Non è soltanto frenesia nostalgica. Lupin III è una parte del nostro DNA di esseri viventi occasionalmente capitati dalle parti della Japanimation in un periodo della vita in cui i cartoon “alla tele” volevano dire davvero qualcosa (pressoché ininterrottamente in onda sulle tv italiane dal 1979, come solo Heidi prima di lui). E ti regalavano qualcosa di molto simile alla beatitudine. Lupin ti resta dentro perfino ora che la visione delle sue avventure è diventata una questione “privata” grazie ai box collector in dvd o, come in questo caso, in Blu-ray da vedere e rivedere nella tranquillità domestica. La frenesia nostalgica aiuta semmai con le distinzioni, perché il celebre personaggio inventato nel 1967 dal disegnatore Monkey Punch sulle pagine del settimanale Manga Action starebbe bene in un quadro di Andy Warhol: un colore diverso per ogni stagione televisiva o cinematografica: verde, rosso, rosa, blu. Una giacca colorata al posto del suo nome completo all’anagrafe dei cartoni che la differenza la fa, eccome.
Prendete Lupin The 3rd - La prima serie, che Koch Media e Yamato Video propongono finalmente in un box da collezione in Blu-ray a 3 dischi: banalmente prende il posto di una edizione per l’home video che non ha sempre trovato la lealtà compatta dei fan. Tecnicamente è uno dei Lupin migliori di sempre, “quello dalla giacca verde” che arrivò sulla nipponica Yomiuri Terebi nel 1971 con una faccia gaglioffa e da bon vivant e alla fine si congedò dal piccolo schermo, causa ascolti bassissimi, con un’altra faccia frutto della sinergia da “salvataggio in extremis” della coppia di registi Isao Takahata e Hayao Miyazaki per effetto dei quali il personaggio originale dei fumetti prese a flirtare con l’animazione e la serialità televisiva con amabile leggerezza e ironia.
Se appartenete alla sempre più ristretta categoria di coloro che di una serie vogliono conoscere vita, morte e miracoli, l’edizione Koch Media porta in dote un piccolo booklet di 32 pagine con la sinossi dei 23 episodi della serie, qualche immagine e i disegni preparatori dei personaggi; ma soprattutto consegna ai fan una selezione di testi a firma Francesco Prandoni apparsi nel primo numero del mensile Shin Man-ga! nel novembre 1999 più un ulteriore testo che ci svela i segreti episodio per episodio. Silvia Rebez, altra firma storica del mensile edito da Yamato, propone invece un contributo incentrato sulle armi usate dalla banda di ladri professionisti. Magari non siamo ai livelli delle guide pubblicate in Giappone, roba da salivazione irrefrenabile, ma guai a farsi mancare questa piccola infornata di informazioni di prima mano sulla genesi dell’anime televisivo. Altrove non le troverete.
Dopo tribolazioni mai sopite, i fan non avranno neppure da obiettare sulla notevole qualità tecnica riservata al box. Le immagini sono nitide, i colori hanno una speciale brillantezza e il comparto audio permette di scegliere il doppiaggio italiano, quello storico del 1979, oppure il doppiaggio giapponese con sottotitoli. Dignitosi anche i contenuti extra grazie alla presenza delle sigle originali e file di approfondimento sui singoli personaggi. Il pezzo forte arriva puntuale al disco 3: il pilot film di Lupin III diretto da Gisaburo Sugii con la collaborazione di Tsutomu Shibayama che servì da trampolino di lancio per il futuro televisivo del ladro gentiluomo. Un pilot che si può visionare nella sua versione cinematografica in cinemascope oppure nel formato televisivo. Se non avete mai visto una sola puntata della serie in vita vostra (nel quale caso, siete da ricovero immediato), consigliamo di partire proprio da qui, dal pilot, per poi lasciarsi trascinare nella vita spericolata di Rupan Sansei.
– Mario A. Rumor
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