A Pordenone è nato il PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli, il primo italiano dedicato al fumetto e tra i pochi esistenti in Europa per com’è concepito. Ospitato nella galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato, all’interno del parco pubblico «Galvani», il PAFF! è un progetto e una struttura eclettica che, a partire da settembre, proporrà a un pubblico dai 0 ai 99 anni mostre, workshop, corsi, eventi, attività didattiche e ludiche. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento internazionale del fumetto e non solo, visto che il PAFF è uno spazio aperto a tutte le arti grafiche e creative, dal design al cinema. Un polo artistico, culturale e anche formativo e professionale che dialoga con la scuola, l’università, il mondo delle imprese.
Padre del PAFF! è Giulio De Vita, fumettista pordenonese di fama mondiale, disegnatore tra gli altri di Tex e di diverse copertine Marvel (qui una sua intervista al TGR Friuli Venezia Giulia). Non a caso il PAFF! trova casa nella cittadina friulana di 49 mila abitanti: Pordenone, oltre a una vitalità culturale straordinaria animata da diversi festival internazionali – tra cui PordenoneLegge, Pordenone Blues Festival e le Giornate del Cinema Muto – vanta una scena fumettistica trentennale con diverse firme nazionali e internazionali. Al punto che a incoraggiare De Vita è intervenuto pubblicamente Art Spiegelman, autore di Maus, il primo fumetto a vincere uno speciale premio Pulitzer: «Sarebbe il perfetto completamento tra i festival della letteratura e del cinema muto già presenti a Pordenone», in un messaggio pubblicato sul blog di De Vita.
«E il PAFF! – spiega De Vita – usa il fumetto proprio come passepartout per dialogare con tutte le altre discipline artistiche, produrre cultura, fare didattica e formazione per tutti e di tutti i livelli, creare posti di lavoro. Un modo anche per reinventare e rigenerare lo spazio museale che ospita il palazzo del fumetto, fare mostre e esposizioni esperienziali e coinvolgenti per tutte le fasce di pubblico, non per forza con quadri appesi al muro, abbattere il tabù dei musei algidi e tradizionali che non si contaminano con il mondo imprenditoriale. Tutte caratteristiche che ci hanno portato a ribattezzare il Paff! un «non-museo». De Vita è affiancato da un altro eccellente fumettista suo concittadino, Emanuele Barison, e da un pool di professionisti in diverse discipline, dalla promozione di eventi alla fotografia.
L’amministrazione comunale ha dato un primo sostegno economico di 120 mila euro, di cui 60 mila per le attività culturali e artistiche, gli altri 60 mila per lavori di adeguamento della galleria dove ha sede il nuovo centro nazionale del fumetto. In questi mesi il PAFF! sta stringendo contatti e collaborazioni locali, nazionali e internazionali, dalle scuole friulane al centro del fumetto di Bruxelles. A settembre e ottobre via libera alle prime attività con una mostra sul linguaggio del fumetto e corsi per bambini e ragazzi.
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