venerdì 30 gennaio 2015

“Charlie Hebdo” in mostra ad Angoulême e Milano

Ne abbiamo parlato nell’editoriale su FdC n.234 ora in edicola e fumetteria e il “nostro” Marcello ha approfondito il discorso sul suo blog svelando le molte imprecisioni apparse nei mass media.

Ora, mentre al Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême si celebre con una mostra e un libro di omaggi, anche a Milano – mentre ancora fa parlare di sé il libro di omaggi allegato al Corriere della Sera – sta per aprire un’esposizione a un mese esatto dal terribile attentato di Parigi.

Da sabato 7 febbraio a domenica 15 marzo il WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano (in viale Campania 12) dedica un incontro e una mostra organizzata con il patrocinio del Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano a ingresso libero (da martedì a venerdì ore 15-19, sabato e domenica ore 15-20) al settimanale francese, alla satira e alla libertà d’espressione, esponendo gli omaggi realizzati da 150 fumettisti e vignettisti italiani e più di 70 stranieri. Quasi un atto dovuto, dopo che nell’attentato hanno perso la vita 12 persone fra cui 5 vignettisti considerati le matite più “affilate” di Francia: il direttore Stéphane Charbonnier detto Charb, i colleghi Jean Cabut detto Cabu, Philippe Honoré, Bernard Verlhac detto Tignous e Georges Wolinski!

Sabato 7 febbraio alle ore 16, la mostra verrà inaugurata con un incontro dedicato alla satira e alla libertà d’espressione. Il giorno dopo la strage il direttore Luigi F. Bona scriveva: “Il gesto di fanatici esaltati in nome di un dio sanguinario, che non esiste per nessuna religione, mirava a spezzare matite eccellenti della satira, dell’umorismo e del fumetto: un nemico pericoloso per loro, forse il più pericoloso, perché usa armi che loro non potranno mai comprare e nessun addestratore militare potrà insegnar loro a utilizzare, vale a dire l’arma non violenta dell’opinione utilizzata con l’arte sottile della satira”.

All’appello hanno aderito più di 200 autori, che con le loro matite, penne e tavolette grafiche hanno voluto omaggiare i colleghi e celebrare la libertà di satira, con disegni pungenti e malinconici: Guido Silvestri in arte Silver (il cui disegno vedete in alto), Bruno Bozzetto, Leo Ortolani, Adriano Carnevali, Giacomo “Keison” Bevilacqua, Simone Albrigi in arte Sio, Fabio Celoni, Silvia Ziche e molti altri.

Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata all’opera e degli autori uccisi a Parigi e alla storia della rivista, nata nel 1960 coem Hara-Kiri. Un’occasione preziosa per capire e conoscere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

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