Ormai Hayao Miyazaki è entrato nel grande tempio della saggistica cinematografica. In Italia la letteratura “scientifica” legata al nome del regista si è dimostrata piuttosto solerte: tante e diverse sono le pubblicazioni che si sono incaricate di indagare la fenomenologia dell’autore giapponese.
Alle pubblicazioni tutte-immagini e niente cervello pubblicate da Ultra, in spregio al divieto assoluto che lo Studio Ghibli esige sull’utilizzo delle immagini, a meno che non siano destinate su rivista, uno dei pochi libri davvero meritevole d’attenzione è I mondi di Miyazaki. Percorsi filosofici negli universi dell’artista giapponese a cura di Matteo Boscarol e edito da Mimesis. Volume che giunge ora alla sua seconda edizione con tre nuovi interventi, uno dei quali è legato a doppia mandata al ritorno sulle scene di Miyazaki e alla proiezione presso il Museo Ghibli del suo ultimo, chiacchieratissimo, cortometraggio Boro il bruco (Kemushi no Boro, 2018).
Già alla prima apparizione in libreria, I mondi di Miyazaki aveva lasciato un ottimo ricordo nel lettore, merito dei contenuti e degli autori coinvolti nella redazione dei testi, tra cui citiamo il critico di cinema Andrea Fontana (curatore di un saggio dedicato al Ghibli assieme a Enrico Azzano) e Massimo Soumaré, scrittore e traduttore che la materia nipponica la conosce come le sue tasche. Alla sua prima apparizione, soprattutto, il volume curato da Boscarol aggirava la mera saggistica cinematografica entrando in sintonia con le principali opere animate del regista giapponese scegliendo di approfondire temi, ideologie e “sogni” e riuscendo pertanto ad ampliare una prospettiva altrimenti desueta.
Questo secondo viaggio in libreria si presenta quindi oltremodo gradito, in considerazione del fatto che – finalmente – viene tributato un omaggio particolareggiato, “da veri specialisti” dell’ascolto, al musicista Joe Hisaishi e alle composizioni realizzate per le opere di Miyazaki. Lo firma Marco Bellano e il titolo del contributo è “Il vento è cambiato. Le strategie audiovisive di Miyazaki Hayao e Hisaishi Joe in Si alza il vento”. Prima volta molto istruttiva anche quella che il curatore Boscarol ha riservato al fumetto di Nausicaä della Valle del vento: “Attraversare la soglia, il movimento della vita e la vita come movimento. Una lettura del manga Nausicaä della Valle del vento”. È ancora Boscarol a fornire infine una disamina piuttosto affascinante e di “prima mano” del corto Kemushi no Boro regalandoci sensazioni e suggestioni in differita del lavoro di Miyazaki, visibile esclusivamente al Saturn Theater del Museo Ghibli (titolo del saggio: “Il bruco Boro. Un’escursione in mondi sconosciuti e invisibili”).
Con le sue 162 pagine, I mondi di Miyazaki è dunque un piccolo grande libro che ha il sapore dell’avventura e della scoperta. Un contributo a più voci che riconcilia il lettore e lo spettatore curioso a un’idea di saggistica che non è una banale sovraesposizione di chiacchiere da internauti, ma qualcosa di decisamente più appagante.
– Mario A. Rumor
Nessun commento:
Posta un commento