Fino a pochi decenni fa, in Italia chi leggeva fumetti (per non dire chi li realizzava!) nel migliore dei casi veniva guardato male. Poi, 50 anni fa nacquero i festival sul fumetto e il mensile Linus (tuttora in edicola) e nulla fu più lo stesso. Oggi la narrativa disegnata gode del
rispetto e dell’attenzione dei media come di sempre più lettori (gli ultimi
dati dell’Associazione Italiana Editori parlano di un 10,8% della produzione
totale di titoli di fiction per i graphic novel), per non parlare dei due casi
consecutivi di Gipi e Zerocalcare fra i candidatial Premio Strega, il più prestigioso riconoscimento letterario nazionale.
Per approfondire su che
cosa rappresenta il graphic novel sulla scena italiana e nel mondo (e se ha
davvero senso definirlo diversamente dai fumetti, al di là di un mero
espendiente commerciale di marketing...) giovedì 7 e venerdì 8 maggio si
incontrano a Bologna alcuni tra i più importanti autori del mondo del fumetto:
da Igort a Davide Toffolo, oltre a Davide Reviati, Otto Gabos, Sara Colaone,
Onofrio Catacchio, Sualzo, i giovani autori del neonato sito di
informazione Graphic News, insieme a studiosi, critici ed esperti italiani ed
europei, in sessioni aperte al pubblico.
Il convegno “Bande a
part: Graphic novel, fumetto e letteratura”, prima iniziativa specifica
dedicata a questo tema, è
promosso dall’Università e dall’Accademia di Belle Arti di Bologna insieme
alla francese Université Paris Ouest Nanterre La Défense. Partner d’eccezione è il Future Film Festival, appuntamento
dedicato al cinema d’animazione da sempre attento alla narrativa visuale. Il convegno si caratterizza anche per un’altra originale iniziativa: l’inaugurazione di due sale
temporanee, dove si potrà sfogliare
una selezione di volumi messi a disposizione da case editrici italiane e
straniere e assistere ad alcuni documentari sul fumetto e i suoi autori.
Il
programma completo del convegno è
disponibile qui.
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