venerdì 2 gennaio 2015

Frank Miller, un uomo per cui leggere (e non solo)

Ad aprire il dossier esclusivo su FdC n.233 ora in edicola e fumetteria, trovate l’unico reportage italiano della venuta nel Bel Paese di Frank Miller e Robert Rodriguez, giunti a Roma a metà settembre per l’anteprima nazionale del film evento Sin City - Una donna per cui uccidere 3D e tenere una piccola lezione fra cinema e fumetto (esemplare l’immagine qui accanto, con Eva Green che sembra disegnata... oppure lo è davvero?) a decine di giornalisti e appassionati.

Era dal lontano maggio 1994 per la prima presentazione italiana del volume a fumetti omonimo (allora tradotto dall’ormai scomparsa Comic Art come Sin City: Si può anche uccidere per lei...) che Miller mancava dalla Penisola, ed è curioso che il suo ritorno sia coinciso con la nuova versione, questa volta su grande schermo, della stessa storia ambientata con dettagli inediti nella Città del Peccato – che ha il soprannome di Las Vegas ma assomiglia a Los Angeles – con la sua femme fatale per eccellenza.

Nonostante la presenza dell’aitante regista di culto Rodriguez, tutto il pubblico era in trepidante attesa proprio dell’arrivo del fumettista soltanto occasionalmente dietro la macchina da presa. E, data l’influenza milleriana già nel 1981 sulla testata del Diavolo Rosso, non è certo un caso che, nella presenza massiccia di supereroi in tv programmata per questo 2015, il Daredevil che la Marvel sta preparando per lo streaming su Netflix dovrà molto alle atmosfere create da Miller.

Del resto, è stato proprio il suo lavoro nelle storie epocali Il ritorno del Cavaliere Oscuro (1986) e Anno uno (1987) a portare il fumetto nelle classifiche dei maggiori best seller e sugli scaffali delle librerie, preparando il terreno accanto ad autori come Alan Moore e Neil Gaiman per gli exploit degli attuali graphic novel. Dopo lo scialbo sequel Il Cavaliere Oscuro colpisce ancora (2001), Miller  attualmente sta preparando con Scott Snyder e altri autori di richiamo una nuova avventura del Crociato Incappucciato incentrata su Carrie Kelley, la Robin originaria nel celebrato volume che spinse fra l’altro Tim Burton a girare il suo primo Batman nel 1989.

Pare proprio che, fra carta e piccolo schermo, anche quest’anno Miller non ci lascerà indifferenti...

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