Ne abbiamo parlato
nell’editoriale su FdC n.234 ora in edicola e fumetteria e il “nostro” Marcello ha approfondito il discorso sul suo blog
svelando le molte imprecisioni apparse nei mass media.
Ora, mentre al Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême si celebre con
una mostra e un libro di omaggi,
anche a Milano – mentre ancora fa parlare di sé il libro di omaggi allegato al Corriere
della Sera – sta per aprire un’esposizione a un mese esatto dal terribile attentato di Parigi.
Da sabato 7
febbraio a domenica 15 marzo il WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto, dell’Illustrazione
e dell’Immagine animata di Milano (in viale Campania 12)
dedica un incontro e una mostra organizzata con il patrocinio del Consiglio di
Zona 4 del Comune di Milano a ingresso libero (da martedì a venerdì ore
15-19, sabato e domenica ore 15-20) al settimanale francese, alla satira e alla libertà d’espressione,
esponendo gli omaggi realizzati da 150 fumettisti e vignettisti italiani e più
di 70 stranieri. Quasi un atto dovuto, dopo che nell’attentato hanno
perso la vita 12 persone fra cui 5 vignettisti considerati le matite più
“affilate” di Francia: il direttore
Stéphane Charbonnier detto Charb, i colleghi Jean Cabut detto Cabu, Philippe
Honoré, Bernard Verlhac detto Tignous e Georges Wolinski!
Sabato 7 febbraio alle ore 16, la mostra verrà
inaugurata con un incontro dedicato alla satira e alla libertà d’espressione. Il giorno dopo la strage il
direttore Luigi F. Bona scriveva: “Il gesto di fanatici esaltati in nome di un
dio sanguinario, che non esiste per nessuna religione, mirava a spezzare matite
eccellenti della satira, dell’umorismo e del fumetto: un nemico pericoloso per
loro, forse il più pericoloso, perché usa armi che loro non potranno mai
comprare e nessun addestratore militare potrà insegnar loro a utilizzare, vale
a dire l’arma non violenta dell’opinione utilizzata con l’arte sottile della
satira”.
All’appello hanno aderito più di 200
autori, che con le loro matite, penne e tavolette grafiche hanno voluto
omaggiare i colleghi e celebrare la libertà di satira, con disegni pungenti e malinconici: Guido Silvestri in arte Silver (il cui
disegno vedete in alto), Bruno Bozzetto, Leo Ortolani, Adriano Carnevali,
Giacomo “Keison” Bevilacqua, Simone Albrigi in arte Sio,
Fabio Celoni, Silvia Ziche e molti altri.
Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata all’opera e degli
autori uccisi a Parigi e alla storia della rivista, nata nel 1960 coem Hara-Kiri. Un’occasione
preziosa per capire e conoscere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.
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