In realtà il Bel Paese è uno fra i quattro centri di
produzioni di fumetti del pianeta (accanto a Stati Uniti, Francia e Giappone) dove
più i personaggi femminili hanno preso piede superando i soliti cliché, dalla
figura di Eva Kant nel 1962,
a Satanik nel 1964, a Valentina nel 1965... fino a Legs
Weaver nel 1991 e Julia Kendall nel 1998, ma non soltanto.
Un veloce riassunto sul contributo del fumetto italiano al
mezzo di comunicazione che più amiamo (e che, come ricordiamo spesso, è il primo
linguaggio multimediale nella storia dell’umanità) lo si trova qui, ma in questi giorni
va segnalato la bella mostra
a ingresso libero allo WOW Spazio Fumetto di Milano sulle “Donne resistenti”: un omaggio a tutte le
donne che, con coraggio e determinazione, percorrendo strade diverse, hanno
partecipato alla lotta conclusasi 70 anni fa (ma mai finita...) per riconquistare
la Libertà.
Nessun commento:
Posta un commento