Da giovedì 3 maggio – e in anteprima da domani al Napoli Comicon e
con presentazione al Salone del Libro di Torino domenica 13 maggio
(Arena Bookstock, ore 17.30) con Elisabetta Sgarbi, Igort, Manuele Fior e
Davide Toffolo – lo storico mensile linus torna in edicola (122 pagine, 6 euro) con il nuovo direttore Igort, una rinnovata veste grafica (carta e rilegatura comprese) e un nuovo concetto editoriale, ma soprattutto un nuovo spirito. Un ritorno alle origini e nello stesso tempo un viaggio nel presente per scoprire il futuro.
La copertina del nuovo corso è un inedito di Art Spiegelman, autore dell’immortale Maus e uno dei più apprezzati e prestigiosi fumettisti viventi, che proseguirà la pubblicazione nei prossimi numeri di altre sue opere inedite. Alcuni suoi lavori sono presenti anche nell’inserto upside-down Resist! Uscito in America dopo l’elezione di Donald Trump – sotto la direzione di Françoise Mouly e Nadja Spiegelman – la rivista contiene i lavori delle più grandi fumettiste e illustratrici mondiali (più l’apporto di alcuni uomini alla giusta causa) e si può considerare il precursore del movimento #MeToo, schierandosi sin da allora contro tutti i tipi di molestie e una visione rapace della sessualità.
La parte letteraria di questo nuovo numero è affidata alla prestigiosa penna di Michel Houellebecq, con un originale abbecedario inedito, a conferma della sua verve eclettica e sorprendente. Il ritratto dell’autore francese che accompagna l’articolo è di uno dei maestri del fumetto italiano, Giorgio Carpinteri, mentre il testo di Houellebecq è impreziosito dalle illustrazioni di Lorenzo Mó. A seguire il sociologo Sergio Brancato racconta con un taglio innovativo il ritorno della fantascienza filosofica come chiave d’interpretazione del presente, indagandone l’immaginario dalla letteratura alle serie tv.
Un ritorno alle origini non poteva non rendere omaggio agli amati Peanuts, a cominciare dalla riproposizione della primissima striscia pubblicata nel 1950, per regalare a tutti il piacere di leggere com’è nato il mondo geniale e rivoluzionario di Charles M. Schulz. Un altro ritorno d’eccezione è Calvin and Hobbes per la gioia di tutti i fan di Bill Watterson, presentando al lettore italiano le prime strisce del 1985. Lo sguardo al passato prevede anche la riproposizione di classici del fumetto, ormai dimenticati come Kin-der-Kids di Lyonel Feininger, maestro indiscusso della Bauhaus, o Cheech Wizard, opera del geniale e folle nume tutelare della corrente underground degli anni Settanta, Vaughn Bodé, molto amato da Oreste del Buono, storico direttore della rivista dal dicembre 1971 al luglio 1981 e poi ancora dall’aprile 1995 fino alla sua scomparsa nel settembre 2003.
Un altro gioiello è infine rappresentato dalla pubblicazione in esclusiva mondiale, per la prima volta su rivista, del capolavoro del Salinger del fumetto: Nejishiki di Tsuge Yoshiharu, opera visionaria che ha rivoluzionato il fumetto giapponese. Questo sarà inoltre anche il primo manga in assoluto a essere ospitato sulle pagine di linus... Oltre mezzo secolo dopo, ancora in bocca al lupo!
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