giovedì 22 gennaio 2015

“Sostiene Pereira”, un romanzo... a fumetti!

Nella fiction contemporanea, è sempre più comune che un fumetto, un film, un romanzo, un videogioco, una serie televisiva abbiano più di un’incarnazione nei diversi mezzi di comunicazione, divertendosi a immaginare versioni più o meno leggermente differenti eppure convergenti... complice la passione e l’amore per i personaggi, le atmosfere, i linguaggi e le storie.

A volte questo capita non in contemporanea fra i vari media, bensì a partire da opere preesistenti, che hanno ancora molto da raccontare. Da qualche tempo, capita in particolare di ritrovare a fumetti interi romanzi, come l’epocale Sostiene Pereira (1994) di Antonio Tabucchi, che si aggiudicò il Premio Campiello e suscitò un vivace dibattito sul rapporto fra letteratura e potere (complice la “discesa in campo” di un famoso imprenditore italiano), nel 1995 adattato per il cinema da Roberto Faenza con il non casuale contributo dell’immenso Marcello Mastroianni.

In questa nuova versione a fumetti, Marino Magliani e Marco D’Aponte ci riportano nella Lisbona dell’agosto 1938, dove “un tranquillo giornalista deluso dalla vita conosce un giovane irrequieto e scopre una possibilità di rivincita in una Europa che puzza di morte”, come ha ben riassunto qualcuno.

Pur restando estremamente fedeli al romanzo nei suoi protagonisti e ambientazioni, i due autori sembrano ridargli nuova vita attraverso i tanti contrasti, “la resa del tempo che passa” (come dice Paolo Di Paolo nella prefazione) e perfino certi odori, come le frittate della portinaia “spiona” (ma nelle lezioni di Letteratura Portoghese che Tabucchi teneva in via Cairoli a Genova erano di minestrone).

E la storia e le storie continuano...

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