Era dal
lontano maggio 1994 per la prima presentazione italiana del volume a fumetti
omonimo (allora tradotto dall’ormai scomparsa Comic Art come Sin City: Si può anche uccidere per lei...) che Miller mancava dalla Penisola,
ed è curioso che il suo ritorno sia coinciso con la nuova versione, questa volta su grande schermo, della stessa storia ambientata con dettagli inediti nella Città del Peccato – che ha il soprannome di Las Vegas ma
assomiglia a Los Angeles – con la sua femme
fatale per eccellenza.
Nonostante la presenza dell’aitante regista di culto Rodriguez,
tutto il pubblico era in trepidante attesa proprio dell’arrivo del
fumettista soltanto occasionalmente dietro la macchina da presa. E, data l’influenza
milleriana già nel 1981 sulla testata del Diavolo Rosso, non è certo un caso
che, nella presenza massiccia di supereroi in tv programmata per questo 2015, il Daredevil
che la Marvel sta preparando per lo streaming su Netflix dovrà molto alle atmosfere create da Miller.
Del resto, è stato proprio il suo lavoro nelle storie
epocali Il ritorno del Cavaliere Oscuro
(1986) e Anno uno (1987) a portare il
fumetto nelle classifiche dei maggiori best seller e sugli scaffali delle
librerie, preparando il terreno accanto ad autori come Alan Moore e Neil Gaiman
per gli exploit degli attuali graphic novel. Dopo lo scialbo sequel Il
Cavaliere Oscuro colpisce ancora (2001), Miller attualmente sta preparando
con Scott Snyder e altri autori di richiamo una nuova avventura del Crociato Incappucciato incentrata su Carrie Kelley, la
Robin originaria nel celebrato volume che spinse fra l’altro Tim Burton a
girare il suo primo Batman nel 1989.
Pare proprio che, fra carta e piccolo schermo, anche quest’anno
Miller non ci lascerà indifferenti...
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