la scritta “Je suis Charlie - Tout est pardonné” è stata distribuita in 7 milioni di copie (6,3 in Francia, 700 mila all’estero): questa settimana sono previste altre 300 mila copie, un record senza precedenti per la stampa transalpina. La redazione francese, stanca e traumatizzata, ha ora bisogno di riflettere sul futuro, anche se una cosa è certa: “Charlie continuerà”. Per l’avvocato della redazione, Christophe Thévenet, l’equipe ha “bisogno di tempo. Faranno il prossimo numero quando saranno in grado di farlo”.

Tra gli aspetti decisi, la nomina a direttore del vignettista Laurent Sourisseau in arte Riss, ferito durante l’assalto dei fratelli Kouachi. C’è poi la gestione della valanga di finanziamenti giunti dopo la strage: quasi 2 milioni di euro. A questo, si aggiungono gli introiti derivanti dall’eccezionale tiratura dell’ultima edizione. Soldi che andranno al giornale, alle famiglie delle 17 vittime, ma anche a un “fondo di dotazione per aiutare i giornali satirici attraverso il mondo”, spiega l’avvocato, sottolineando che “sarà un lavoro di lungo corso per creare un sacco di altri Charlie Hebdo nel mondo, per aiutare i cugini di altri Paesi. È la migliore risposta possibile”. Oltre ai soldi, il settimanale ha registrato 80 mila nuovi abbonamenti (prima dell’attentato erano appena 10 mila e si cercavano sempre nuovi finanziamenti). “È sicuro che tutto questo da molta visibilità – continua Thévenet – oggi, il giornale ha i mezzi per continuare. Ora spetta alla redazione organizzarsi. Bisogna superare il trauma, misurare lo sforzo di ripubblicare il giornale tre giorni dopo l’attentato. Piangevano disegnando! Nessuno può uscire indenne da una cosa così”.

Sul prossimo FdC n.235 di febbraio dedicheremo un intero articolo alla vicenda, anche perché non cada nel dimenticatoio tipico dell’informazione schizofrenica di questi tempi travagliati.

giovedì 29 gennaio 2015

“Il Guardiano della Luna” in anteprima mondiale!

Abbiamo visto in anteprima il film animato Mune - Il Guardiano della Luna di Alexandre Heboyan e Benoit Philippon, nei cinema italiani – in anteprima mondiale – a partire dal prossimo 5 febbraio, distribuito dalla Notorious Pictures.

Si tratta di una produzione dichiaratamente per un pubblico di famiglie, in cui è facile rivedere ispirazioni da film di chiara fama degli anni passati, ciononostante l'opera si fa seguire con piacere ed è organizzata in modo non banale e curiosa, e l'ambientazione in alcuni momenti è ricreata come una vera gioia per gli occhi.

Che cosa succederebbe se il Sole non tornasse a splendere ogni mattina? O se la Luna dimenticasse di fare il suo giro scomparendo dal cielo della notte? Dai creatori di Kung Fu Pandafilm del 2008 da cui è nata una serie tv e un sequel, più uno spin-off direttamente in dvd: e a Natale di quest’anno esce in USA il terzo capitolouna favola sul Guardiano della Luna che combatterà per proteggere il mondo dalle forze del Male che vogliono sovvertire l’ordine degli astri. Il suo amore per la Luna e per la ragazza dei suoi sogni lo farà diventare l’eroe più grande dell’Universo!

Qui trovate altri dettagli, mentre qui sotto riportiamo il trailer dell’opera, davvero divertente e ben fatta:

mercoledì 28 gennaio 2015

Un “Poema a fumetti”

Oggi nel 1972 ci lasciava Dino Buzzati, giornalista e scrittore, ma anche drammaturgo, librettista e pittore, che amiamo molto per il suo epocale Poema a fumetti, pubblicato da Arnoldo Mondadori nel 1969 (con la copertina qui a fianco, poi ristampato nel 2001).

Nel riproporre i classici temi delle sue opere letterarie – fra mistero, morte e amore – l’opera rilegge il mito di Orfeo ed Euridice in chiave erotica e moderna, trasponendo il mito nella quotidianità, fondendo visionarietà artistica della pittura, dimensione “popolare” del fumetto e racconto fantastico: una vera e propria novità per l’Italia, con omaggi a Salvador Dalí, Federico Fellini e Andy Warhol.

Nel 2002 si è tenuto a Belluno e Feltre un importante convegno sull’opera a fumetti di Buzzati con tanto di atti pubblicati in volume, mentre il capoluogo lombardo ha inoltre allestito una mostra di dipinti che hanno ispirato il graphic novel (che l’autore avrebbe dovuto presentare con l’amico Indro Montanelli a Milano la sera dell’attentato a Piazza Fontana...), con uno splendido catalogo che vi consigliamo caldamente.

Perché come il miglior fumetto, la vera arte non ha età.

martedì 27 gennaio 2015

I fumetti e la Shoah

Un evento orribile e quasi inenarrabile come la Shoah può essere raccontato a fumetti? “L’argomento è troppo serio per essere raccontato da un fumetto”, dice Ezra Cohn, 64 anni, della comunità ebraica di Dusseldorf. Eppure, per non dimenticare e non ripetere è quasi un dovere morale far conoscere l’orrore.... e gli esempi, in questi 70 anni di Dopoguerra, sono numerosissimi...come l'immagine da La storia dei tre Adolf (1983-85) di Osamu Tezuka che vedete qui sopra.

Per alcuni è anche terapeutico, come Art Spiegelman, che attraverso Maus (1986-92) descrive molto di sé e della sua famiglia, alta letteratura premiata con uno speciale premio Pulitzer.  La metafora degli ebrei-topi e i nazisti-gatti era già stata utilizzata negli anni Quaranta in La Bête est morte! (1944), dove Hitler nei disegni di François Calvo diventava un lupo. Autobiografia e invenzione si mescolano in Yossel - april 19, 1943 (2003) di Joe Kubert, con tavole a matita di grande impatto emotivo. Altrettanto pathos e documentazione precisa in Auschwitz (2004) di Pascal Croci. Perfino il fumetto di supereroi ha detto la sua: Magneto, arcinemico degli X-Men, porta i segni di un’infanzia vissuta sotto l’ombra del nazismo, come si vede anche nell’incipit del primo film sui mutanti.

L’Italia ha raccontato negli anni diverse biografie di personaggi noti o meno noti, dal Massimiliano Kolbe (1981) di Claudio Nizzi e Ferdinando Tacconi e Anna Frank (1983) di Mino Milani e Attilio Micheluzzi, a personaggi in attesa di essere riscoperti dal cinema come Schindler e raccontati dai fratelli Renzo e Filippo Maggi. Ma la storia italiana più toccante è l’episodio n.83 della serie Dylan Dog “Doktor Terror” (1993) scritta con trasporto e passione civile dal creatore Tiziano Sclavi, che in più parti richiama direttamente Maus.

Anche Cartoon Club, il festival internazionale del fumetto e del cinema d’animazione di Rimini che dal 1998 editore di FdC, ha da tempo allestito la mostra “Lacrime, lupi e tragici topi. Come i fumetti hanno raccontato la Shoah”. L’esposizione (60 pannelli con albi in visione, articoli, colonna sonora e un pc interattivo) è curata da Davide Barzi e Paolo Guiducci: si tratta di un’accurata panoramica sui comics che in giro per il mondo hanno trattato Auschwitz. Un punto di vista particolare è quello utilizzato da Pietro Scarnera, che ricostruisce la vita di Primo Levi dopo il ritorno da Auschwitz rileggendo i libri del celebre scrittore, cercando sue fotografie, ripercorrendo i luoghi. Il risultato è
Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi (2014) appena uscita per Comma 22.

Anche nella produzione più recente (come Il pugile di Reinhard Kleist, in questi gioni in Italia) si segnalano alcuni volumi interessanti. Un sacchetto di biglie (2013) di Vincent e Kris Bailly per Rizzoli Lizard, ad esempio, è la
versione a fumetti del celebre romanzo autobiografico per ragazzi di Joseph Joffo del 1973. Due bambini ebrei fuggono attraverso la Francia occupata dai nazisti. Per certi aspetti simile alla vicenda di Anna Frank, è la storia su La bambina nascosta (2014) raccontata da Lizano, Dauvillier e Salsedo, di recente in Italia da Panini Novellini. Dounia è una piccola ebrea che vive a Parigi all’inizio degli anni Quaranta. Obbligata a portare la stella di David sui vestiti, senza più una vita normale, privata della famiglia, e tradita da amici e vicini intolleranti, Dounia riesce a vivere una vita relativamente serena perché sostenuta dall’affetto incondizionato dei genitori e in seguito della famiglia adottiva.

Infine, il rammarico che Will Eisner, tra i due-tre più grandi autori di fumetti di sempre, aveva in cantiere un nuovo libro: proprio una versione a fumetti di Se questo è un uomo di Primo Levi. Storia che purtroppo non leggeremo mai e che avrebbe potuto diventare un vero e proprio libro di testo da diffondere capillarmente in tutte le scuole.

Fare a pugni con la storia

Oggi è il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale in commemorazione delle vittime della Shoah.

Come sempre anche il fumetto fa la sua parte nel raccontare storie minuscole ma vere sulla follia nazista nei contronti degli ebrei: in particolare quest’anno è giunto in Italia il 45enne tedesco Reinhard Kleist – di cui sono già apparsi in italiano le biografie a fumetti di Johnny Cash e Fidel Castro – per presentare il graphic novel Il pugile, inizialmente uscito a puntate su uno dei più importanti quotidiani tedeschi, sulla storia vera di Hertzko Haft (dal libro del figlio Alan Scott Haft), sopravvissuto ai lager solo perché costretto a disputare incontri di boxe per divertire i gerarchi nazisti: dopo la tragica esperienza emigrò negli Stati Uniti e iniziò la sua carriera di pugile professionista fino a incontrare sul ring il celebre Rocky Marciano. Obbligato a combattere per la sopravvivenza, Haft vinse la battaglia per la libertà. 

Il tour di presentazione del libro toccherà Roma, Genova, Trieste e Milano, con incontri nelle scuole, nelle librerie e in alcune sedi italiane del Goethe-Institut tra il 27 e il 31 gennaio. In appendice al volume, un saggio approfondisce il tema del pugilato nei campi di concentramento nazisti, con documentazione fotografica e alcuni schizzi preparatori dell’artista.

E ancora una volta, il fumetto si dimostra attento alla vita e alla storia degli uomini e delle donne. Tutto sta a rendersene conto.

lunedì 26 gennaio 2015

“Fumo di China” n.234 in edicola e fumetteria!

Per tutti gli appassionati e curiosi della Nona Arte, è uscito in edicola e fumetteria il nuovo FdC n.234, con la splendida copertina inedita di Lucio Filippucci da cui è tratto il disegno qui a fianco, dedicata a tutti i personaggi creati in questi primi cinquant’anni dal vulcanico Alfredo Castelli che troneggia nel mezzo, unico in bianco e nero (e nell'intervista del dossier vi spieghiamo perchè!). Ve li presentiamo uno per uno:

1 - Basco, da Chico e Basco, con Jorge Moliteni (il Giornalino, 1976);
2 - Chico, da Chico e Basco, con Jorge Moliteni (il Giornalino, 1976);
3 - Morgan, da Gli Astrostoppisti, con Nevio Zeccara (Il Giornalino, 1971);
4 - Docteur Mystère, da Martin Mystère con Lucio Filippucci (Almanacco del Mistero, 1998);
5 - Java, da Martin Mystère, con Giancarlo Alessandrini e altri (Martin Mystère, 1982);
6 - Diana Lombard, da Martin Mystère, con Giancarlo Alessandrini e altri (Martin Mystère, 1982);
7 - Martin Mystère, con Giancarlo Alessandrini e altri (Martin Mystère, 1982);
8 - Sir Aladdin Gulliver Simbad Munchhausen Jr., con Georges Pichard (Bazar, 1975);
9 - Van Helsing, con Marco Baratelli e Carlo Peroni (Psyco, 1970);
10 - Capitan Italia (contro rossi, marxisti e sovversivi), con Giorgio Cavazzano (volume Il Carciofo Nazionale, 1978);
11 - Kal, da Gli Astrostoppisti, con Nevio Zeccara (il Giornalino, 1971);
12 - Skull, da Zio Boris, con Carlo Peroni (Horror, 1970);
13 - Mister Charade, con Renato Polese (il Giornalino, 1971);
14 - L’Ombra, con Ferdinando Tacconi e Mario Cubbino (Corriere dei Ragazzi, 1974);
15 - Bloody Mary, da Zio Boris, con Carlo Peroni (Horror, 1970);
16 - Drak, da Zio Boris, con Carlo Peroni (Horror, 1970);
17 - Otto Kruntz, con Daniele Fagarazzi (Corriere dei Ragazzi, 1972);
18 - Jean, da Gli Aristocratici, con Ferdinando Tacconi (Corriere dei Ragazzi, 1973);
19 - Scheletrino, il capostipite di tutti: testi e disegni! (Diabolik, 7 gennaio 1965);
20 - Zio Boris, con Carlo Peroni (Horror, 1970);
21 - Alfredo Castelli in persona personalmente, con la collaborazione di Alba ed Ernesto Castelli (Milano, 1947);
22 - Moose, da Gli Aristocratici, con Ferdinando Tacconi (Corriere dei Ragazzi, 1973);
23 - Angie, da Martin Mystère, con Giancarlo Alessandrini e autori vari (Martin Mystère Special, 1983),
24 - L’Omino Bufo, testo e disegni (Corriere dei Ragazzi, 1972);
25 - Il topo di Radetzky, da Docteur Mystère, con Lucio Filippucci (Almanacco del Mistero, 1998);
26 - Il Conte, da Gli Aristocratici, con Ferdinando Tacconi (Corriere dei Ragazzi, 1973);
27 - Edward Kelly, da Martin Mystère, con Franco Bignotti, Giancarlo Alessandrini e autori vari (Martin Mystère Special, 1984);
28 – Be’, qui dovete crederci sulla parola: la bombetta e la mano appartengono a John Dee, da Martin Mystère, con Giancarlo Alessandrini e autori vari (Martin Mystère Special, 1984).

Allora, quanti ne avevate indovinati? Ma nell’intervista contenuta nel dossier scoprirete altre cose ancora... la cassaforte del Buon Vecchio Zio Alfy riserva sempre nuove sorprese, come e più del gonnellino di Eta Beta!

domenica 25 gennaio 2015

Il “Buduàr”... sul web

Satira sociale, politica e di costume: è l’umorismo di Buduàr, “l’almanacco dell’arte leggera” a volte anche di duecento pagine che dal 2012 propone on line un viaggio continuo fra riscoperte dei classici e nuove invenzioni nella realtà disegnata: un’espressione d’arte ma anche spesso un’occasione di denuncia graffiante.

Ne hanno parlato i condirettori Dino Aloi e Alessandro “Palex” Prevosto, con collaboratori di vaglia come l’illustratore Fabio Sironi e il giornalista Marco De Angelis alla rubrica “Storie” del TG2, in onda su Rai 2 il 17 gennaio scorso, dopo la vittoria del prestigioso Premio “Pino Zac” 2014 lo scorso autunno, con tanto di breve dibattito con la conduttrice Serena Dandini.

Ve lo proponiamo qui sotto (qui invece una versione più estesa), ultimo erede di una tradizione italiana che ha registrato oltre 1200 testate di satira e umorismo dal 1848 a oggi, ispirati alla fascinazione che dà il disegno accanto agli insopprimibili desideri di rivalsa democratica contro ipocrisie e censure.


sabato 24 gennaio 2015

Le sfere del... Draghi

Aveva appena compiuto 30 anni (ne abbiamo parlato sul doppio estivo FdC n.228/229, anche per le uscite italiane nei cinema del film Dragon Ball Z - Battle of Gods ora in Blu-ray e del saggio Akira Toriyama. Il mangaka sorridente di Giorgio Mazzola ora in libreria), ma quella di ieri per il Son Goku di Toriyama ha il sapore di una vera e propria consacrazione.

Il quotidiano il manifesto, da sempre acuto osservatore del mondo dei fumetti e celebre per i titoli d’apertura in prima pagina con giochi di parole che commentano i fatti del giorno, cita proprio il primo manga apparso in Italia senza “ribaltamento” delle tavole nel senso di lettura occidentale (in edicola nell’aprile 1995) e capace di conquistare da noi oltre centomila lettori ogni numero e in madrepatria più di 6 milioni (nell’epoca d’oro del settimanale Shōnen Jump in cui apparve).

Il richiamo a Mario Draghi, presidente romano della Banca Centrale Europea, è spiegato nell’articolo interno di Anna Maria Merlo con l’ovvio riferimento al suo nome e al “bazooka” di 60 miliardi di euro al mese per rilanciare l’economia del Vecchio Continente, ma anche al timore che il progetto si riveli una “bolla” come accaduto in Giappone quando un intervento non dissimile ebbe effetto opposto per l’economia del Sol Levante (“l’inflazione è tornata, ma la crescita non si vede, i cittadini perdono reddito in termini reali e i debiti sono sempre meno ripagabili”, scrive l’International Business Times).

Non ci resta che sperare che l’ispirazione del fumetto, dal classico della letteratura cinese Il viaggio in Occidente alla ricerca di sette sfere magiche... non evochi un drago che anziché esaudire desideri realizza i nostri incubi!

venerdì 23 gennaio 2015

I fumetti Disney... “tornano” in USA

Pochi giorni dopo l’acquisizione del marchio Top Shelf, la IDW Publishing torna a far parlare di sé con l’annuncio del lancio della nuova linea Disney Comics, con avventure (in gran parte realizzate in Italia da autori italiani) a partire dal prossimo aprile con la testata Uncle Scrooge, da maggio con Donald Duck e da giugno con Mickey Mouse, mentre per settembre è annunciato la ripresa del celebre titolo Walt Disney's Comics and Stories (iniziato addirittura nel 1940 dalla Dell) con il n.723.

Al momento, non ci sono dichiarazioni da parte di Disney o Marvel (acquisita nel 2009 dalla Casa del Topo) sulla scelta di concedere la licenza dei personaggi Disney a un altro editore anziché pubblicarli in proprio: del resto la politica editoriale segue quanto accaduto di recente anche in Italia dal 2013, dove dei character dell’universo creato da Walt e i suoi collaboratori in quasi novant’anni fa se ne occupa la Panini Comics (e nel mercato librario dal 2014 la Giunti), dopo che un quarto di secolo la casa madre aveva rilevato licenze concesse in passato a Nerbini (1932-35) e Mondadori (1935-88).

Il primo Uncle Scrooge (di cui vedete qui sopra la splendida copertina inedita del grande Giorgio Cavazzano) vedrà la ristampa della storia “Zio Paperonee il tetrabassotto, realizzata da Rodolfo Cimino, Romano Scarpa (con chine di Cavazzano) e apparsa su Topolino n.559 a ridosso del Ferragosto 1966, ma IDW ha segnalato che tutte le testate offriranno un mix di ristampe a storie nuove, con copertine variant ogni mese ispirandosi alle attrazioni dei parchi a tema della casa di Burbank.

E come direbbe qualcuno, prosegue la “lunga marcia” del fumetto italiano... alla conquista dell’America!

giovedì 22 gennaio 2015

“Sostiene Pereira”, un romanzo... a fumetti!

Nella fiction contemporanea, è sempre più comune che un fumetto, un film, un romanzo, un videogioco, una serie televisiva abbiano più di un’incarnazione nei diversi mezzi di comunicazione, divertendosi a immaginare versioni più o meno leggermente differenti eppure convergenti... complice la passione e l’amore per i personaggi, le atmosfere, i linguaggi e le storie.

A volte questo capita non in contemporanea fra i vari media, bensì a partire da opere preesistenti, che hanno ancora molto da raccontare. Da qualche tempo, capita in particolare di ritrovare a fumetti interi romanzi, come l’epocale Sostiene Pereira (1994) di Antonio Tabucchi, che si aggiudicò il Premio Campiello e suscitò un vivace dibattito sul rapporto fra letteratura e potere (complice la “discesa in campo” di un famoso imprenditore italiano), nel 1995 adattato per il cinema da Roberto Faenza con il non casuale contributo dell’immenso Marcello Mastroianni.

In questa nuova versione a fumetti, Marino Magliani e Marco D’Aponte ci riportano nella Lisbona dell’agosto 1938, dove “un tranquillo giornalista deluso dalla vita conosce un giovane irrequieto e scopre una possibilità di rivincita in una Europa che puzza di morte”, come ha ben riassunto qualcuno.

Pur restando estremamente fedeli al romanzo nei suoi protagonisti e ambientazioni, i due autori sembrano ridargli nuova vita attraverso i tanti contrasti, “la resa del tempo che passa” (come dice Paolo Di Paolo nella prefazione) e perfino certi odori, come le frittate della portinaia “spiona” (ma nelle lezioni di Letteratura Portoghese che Tabucchi teneva in via Cairoli a Genova erano di minestrone).

E la storia e le storie continuano...

martedì 20 gennaio 2015

Atomic Robo prosegue sul web!

È uno dei migliori prodotti made in USA, portato in Italia dall’intraprendente ReNoir Comics. Ora, al contrario dei tanti webcomics che poi sbarcano su carta (con una campagna di crowdfunding o direttamente da un editore, il delizioso Atomic Robo di Brian Clevinger e Scott Wegener compie il cammino inverso.

Dopo sette anni avventure “scientificamente divertenti” attraverso ere multiple e universi paralleli, da oggi il fumetto prosegue su Atomic-Robo.com, gratuitamente, fino a completare il materiale per il decimo volume, Atomic Robo and the Ring of Fire, in uscita quest’estate (in Italia siamo fermi al settimo, più uno speciale).

Ma non è finita: nell’operazione rientra anche il fatto che il migliaio di tavole dell’intera saga Atomic Robo sarà pure on line gratuitamente: oggi con il primo volume e tre volte alla settimana seguiranno gli altri. Gli autori hanno sempre dichiarato che uno dei loro obiettivi – come quello di chiunque, si suppone – è portare Robo al più vasto pubblico possibile, e grazie agli annunci pubblicitari delle pagine web va senz’altro in questa direzione... anche se l’edizione su carta rimane acquistabile anche via ComiXology.

Nel frattempo, noi aspettiamo le prossime uscite italiane della serie!

Un pulcino in 3D

Ne abbiamo parlato nel doppio estivo FdC n.228/229, e anche se in Italia non ha ancora trovato una distribuzione potrebbe farlo presto (in Francia esce fra meno di un mese).

Si tratta del film animato Yellowbird 3D (di cui vedete accanto la locandina per la recente uscita seppur limitata negli Stati Uniti), con cui la parigina TeamTo di Corinne Kouper, uno dei produttori più dinamici della scena animata, apparecchia una favoletta moderna sul viaggio di un uccellino alla scoperta di sé e verso l’Africa.

Abbandonato dai genitori, il pulcino Yellowbird viene preso sotto l’ala dalla coccinella Bug e cresce con la paura di volare ma con una missione: guidare la migrazione dello stormo verso l’Africa. L’anteprima allo scorso Festival international du film d’animationd’Annecy sfoggiava tutti gli ingredienti classici del format di serie A: voci famose (Dakota Fanning, Danny Glover), il design firmato Benjamin Renner (il regista dell’affascinante Ernest & Celestine) e – sorpresa! – un regista italiano, Christian De Vita.

Già animatore al tempo di Space Jam nel 1996, Christian si è poi fatto le ossa con nomi eccellenti: “I miei precedenti? Story artist per Frankenweenie di Tim Burton e per Fantastic Mr. Fox al fianco di Wes Anderson”. Fra gli altri riconoscimenti, nel 2010 Christian ha vinto il Premio ArteAnimazione dell’ASIFA Italia per il suo contributo all’animazione italiana nel mondo.

Qui un recente servizio con intervista al regista romano... a cui facciamo il nostro più calorosoin bocca al lupo, per un’altra eccellenza italiana che deve (speriamo momentaneamente) lavorare all’estero!

lunedì 19 gennaio 2015

Un... Poe di fumetti

Oggi nel 1809 nasceva il grande scrittore (e poeta, critico letterario, giornalista, editore, saggista...) Edgar Allan Poe, considerato uno dei più influenti scrittori nordamericani della storia. Inventore di fatto del racconto poliziesco, della letteratura dell’orrore e del giallo psicologico, Poe finì per diventare anche uno dei rappresentanti maggiori del racconto gotico.

Come logico, le sue apparizioni nei fumetti sono numerose. Oltre a dare fattezze e soprannome al compagno di avventure di Magico Vento (1997-2010) che vedete qui accanto nelle ristampe a colori attualmente in edicola, create dallo scrittore-cantautore Gianfranco Manfredi, Poe appare nell’episodio “La casa che urlava nel buio” (2010) nella collana Storie di Altrove legata a Martin Mystère ed è citato numerose volte anche nella serie regolare del Detective dell’Impossibile, nonché in una lunga storia di Zagor, opportunamente intitolata “Ombre su Darkwood” (1996). Non mancano altre storie meno note, ad esempio “I diletti di Edgar Allan Poe” (1990) nella serie Profondo Rosso.

Lorenzo Mattotti ha poi illustrato nel 2011 per Fantagraphics The Raven, con i testi dell’omonimo album musicale di Lou Reed ispirato proprio a Poe (l’edizione italiana è pubblicata nel 2013 nella collana Stile Libero di Einaudi).

Per quando riguarda gli adattamenti da opere dell’autore di Boston, anche questi non sono pochi: si va dal celebre trittico di Dylan Dog “La Zona del Crepuscolo” nel 1987, “Ritorno al Crepuscolo” nel 1991 e “Gli eredi del Crepuscolo” nel 2006 (liberamente ispirati al racconto sul mesmerismo La verità sul caso di Mr. Valdemar) a diverse opere del grande Dino Battaglia, nonché I delitti della via Morgue (ma non soltanto) visti da Guido Crepax. 

Allargando il discorso all’estero, citiamo il manga Black Butler - Il maggiordomo diabolico creato da Yana Toboso, dove Poe viene letto e citato ampiamente, nonché i racconti apparsi nelle collane horror in USA come Creepy e visti in Italia sulle raccolte Mondadori dedicate a Zio Tibia. Ma per non dilungarci, vi segnaliamo questo link di esperti, dove trovate una buona guida. E non tremate troppo...

domenica 18 gennaio 2015

Superman contro Batman (più o meno)

Mentre su FdC n.233 ora in edicola e fumetteria trovate un copioso ed esclusivo dossier su Frank Miller, qui vi presentiamo il lavoro personale di un altro autore sulle due maggiori icone DC, destinate a tornare su grande schermo per la prima volta insieme (e con Wonder Woman!) fra poco più di un anno.
Mauricio Abril (che vedete qui accanto) è un illustratore che vive a Los Angeles e ama raccontare storie creando filmati in animazione. Il primo è datato 2013 e s’intitola “Una favola di Gotham” e vede Batman, il Joker e una ragazzina “come una principessa in un’interpretazione dark di una favola di supereroi”. Con oltre 200 illustrazioni in bianco e nero realizzate a mano nel tempo libero, l’autore dimostra il suo amore per il racconto:


“Ma anche con un lavoro a tempo pieno e altre commissioni, non posso mai smettere di disegnare, così prometto di crearne altre”, aveva detto Mauricio... e infatti dopo il Cavaliere Oscuro è la volta di una storia dell’Uomo d’Acciaio, completamente muta: “Un uomo di Smallville”, realizzato con oltre 150 illustrazioni accompagnate dalla canzone Walk dei Foo Fighters:


Non ci resta che augurarvi buona visione!

sabato 17 gennaio 2015

Fumetti Disney... tutti d’oro!

Un volume... letteralmente preziosissimo, dedicato – dopo quelli che raccoglievano storie sceneggiate da Tito Faraci e quelle (anche disegnate) da Casty (che presto intervisteremo di nuovo su FdC) – alle avventure di Paperi e Topi scritte da Francesco Artibani.

Protagonista assoluto non potrà che essere, come da titolo, l’oro: cercato, perso, inseguito, rubato, sognato. Il metallo nobile (ma sarà poi vero?) che sembra far girare il mondo ma di sicuro nei fuemtti idisneyani fa fare un sacco di risate.

Fra le storie riproposte, viene annunciata la bellissima “Zio Paperone e l’ultima avventura”, una grande saga disegnata nel 2013 dal poliedrico Alessandro Perina e colorata dalla brava Mirka Andolfo, con l’attesissimo ritorno in Italia del miliardario boero Cuordipietra Famedoro, uno dei maggiori rivali dello Zione prima di incontrare Rockerduck.

L’uscita nelle edicole è prevista fra poco più di due mesi, con un’anteprima alla fiera milanese Cartoomics del 13-15 marzo, dove anche questa volta troverete il nostro nuovo Annuario del Fumetto 2015.

venerdì 16 gennaio 2015

Con il cuore a Kobane, grazie a Zerocalcare

Oggi sul settimanale Internazionale viene pubblicato “Kobane Calling”, un reportage di Zerocalcare dal confine turco-siriano tra i combattenti curdi che difendono la città dal gruppo autoproclamatosi dello Stato islamico: ben 42 pagine a fumetti che raccontano l’assedio della città curda di Kobane, dove l’autore si è recato assieme alla Staffetta Romana per Kobane.

La storia era stata annunciata in un post del blog del popolare Michele Rech in arte Zerocalcare, capace di vendere quasi 300 mila copie con una manciata di volumi in pochissimi anni: pochissimi giorni dopo l’uscita della sua ultima (e più matura) fatica editoriale Dimentica il mio nome, il 30enne romano ci ha rilasciato una bella intervista su FdC n.232 dello scorso ottobre.

Il reportage di vero e proprio graphic journalism ha anche un efficace “booktrailer”, visibile qui. Sul proprio sito l’autore dà “alcune informazioni per chi se lo va a comprare, per esempio:

Cosa ci troverete:
- Un racconto il più possibile onesto di quello che ho vissuto durante il viaggio e nei giorni immediatamente precedenti, sia dal punto di vista emotivo che da quello della cronaca, comprese le contraddizioni e i dubbi del caso.
- Un tentativo di tenere un equilibrio tra il pippone didascalico e la cazzata spicciola. In certi punti spero di non aver fatto nessuno dei due, in altri probabilmente li ho fatti entrambi, però oh se nascevo imparato non stavo qua.
- La mia risposta (una delle tante) alle questioni che sollevano i fatti di Parigi. 

Cosa non ci troverete:
- Il sensazionalismo i morti i cadaveri.
- Un trattato preciso, esaustivo e imparziale di storia e geopolitica.
- Delle anatomie disegnate decentemente”.

Alla faccia di chi ancor oggi continua incredibilmente a pensare che il fumetto sia “roba per bambini”... confondendolo con quello che soltanto uno dei tanti generi con cui può raccontare una storia quello che è a tutti gli effetti un medium dotato di un suo linguaggio: il primo multimediale nella storia dell’umanità, fra l’altro. Giusto per la precisione.

giovedì 15 gennaio 2015

“Occhio”... alla storia di un marinaio!

Dopo l’esordio in 100 copie autoprodotte per la scorsa fiera di Lucca, prosegue il suo viaggio con altre 300 copie e una nuova copertina Pop - storia di un marinaio (64 pagine a 15 euro), l’ultima fatica autoprodotta da Fabiano Ambu (“Fatica perché mi è costata notti insonni tra un Dampyr e uno Josif”, cioè il cacciatore di vampiri bonelliano e la serie a fumetti del testimonial di Cartoomics scritta da Davide Barzi).

Si tratta, come spiega lo stesso Ambu, di “un fumetto concepito in tre Atti, colorato da Rosa Puglisi e sceneggiato insieme all’esordiente Claudio Zen. Il tutto è prodotto ed editato da me e Rosa. Ho scelto l’autoproduzione perché un fumetto così non trova facilmente editori che vogliano investirci”, aggiungendo: “voi penserete chi me lo fa fare? Ma siete quei pochi che possono comprenderne i motivi, amore per il fumetto”.

Eroe durante la Grande Depressione negli Stati Uniti del 1929 (anno di nascita del personaggio nella realtà), il protagonista è un marinaio di successo amato da tutti (noto per tanti cartoni animati già negli anni Trenta, interpretato in un film dal vero dal compianto Robin Williams e in Italia protagonista di fumetti autoctoni per decenni), “che rappresenta il riscatto sociale del debole contro il potente”, scrive Ambu. “Ad un certo punto scompare dalle scene, dopo circa vent’anni lo ritroviamo a Venezia distrutto nel corpo e nell’animo: cosa si nasconde nel suo passato?”

Insieme con l’albo (bellissimo e struggente, con un unico difetto: s’interrompe sul più bello e costringe ad aspettare un anno per il secondo dei tre volumi previsti), si ha diritto a uno sketch inedito in omaggio: qui tutte le informazioni per chiederlo direttamente all’autore.

mercoledì 14 gennaio 2015

Miliardari “precari”... a Paperopoli!

Come si comporterebbe il Papero più ricco del mondo... se si trovasse a fare i conti con un lavoro da “precario”?

Su Topolino n.3086 in edicola da oggi inizia la storia in quattro puntate (fino al n.3089 del 4 febbraio) “Zio Paperone e la sfida da 50 $”, scritta da Giorgio Salati e disegnata da Emilio Urbano, di cui vedete accanto la tavola d’apertura.

Ecco come gli autori descrivono la storia: Racconta di una sfida tra Paperone e Rockerduck: il riccone numero uno dovrà dimostrare di essere in grado di ricominciare da capo e sapersela cavare con soli 50 dollari. Paperone pensa di ricominciare dalle miniere d’oro dell’Alaska, ossia dove la sua fortuna è cominciata tanti decenni fa, ma il suo eterno rivale sceglie uno scenario inedito: un fast food nella periferia di Paperopoli, ossia uno di quei luoghi dove spesso i giovani di oggi entrano per la prima volta in contatto con il mondo del lavoro. La sfida si rivelerà quindi più ardua del previsto, per un anziano papero che forse ha dimenticato cosa significa davvero cominciare da zero, o quantomeno... da cinquanta”.

Sullo stesso albo altre storie interessanti, come quella in due tempi “Topolino e la sfida all’ultimo squitt” firmata da Alessandro Sisti & Claudio Sciarrone (autore anche della copertina con il Topo che si fa... un selfie!), “Paperino e il portentoso marsupicante” di Vito Stabile & Alessia Martusciello e “Dinamite Bla e i baci del Cucuzzolo” di Roberto Gagnor & Davide Baldoni. Inoltre fra le rubriche ben 7 pagine sono dedicate ai disegni raccolti alla fiera di Lucca e altre 4 pagine su Spider-Man con la collaborazione dell’esperto Massimiliano Brighel, da anni editor delle testate ragnesche per la Panini.

E per i fan all’ultimo stadio, sul forum del Papersera se ne parla qui.

martedì 13 gennaio 2015

15 anni con “G Baby”

Con il nuovo anno, il mensile di fumetti e giochi per bambini in età prescolare G Baby compie 15 anni e arricchisce ulteriormente i contenuti, con un carico di novità fra cui la nuova proposta editoriale  “Le Coccolafiabe”, 12 volumi allegati con fiabe tradizionali da leggere, ascoltare e giocare, raccontare ai più piccoli... con una filastrocca finale che ne riprende contesto, assonanze e messaggio

I volumi sono dedicati a Biancaneve e i sette nani (gennaio), La Bella addormentata nel bosco (febbraio), La Sirenetta (marzo), Cenerentola (aprile), Il Gatto con gli stivali (maggio), Hansel e Gretel (giugno), La Principessa sul pisello (luglio), Il brutto anatroccolo (agosto), I tre porcellini (settembre), Jack e il fagiolo magico (ottobre), Riccioli d’oro e i tre orsi (novembre) e Cappuccetto Rosso (dicembre). Il primo è in vendita a 2,90 euro (gli altri a 3,90 euro) più la rivista.

Oltre all’iniziativa, da questo mese G Baby rimodula i contenuti cambiando e crescendo insieme ai propri lettori. Una formula che si rinnova ogni anno rifocalizzandosi, fin dagli inizi, sulle necessità ludiche e pedagogiche dei più piccoli e di chi si occupa di loro.

Nelle diverse sezioni ecco le tante novità: la rubrica “La mia mamma, il mio papà” con i disegni di Mirella Mariani, “Amici dalla Bibbia” con le illustrazioni di Giusi Capizzi, “Storie all’aria aperta” con i disegni di Francesca Gallina (anche a febbraio), fino alle “Tiritere” illustrate da Laura Penone. E ancora “Sottosoprasugiù” di Simona Nicoli (un po’ fumetto un po’ un gioco) e un occhio a Expo 2015 con “Quaderno Natura”, mini-corso di botanica su frutta e verdura a cura di Annalisa Durante, a cui si alterna con le medesime tematiche la rubrica “Morbilandia” curata da Antonietta Manca. 

Nell’abbondante sezione di giochi e soprattutto di fumetti, un’altra novità: “Rita e Rotolo” di Danilo Maramotti, che racconta l’affettuosa quotidianità tra una bimba e il suo cane. Restano i fedelissimi Bombo, il gattone veneziano, Camilla la gallina, Nanù, la nuvola multiforme, l’asino Gaetano, Bruno il maialino, la talpa Kino, Palla Rossa e Palla Blu, il mostro nella Tazzina e Minimondo.

G Baby ha ricevuto nel 2009  il Premio Andersen per la promozione alla lettura e nel 2014 il premio nazionale “Città di Chiavari” per i migliori racconti e le migliori poesie e filastrocche, insieme al premio “Marisa Saettone” all’autore del miglior racconto, assegnato a Beatrice Masini per Il drago del vischio, pubblicato nel 2013

lunedì 12 gennaio 2015

Editori USA, la IDW acquista la Top Shelf

E poco dopo l’acquisizione di Disney Libri da parte di Giunti Editore, anche negli States qualcosa si muove: la IDW Publishing ha infatti ufficializzato l’acquisizione del marchio Top Shelf Productions.

Da tempo IDW è una delle realtà più dinamiche del panorama nordamericano, mentre Top Shelf raccoglie riconoscimenti in tutto il mondo per le loro produzioni di graphic novel cosiddetti “indipendenti” e “d’autore”, avendo proposto in pochi anni capolavori come La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore e Kevin O’Neill (in Italia rilanciata da Bao) o Essex County di Jeff Lemire (da noi per Panini 9L).

“Da tempo eravamo alla ricerca di una compagnia che potesse completare la nostra offerta”, ha dichiarato Ted Adams, ceo di IDW. “L’aggiunta del materiale Top Shelf al nostro catalogo ci colloca nella posizione di leader tra le principali potenze dei comics”.

A quanto pare, Top Shelf dovrebbe rimanere un marchio indipendente, garantendo continuità a una politica editoriale che negli ultimi anni le ha permesso di conquistare pubblico e critica. Anche la sede operativa in Georgia rimarrà invariata: l’editor-in-chief sarà ora Chris Staros, uno dei fondatori dell’etichetta.

domenica 11 gennaio 2015

Siamo tutti... “Sulla stessa barca”

Nel giorno cui tutt’Europa si stringe nella grande manifestazione a Parigi in favore della libertà d’espressione dopo gli attentati nella capitale francese, segnaliamo con piacere per sabato 17 gennaio 2015 alle ore 17 l’inaugurazione della tappa catanese della mostra itinerante “Sulla stessa barca” presso il Borghetto Europa

Qui accanto trovate l’immagine della locandina e qui il comunicato stampa a cura di Marco Grasso. Fra gli appuntamenti a latere, un dibattito con diversi relatori, la presentazione del catalogo, l’asta delle opere realizzate per l’iniziativa umanitaria e la consegna ad Ai.Bi. del primo assegno relativo alle opere già vendute nelle aste precedenti.

In particolare si segnala il catalogo dell’iniziativa, la cui vendita contribuirà al raggiungimento dello scopo umanitario: il sostegno all’Ai.Bi., l’associazione Amici dei Bambini che ha un presidio a Lampedusa per dare supporto ai MiSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati).

La mostra resterà aperta fino a domenica 25 gennaio con ingresso gratuito. Per chi parteciperà all’inaugurazione è prevista un’ora di parcheggio gratis al parcheggio coperto di Piazza Europa. 

sabato 10 gennaio 2015

Un “Golem” a fumetti

Apprezzatissimo illustratore e industrial designer romano, Lorenzo Ceccotti in arte LRNZ (intervistato anche per Rai Cultura oltre un anno fa) esordisce ora nel fumetto con il lungo ed elaboratissimo romanzo grafico Golem,  disponibile per Bao Publishing in libreria dal 9 gennaio 2015.

Si tratta di una storia dall’impianto fantascientifico che ipotizza la fine del sistema capitalistico mondiale, ma soprattutto una storia che parla di bambini e i loro sogni, e di quanto questi siano indispensabili per il futuro dell’umanità. Satira sociale sugli estremi del capitalismo, parabola politica sulla fine delle economie mondiali, esperimento visuale di narrazione a fumetti senza limiti grafici, distopia sulla conquista del mondo da parte delle nanomacchine... Golem è tutto questo e altro ancora, in 300 tavole a colori visivamente (e non soltanto) spettacolari.

Nascosti nei disegni di questa storia – quasi una rarità nel panorama italiano, dopo analoghe iniziative per Punk is undead della 80144 edizioni – ci sono elementi narrativi segreti, rilevabili solo con un’apposita App gratuita, che con l’uscita nelle prossime settimane completeranno l’affresco socio-narrativo della storia con contenuti multimediali inediti realizzati appositamente e disseminati, nascosti nel web dall’autore... che ha lavorato al progetto per oltre dieci anni.

Come ha dichiarato LRNZ: “Golem parte da un pensiero di cui sono convinto e che avevo una certa urgenza di comunicare agli altri: l’idea che i sogni dei bambini siano il seme da cui nasce il futuro e che se i bambini sognano ad occhi aperti possono cambiare il mondo. Ci credo proprio e volevo dirlo a quante più persone possibile”, aggiungendo: “Nel mio percorso, Golem è la prima pietra”. La nostra recensione uscirà su FdC n.235 in edciola e fumetteria a fine febbraio.

Spettacolare, sperimentale, tecnologico. Il debutto nella narrativa a fumetti di LRNZ è un incredibile salto verso il futuro. Di questi tempi, ce n’è quanto mai bisogno.