lunedì 18 luglio 2022

Premi “Franco Fossati” e Fede a Strisce, i vincitori

Dopo l’assenza nel 2020 per l’emergenza sanitaria della mostra mercato Riminicomix e della Cosplay Convention e l’edizione contingentata del 2021, il XXXVIII Cartoon Club, il Festival internazionale del Cinema d’Animazione, Fumetto e Games, che si tiene fin dal 1985 a Rimini, ha registrato una corroborante ripresa pressoché “a regime” e senza incidenti.

Nella serata di gala all’anfiteatro Francesca da Rimini di venerdì 15 luglio, nella festa per i 40 anni di ASIFA Italia “l’Aperitoon” guidato da Emiliano Fasano e ospite d’onore Michel Ocelot, sono stati assegnati i premi intitolati a Franco Fossati e quello sulla Fede a strisce alla famiglia Ramberti. 

Organizzato da Cartoon Club in collaborazione con la Fondazione “Franco Fossati” e il patrocinio di ANAFI, Anonima Fumetti e Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, il premio Fossati (unico nel suo genere in Italia) è dedicato alle opere originali di critica, storia e saggistica sul fumetto realizzate da autori italiani e pubblicate nel biennio 2021/2022. Le opere sono giudicate da un’apposita cinquina di esperti saggisti, critici e giornalisti. «La giuria sottolinea un fatto singolare – ha commentato il presidente di giuria, Gianni Brunoro, decano dei giornalisti esperti di Nona Arte, studioso del fumetto e lui stesso autore di innumerevoli opere dedicate alla letteratura disegnata – e cioè che le prime opere risultate vincenti per il loro punteggio esprimono prospettive assolutamente diverse fra le varie possibili in cui si può esercitare la critica fumettistica. Il primo classificato consiste nell’approfondimento di un personaggio fumettistico molto amato; la menzione speciale affronta con metodo rigoroso e apprezzabile erudizione un problema specifico di politica editoriale fumettistica».

Il vincitore tra i 5 nominati al XXVI Premio “Franco Fossati” è risultato il volume Un uomo chiamato Blueberry di Bruno Caporlingua e Mauro Giordani edito dall’ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione) nel 2021, con la motivazione: «L’opera è un approfondito e appassionato studio del personaggio western Blueberry, di creazione francese, peraltro ben noto anche in Italia (dove conta un nutrito gruppo di estimatori). Lo studio è articolato in capitoli che affrontano sistematicamente l’analisi attraverso i vari requisiti e le vicende del personaggio, le sue presenze in vari e differenziati media, la sua complessa cronologia e altri assunti attinenti al personaggio e alla serie, Lo studio comprende elementi che stanno a monte del personaggio: le ampie notizie bio-critiche sui suoi vari autori, la storia editoriale, gli effetti del suo successo, evidenziato dalle pubblicazioni all’estero: tutto ciò, documentato anche con una notevole abbondanza di illustrazioni a colori, funzionali ai relativi testi. È un peccato che esso sia pubblicato da una Associazione e come tale destinato ai soli soci, ciò che ne limita la diffusione e la conoscenza».

Menzione speciale è andata a La donna che ideò il “Corriere dei Piccoli”, di Giulio C. Cuccolini per ComicOut nel 2021, con la motivazione: «Pur nella sua piccola mole, l’opera affronta in maniera definitiva un argomento critico molto specifico, rimasto da sempre un po’ in ombra, nelle indagini di approfondimento storico. Ma soprattutto malinteso nella sua portanza: la nascita del Corriere dei Piccoli e l’apporto femminile specifico, ossia il ruolo che illustra la presenza decisionale di Paola Lombroso Carrara al giornalino che fu esiziale per l’affermazione del fumetto in Italia. La trattazione, di rigore storico “da tesi di laurea”, è argomentata con vari documenti, anche inediti, e come tale dà un apporto fondamentale ad aspetti fin qui non affrontati in maniera – diciamo – scientifica, vale a dire il ruolo rapacemente maschilista, in linea con i princìpi del tempo, sostenuto dalla proprietà nello scippare la illustre collega dei suoi meriti. L’edizione è minuta, dotata di illustrazioni ma soltanto in bianco/nero e focalizzata a illuminare un aspetto più etico che funzionale allo sviluppo del Corriere dei Piccoli».

Per il XVIII Premio “Fede a strisce - Famiglia Ramberti”, nato nel 2000 e assegnato alle opere che meglio hanno saputo comunicare attraverso il fumetto i valori religiosi tra una ventina di candidati, quest’anno è andato a Don Puglisi di Marco Sonseri & Riccardo Pagani (ReNoir Comics), con la motivazione: «La storia di uomo, di un prete, il primo martire di mafia, sconosciuto ai più, raccontata con garbo, delicatezza e verità, elementi mixati in un racconto verbo iconico avvincente. Un volume come tonico, come corroborante per il coraggio, come semina di riflessioni, emozioni e pensieri con una spruzzata di ironia. Un graphic novel che può aiutare a vincere la paura».

Ben due menzioni speciali, una a Dago: Sangue reale di Gianluca Piredda e Leo Sgarbi per Editoriale Aurea («Uno dei simboli della fede cristiana, la Sacra Sindone, trattato in maniera rispettosa e avvincente in una storia tipicamente avventurosa, e pubblicata da un editore non confessionale e da edicola») e un’altra per Bona via! di Valerio Barchi («Una poderosa autoproduzione sul pellegrinaggio, metafora del viaggio della vita cristiana. Una storia autobiografica con piacevoli incursioni nel fantastico, che invita a rivedere le priorità della vita con gratitudine»).

«Gli editori di fumetto in Italia – ha commentato Alessandro Bottero, tra i giurati del Premio insieme al presidente Stefano Gorla e Paolo Guiducci – spesso si tengono alla larga da qualsiasi contatto con storie e personaggi che affrontano il mistero, l’esperienza religiosa, la ricerca di senso. Mentre gli editori di ambito cristiano restano spesso confinati nel loro ambito. Si crea quindi un corto circuito che in altri Paesi, ad esempio la vicina Francia, non esiste. Ed è peccato, perché la tradizione del fumetto italiano che affronta la tematica religiosa, quando non di ambito direttamente cattolico (basti pensare a il Vittorioso, Messaggero dei Ragazzi e il Giornalino, solo per fare tre esempi di fondamentale importanza per l’editoria italiana), è sempre stata rigogliosa».

I vincitori hanno ricevuto una targa e un premio in denaro offerto dalla famiglia Ramberti, che ha intitolato il premio a Roberto Ramberti e Armanda Amati, terziari francescani impegnati per le persone diversamente abili ed emarginate. Nella foto in alto, Sonseri e Barchi con Laura Scarpa di ComicOut e Giordani.

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