Uno dei più recenti è Le verità di Bébé Donge uscito su etichetta Goodfellas dell’omonimo
collettivo romano che ha creato un ampio progetto
che da un romanzo di Georges Simenon
ha ricavato un disco (di un gruppo di nome Bébé Donge,
come la protagonista mancata assassina) e un fumetto, firmato da Valentina
Griner (che insegna alla Scuola Romana dei Fumetti), con supervisione
di David Vecchiato in arte Diavù (che nella prefazione spiega la genesi del
progetto, capovolgendo il punto di vista originale fin dal titolo, che parla di
verità “di” Bébé e non come nel romanzo “su”).
Mentre Simenon raccontava la vicenda attraverso i ricordi
del marito, il fumetto lo fa dal punto di vista della moglie, ben trasferita
con gusto ligne claire (compresi tinte pastello e lettering alto/basso) dall’autrice senza sfigurare nello stile d’atmosfera
di Simenon.
L’ennesimo esempio, se ce ne fosse bisogno, della vitalità del medium fumetto.
Dulcis in fundo, stasera
al MonkClub di via Giuseppe Mirri 35 a Roma il volume sarà
presentato con proiezioni e dediche dell’autrice, prima del concerto in cui i
Bébé Donge eseguiranno tutte le canzoni ispirate alla storia.
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