venerdì 13 aprile 2018

“Topolino” rinnova grafica, rubriche e iniziative

Per i più giovani, la sfida alla lettura su smartphone e tablet sembra quasi impossibile quasi ogni giorno di più, ma è dal 1949 in formato “libretto” (e prima ancora dal 1932, in formato “giornale”) che Topolino accompagna gli italiani, oltre a essere un esempio pressoché unico al mondo di essere stato per milioni di loro la prima fonte per imparare a leggere prima ancora di andare a scuola.

Con il n.3255 in edicola da mercoledì 11 aprile (con tanto di sorridente Bebe Vio a piè pagina, intervistata per il lancio a giugno dell’8° “Giochi senza Barriere”) il settimanale Disney 5 anni fa passato alla Panini si rinnova con sei storie inedite a numero, una grafica più accattivante, nuovi contenuti e il font ad alta leggibilità EasyReading (i cui ideatori hanno realizzato una intervista alla direttrice Valentina De Poli). L’obiettivo è dichiaratamente quello di coinvolgere ancor più i “mobile born”, le nuove generazioni sempre più distanti dalla lettura su carta di fronte alle interazioni più veloci e rumorose di smartphone e tablet.

Da qui la parte giornalistica (che su Topolino c’è sempre stata: oggi raggiunge un quarto delle pagine) resa più appetibile, con un richiamo esplicito e funzionale ai codici del fumetto come nuvolette e onomatopee a “contaminare” anche la parte redazionale per evidenziare meglio lo specifico del mezzo che a ben pensarci è quello multimediale più antico dell’umanità.

Per coinvolgere ancor più i ragazzi dagli 8 agli 11 anni, in leggera prevalenza maschi (ma due terzi dei lettori sono adulti), il fiore all’occhiello sono i laboratori TopolinoLab e il progetto “Il Fumetto che fa Scuola” avviato con Scuola Channel, piattaforma di contenuti educativi digitali rivolta ai ragazzi delle scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Disegnatori e sceneggiatori terranno laboratori anche al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino del 10-14 maggio per promuovere il fumetto come linguaggio dalle molteplici potenzialità formative su arte, scienza, cinema, ambiente... e la carta (in collaborazione con Assocarta).

Qui sotto un filmato promozionale, ricavato dalla rubrica di Silvia Ziche:

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