La sempre arrembante Tunué (lo scorso marzo entrata nell’orbita delle Edizioni Il Castoro) prosegue l’ampliamento delle proposte editoriali con il lancio della nuova collana Ariel ideata dal direttore editoriale Massimiliano Clemente, che ne ha affidato lo sviluppo tematico e il coordinamento artistico a Simona Binni («Ha una forte personalità artistica, supportata da una visione autoriale non comune. È stato naturale pensare a lei»), che pubblica per Tunué fin dal suo debutto nel fumetto.
Ariel vuole essere un luogo di incontro nel quale autrici e autori possano raccontare i temi cari alle donne, nel tentativo di creare uno spazio dove mettere in comune un sentire declinato al femminile. Data la grande espansione che il mercato del graphic novel sta avendo in questi anni, la casa editrice di Latina ritiene possa essere di grande interesse una connotazione tematica come quella proposta da Ariel. Il mondo del fumetto italiano è attualmente tra i più innovativi e in trasformazione, con una crescita nel mercato editoriale nell’ultimo anno del 30% e, dice nel suo blog l’editore, «Proponiamo quindi un progetto che apra prospettive di dialogo sul pensiero della differenza tra maschile e femminile e che metta in discussione una cieca adesione a un mondo fatto di stereotipi e, troppo spesso, dogmatici costrutti». Qui una breve intervista alla curatrice della nuova collana.
Come la collana ammiraglia Prospero’s Books – con più di 80 titoli in catalogo – anche il nome Ariel rimanda alla commedia shakespeariana La tempesta, dove Ariel rappresenta lo spirito dell’aria, privo di caratterizzazione sessuale. È proprio questa ambiguità a favorire l’immaginazione di un luogo metaforico di incontro tra maschile e femminile. Tra gli autori che daranno avvio alla collana, Assia Petricelli e Sergio Riccardi (la coppia di autori che nel 2014 ha dato vita a Cattive ragazze. 15 storie di donne audaci e creative, pubblicato da Sinnos), la giornalista Luciana Cimino e la disegnatrice Amalia Caratozzolo (che racconterà la vita di Nellie Bly, la prima giornalista investigativa e creatrice del genere di giornalismo sotto copertura), la scrittrice Cristiana Alicata e il disegnatore Filippo Paris.
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