lunedì 29 aprile 2019

30 settimane con Jirō Taniguchi in edicola!

Una volta assimilata la notizia, c’è solo una cosa da fare: correre in edicola e mettere mano al portafoglio. Chi già non ha collezionato le opere a fumetti di Jirō Taniguchi, può ora rifarsi grazie alla nuova iniziativa editoriale di RCS Quotidiani (e cioè il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport) che dallo scorso sabato 27 aprile propone in edicola la collana settimanale “Jirō Taniguchi - L’uomo che sognava disegnando”, dedicata al compianto fumettista giapponese (scomparso nel 2017 a 70 anni) con ben 30 titoli!

Taniguchi è sempre stato considerato il più franco-belga dei mangaka nipponici (Le Monde lo definì  «l’unico capace di sintetizzare due arti che spesso si sono opposte, ma che in realtà sono una sola: il fumetto occidentale e il manga») e per questo ammirato non solo all’estero ma anche in patria, dove ha impiegato un po’ prima di conquistare la stima del pubblico, di certo abituato a ben altre scuole di pensiero fumettistico e a ben altro stile di disegno.

In realtà alle origini del suo modo di fare fumetti si è fatta avanti una vocazione per la semplicità. Una semplicità e una pacatezza narrativa che si sono palesate sulle tavole disegnate grazie a un realismo e a una ricercatezza dei temi sociologici ed ecologici che ne hanno cementato lo stile. Lo “stile Taniguchi” sempre aperto alla poesia o alla crudezza del mondo. E che da principio non ha del tutto incontrato i favori degli editori nipponici. Tra le sue opere, particolare fortuna ha incontrato Seton (qui edita in 4 volumi): la storia dell’etnologo americano Ernest T. Seton, di fatto ignoto in Italia ma che in Giappone da decenni gode di un seguito e di una popolarità enormi (basti ricordare alcune serie tv animate di stampo infantile prodotte da Nippon Animation come Jacky l’orso del monte Tallack o Banner lo scoiattolo). In Seton, Taniguchi ha volutamente spostato l’attenzione e l’affezione del pubblico sugli animali cercando di mettere in evidenza la figura dell’etnologo quale difensore indefesso di quel mondo fragile e costantemente in pericolo.

Una collana dunque per (ri)scoprire un autore che fumettisticamente viveva immerso nel mondo che forse non osserviamo più come una volta... qui sotto ripreso nel suo studio per il quotidiano sportivo francese L'Equipe, usato a corredo della mostra “Jirō Taniguchi, l’uomo che racconta” a Lucca Comics & Games 2011.

venerdì 19 aprile 2019

Altri fumetti italiani nello spazio!

Dopo la primizia di due anni fa insieme a Paolo Nespoli, Leo Ortolani ha annunciato il bis («Ormai ha l’abbonamento») con un fumetto realizzato in collaborazione con l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e l’ESA (Agenzia Spaziale Europea).

Si tratta di Luna 2069, albo che celebra i 50 anni dal primo sbarco lunare e nell’ambito della missione spaziale Beyond a cui parteciperà il nostro Luca Parmitano. Ieri la copertina del volume (da Feltrinelli Comics per Lucca Comics & Games a fine ottobre) è partita con la navicella Cygnus NG-11 verso la ISS (Stazione Spaziale Internazionale), che Parmitano raggiungerà il prossimo 20 luglio da terzo comandante europeo di sempre.

Questa la sinossi ufficiale della storia:
Anno 2069. Cento anni dopo lo sbarco sulla luna, esiste una base lunare. In questa base, Rat-Man e un personaggio con le fattezze dell’astronauta Luca Parmitano si troveranno a fronteggiare qualcosa che potrebbe mettere in discussione sia la base sia il futuro dell’uomo nello spazio. A corredo, saranno disponibili piccoli documentari che racconteranno la conquista del satellite e l’importanza strategica di avere un luogo dove sperimentare soluzioni tecniche e logistiche per future basi planetarie. 

Insieme al.. collega, viaggiava anche la copertina di Stazione Spaziale Internazionale, un altro speciale albo a fumetti a colori di Nathan Never, scritto da Bepi Vigna e disegnato da Sergio Giardo, in uscita in autunno in edicola e libreria per Sergio Bonelli Editore. Un vero e proprio evento nell’evento, per l’eroe creato da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna e subito diventato sinonimo di fantascienza a fumetti in Italia, che così arriva finalmente “a casa”, nell'ambientazione fantascientifica per eccellenza: lo Spazio.

Per chi ancora non ci crede (in epoca di fake news spesso a tema spaziale non ci stupiremmo nemmeno troppo!), qui sotto trovate il filmato ufficiale del lancio della navicella con entrambe le copertine a fumetti... verso l’infinito e oltre!

lunedì 15 aprile 2019

Milano da Leggere... a fumetti!

Il Comune di Milano, in collaborazione con ATM, ha lanciato l’edizione 2019 di Milano da Leggere, l’iniziativa delle Biblioteche di Milano per disseminare occasioni di lettura, da cogliere in modo semplice e gratuito. Da ogi al 30 giugno in giro per la città, nei mezzanini e nelle carrozze della metropolitana, i manifesti invitano a scaricare tramite un “QR code” i libri nello scaffale virtuale. La novità di questa edizione è che per rappresentare Milano si sono scelte immagini e parole dei fumetti, omaggio a un mass medium sempre più diffuso per raccontare mondi reali e immaginari.

Milano è da sempre una “città del fumetto” per le numerose case editrici specializzate che vi hanno sede, la presenza dal 2011 del Wow Spazio Fumetto espressamente dedicato e per la storica Scuola Superiore d’Arte Applicata del Castello Sforzesco, nonché dal 1978 (data di nascita di FdC) la Scuola del Fumetto. Ma, per tradizione, il progetto Milano da Leggere è in rapporto con la città soprattutto per le storie che propone e questa edizione non fa eccezione.

Grandi personaggi dei fumetti sono creazioni di indimenticabili autori milanesi: Guido Crepax con la sua Valentina, protagonista di surreali incontri nel metrò, un omaggio dell’autore ai grandi maestri del fumetto; le sorelle Angela e Luciana Giussani, creatrici di Diabolik, presentato in edizione speciale con una recente storia inedita a firma di Mario Gomboli e un’avventura ambientata proprio a Milano; Grazia Nidasio, autrice della saga di Valentina Mela Verde, adolescente milanese degli anni Settanta; Guido Nolitta alias Sergio Bonelli, ideatore di Mister No, di cui si ripropone il primissimo numero del 1975. E sono di Milano Giancarlo Ascari alias Elfo, che ci fa assaporare l’atmosfera che si respirava a Milano nel ‘68; Davide Barzi che firma insieme al giornalista Paolo Maggioni il biopic a fumetti su Giacinto Facchetti ed è inoltre sceneggiatore delle storie di Don Camillo a fumetti dai racconti originali di Giovannino Guareschi, composte per l’occasione in un’antologia di ambientazione milanese; Sergio Gerasi con una storia che dichiara anche il legame sentimentale del protagonista con artisti, poeti e scrittori della Milano del Novecento; Ciaj Rocchi & Matteo Demonte che raccontano le origini dell’immigrazione cinese a Milano negli anni Trenta e, novità interessante, ne offrono la versione anche in lingua cinese.

Non solo gli autori, anche molte delle storie sono a sfondo milanese e a quelle già citate si aggiungono i graphic novel di Paolo Bacilieri, con un episodio di Zeno Porno a cui Milano fa da scenario architettonico, e di Gianluca Buttolo, che racconta la vicenda dell’avvocato Giorgio Ambrosoli. E se nulla di meneghino si può rintracciare nel Commissario Ricciardi, le cui vicende Maurizio de Giovanni ambienta a Napoli, sua città natale, la piena appartenenza alla raccolta è data da Sergio Bonelli Editore, che pubblica a Milano fin dal 1941.

In questa edizione i libri da scaricare non sono ebook ma pdf, formato digitale più idoneo a rispettare il valore grafico delle opere. Alcune di queste, in accordo con gli autori, sono proposte in edizione parziale, anche per mantenere i file entro dimensioni contenute. Per leggere le opere integrali e apprezzare la qualità degli originali a stampa, basta andare in biblioteca. I libri a fumetti si possono leggere e scaricare fino al 30 giugno a questo link... buona lettura!

mercoledì 10 aprile 2019

Di nuovo a bordo del Bebop, in home video

Tutto uguale e tutto diverso: deve essere questo il motto ideale da appiccicare al film Cowboy Bebop - The Movie: Knockin on Heavens’ Door (2001), finalmente di ritorno in home video 16 anni dopo l’uscita nelle sale italiane grazie a Columbia TriStar. Tutto uguale come allora, tranne per il fatto che adesso è Dynit a rilanciare la pellicola, e per la prima volta in alta definizione, in una edizione per l’home video disponibile dal 20 marzo che prevede doppio disco (Blu-ray e dvd), booklet ed extra imperdibili.

Confrontato con la serie tv creata da Shinichiro Watanabe nel 1998, il design del film appare subito rispettoso ma al cinema Cowboy Bebop ha acquistato ovviamente credenziali visive e tecniche tutte personali. Anche se l’aspetto è quello noto, dettagli e ombreggiature sono stati proposti in maniera differente. Un aspetto sul quale il regista Shinichiro Watanabe, attesissimo con il nuovo anime Carole & Tuesday che esce proprio oggi in Giappone, ha puntato molto, allargandolo poi alla scelta e all’utilizzo dei colori fino all’organizzazione dei setting, per alcuni dei quali si è resa necessaria una trasferta addirittura in Marocco per ricerche e documentazione (per la scena di Spike a spasso per i mercatini di Marte).

Primo lungometraggio dello studio BONES, Cowboy Bebop - The Movie si avvale di uno staff di animatori e disegnatori che Watanabe ha selezionato con estrema cura, cercando tra coloro che già vantavano esperienza nel cinema. Un po’ in contropiede il regista si è trovato quando, numerose, sono fioccate le richieste di sakkan e disegnatori per prendere parte al progetto. Nella mischia dei nomi, un artista è stato voluto a tutti i costi: Atsushi Morikawa, autori dei fondali, convocato per prendere il posto di Junichi Higashi che su Cowboy Bebop si era occupato delle stesse mansioni in tv.

Non Watanabe ma il produttore Masahiko Minami ha invece chiesto all’animatore e regista Hiroyuki Okiura (Jin-roh) di realizzare la sigla di apertura del film: un pugno nell’occhio dal taglio realistico ottenuto dopo discussioni e convergenza di idee tra lui e il regista Watanabe (discussioni del tipo: raccontami gli episodi tv che ti sono piaciuti di più, e perché).

Tanta solerzia nella selezione della squadra di lavoro possiede una sua logica. Per esempio: l’animatore e chara designer Toshihiro Kawamoto era convinto che per fare un lungometraggio degno della fama e del successo di Cowboy Bebop fosse indispensabile capire dal principio cosa potessero offrire gli animatori e i disegnatori coinvolti (e difatti Watanabe ha immediatamente invitato a bordo Yutaka Nakamura, un esperto di scene d’azione). Per niente interessati a realizzare un film dalle proporzioni esagerate quanto a qualità delle animazioni, per ovvie ragioni di tempo e costi, l’idea fondante dello staff è stata: facciamo un film con semplicità cercando di ottenere il meglio possibile.

Ambientato negli eventi raccontati tra gli episodi 22 e 23 della serie tv, il film narra la caccia che l’equipaggio del Bebop dà a un pericoloso terrorista colpevole di aver fatto saltare in aria un camion con dentro una misteriosa arma biologica. Pure in merito ai risvolti narrativi, Watanabe è apparso piuttosto riflessivo fin da inizio lavorazione. L’esitazione sul tipo di storia da presentare si è liberata in fretta dalla tentazione di cambiare le carte in tavola ed è rimasta fedele al mondo narrativo e ai personaggi conosciuti in precedenza.

Cowboy Bebop - The Movie si inserisce tra l’altro in una nuova politica di produzioni animate cinematografiche giapponesi dal voluto appeal internazionale che agli inizi degli anni 2000 contagiò studi di produzione e autori per allargare il giro di affari. Una bella compagnia che comprendeva tra gli altri il citato Jin-roh di Okiura, Metropolis di Rintaro, Millennium Actress di Satoshi Kon e il film Escaflowne. Qui sotto il trailer dell’uscita home video: buona visione!

– Mario A. Rumor

lunedì 8 aprile 2019

“Fumo di China” n.284 in edicola e fumetteria

E anche questo mese potete trovare nelle migliori edicole e fumetterie italiane il nuovo FdC n.284, con copertina di Oskar ispirata all’antologia di sue storie finora inedite in Italia Le eroticomiche (Cut-Up Publishing) scritte dall’amico e sodale Davide Barzi.

Dopo un editoriale con alcune riflessioni sul mercato italiano dopo alcune novità editoriali (e nella Posta nuovi dettagli sullo “scoop” emerso a Lucca Collezionando sul celebre Angelo Zarcone, primissimo disegnatore di Diabolik!), le usuali news dal mondo (quelle meno viste e più importanti in Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone, più la preziosissima rubrica sulle “Tavole in mostra” di fumetti in Italia e non soltanto), il dossier mensile si focalizza sul “Dietro le quinte” della professione editor grazie a un faccia a faccia con Savina Claudia Bonomi in forza alla Sergio Bonelli Editore (sui tanti aspetti del curare editorialmente una serie mensile) e delle operazioni “collaterali” da un’intervista a Luca Boschi sulle numerose e contrastanti decisioni che s’incontrano nel curare come capitato a lui diverse volte negli allegati settimanali a fumetti di quotidiani e periodici, che dal 2003 hanno già superato 140 collane.

Poi spazio all’incontro a tu per tu con Oskar e il suo racconto sul suo muoversi tra diversi stili, colore & bianco e nero, amci sceneggiatori in una già lunga carriera piena di soddisfazioni, l’intervista a Paolo Castaldi sul suo appassionante lavoro nei nostri incontri sul “graphic journalism” (arricchita da ulteriori domande in un gustoso “extra” nel nostro sito ufficiale), nonché il profilo del “Fumettista della nostalgia” Dino Battaglia da parte dello sceneggiatore, critico e regista Giuseppe Pollicelli che prosegue in esclusiva per FdC i suoi ritratti dei fumettisti italiani più importanti di sempre avviati nel 2017 sull’allegato Sette del Corriere della Sera e rimasti interrotti per scelta del nuovo direttore Beppe Severgnini.

A seguire, quattro chiacchiere con il giovane Stefano Labbia (alle prese con la programmazione di più fumetti in contemporanea, e non soltanto!), il fecondo rapporto tra comics & spy story nel volume Fumetti d'intelligence. Lo spionaggio a strisce dalle origini a oggi ricco di inediti e approfondimenti e la multiforme vita di Andy Warhol raccontata con creatività eccezionale dall’olandese Typex nello splendido volume enciclopedicamente geniale Andy.

E ancora, un lungo excursus sugli “anime al cinema” nelle sale in Giappone nel 2019 e quanto già previsto in Italia), il reportage esclusivo dal Cartoon Movie di Bordeaux con la pattuglia degli italiani capitanata dal Prendiluna che adatta in animazione il romanzo di Stefano Benni!

Infine, 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane, insieme alle rubriche “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Il Suggerimento” (per non perdere uscite sfiziose), “Niente Da Dire” (la la nuova rubrica curata dall’omonimo portale di divulgazione lanciato da Daniele Daccò, Furibionda e Onigiri Calibro 38), approfondimenti (questa volta sul film d’animazione Ancora un giorno nei cinema italiani dal 24 aprile e il fumetto inedito Zio Paperone e i dollari compressi da Carl Barks!), “Il senso delle nuvole” (la rubrica con le puntute osservazioni di Giuseppe Peruzzo), “Strumenti” (sulla sempre più numerosa saggistica dedicata a fumetto e illustrazione)... e le strisce fra satira e ironia di Renzo & Lucia con testi & disegni di Marcello!

Tutto questo e altro ancora su FdC n.284 (distribuito in edicola e fumetteria da MePe e acquistabile via PayPal direttamente dal nostro sito), a soli 4 euro con 32 pagine tutte a colori: buona lettura!

lunedì 1 aprile 2019

Da “Mani Rosse” di Filippi l’anime “Shinku”

Il giapponese Studio Machiken, giovanissimo studio d’animazione fondato lo scorso anno nella prefettura di Okayama, ha annunciato che co-produrrà un nuovo anime intitolato Shinku (che avrà il titolo internazionale Deep Crimson) insieme all’italiana Sattva Films.

Un progetto realizzato con animazioni in stop-motion e 2D disegnate a mano che prenderanno spunto e allargheranno l’universo del progetto Mani Rosse di Francesco Filippi (realizzato in crowdfunding, a cui anche Cartoon Club di Rimini ha contribuito con piacere) grazie al regista e artista Koji Morimoto (noto per The Animatrix, Memories, Genius Party) che si occuperà delle animazioni bidimensionali.

Il progetto italiano originale è stato presentato lo scorso anno in numerosi festival. Lungo 30 minuti, racconta la storia di Ernesto, un giovane che non esce mai da casa che fa amicizia con Luna, giovane appassionata di arte utilizzando il solo colore rosso che nasconde degli oscuri segreti familiari. Un film d’animazione contro la violenza sui ragazzi co-prodotto da Rai Ragazzi (a questo link un estratto e un servizio).

A capo del lungometraggio ritroveremo Filippi, regista e autore anche della sceneggiatura insieme a Keiko Ichiguchi, con Morimoto che si occupa delle animazione e Hiroshi Sasaki (già autore Gunbuster, Nadia - The Secret of Blue Water) della direzione artistica. Produttori sono Hiroaki Inoue (veterano del mondo anime e co-fondatore del noto studio Gainax), Michele Fasano, Paul Thiltges e Renato Rivera Rusca, mentre gli studi coinvolti oltre a Machiken e Sattva sono Paul Thiltges Distribution e RAI. La produzione dovrebbe iniziare proprio quest’anno e vedere la fine per il 2021.

Qui sotto una breve intervista a Filippi e le migliori immagini del corto: buona visione!