martedì 19 settembre 2017

10 anni dopo... Milano è fedele alla Linea!

Osvaldo Cavandoli ci ha lasciato ormai da 10 anni. “Il Cava”, come amava firmarsi e come lo chiamavano i suoi amici (quasi in prevalenza artisti come lui), è ancora molto amato: anche questo reportage lo dimostra.

Mosse i primi passi lavorando a uno dei due primissimi cartoni animati italiani: I fratelli Dinamite, presso lo Studio Pagot. Erano gli anni Quaranta e già il giovane Osvaldo, classe 1920, aveva intuito “cosa fare da grande”. Il passo verso l’animazione pubblicitaria fu inevitabile. A breve passò dai pupazzi animati dei primi spot al personaggio che lo rese famoso, non solo in Italia: La Linea (nata nel 1969). Furono i gloriosi tempi di Carosello (1957-77), in cui il prodotto pubblicizzato diventò un pretesto per portare sul piccolo schermo giovani e meno giovani artisti talentuosi. Il successo della Linea fu tale che una produzione italo-franco-tedesca ne commissionò una serie tv  pluripremiata e solo da poco disponibile in dvd.

Se dalla scomparsa del Cava sono passati 10 anni, dal mitico Carosello ne sono passati addirittura 60. Per celebrare questi due anniversari, la sua Milano, quella che portava nel cuore, ha deciso di dedicargli la prima edizione del Festival Itala, in collaborazione con lo Studiocine Cavandoli e l’agenzia Quipos di Marcelo Raboni: “Per una rinascita delle arti”. Il calendario è molto fitto. Si è partiti dall’inaugurazione della statua della Linea, realizzata dall’artista cileno Patricio Parada e dall’artigiano Simone Pignata in via dei Mercanti, struttura che rimarrà esposta al pubblico fino al prossimo 30 novembre. Ma ci saranno anche delle visite guidate allo Studiocine Cavandoli dal 15 settembre al 15 dicembre, poi spettacoli, musica, presentazione di libri.

All’affollata conferenza stampa di presentazione lo scorso giovedì 14 settembre nella prestigiosa sede comunale di Palazzo Marino, presieduta dalla Bottega Partigiana con La Fabbrica dell’Animazione, hanno partecipato – oltre ai giornalisti, fra cui lo scrivente Marcello Moriondo – il figlio di Osvaldo, Sergio Cavandoli con il gruppo che porta avanti tuttora lo Studiocine. Presenti anche la Quipos, storica agenzia del Cava e diversi amici dell’artista.

Franco Godi, il musicista che ha accompagnato con le sue composizioni tutte le avventure della Linea, ha voluto ricordare gli ultimi anni di Osvaldo, di quando il Cava lo chiamava dalla strada con un fischio e lui si affacciava per scambiare con lui il saluto giornaliero.

Nedo Zanotti, che dell’animazione ha fatto una professione, ha raccontato i primi passi della Linea, che hanno coinciso con la nascita dell’amicizia tra lui e l’Osvaldo.

Bruno Bozzetto, regista e animatore mitico nonché grande amico di Osvaldo, si è soffermato sull’anomalia del fenomeno, cioè del fatto che un’opera artistica come quella della Linea, fosse stata accostata nel riconoscimento quasi esclusivamente tramite il prodotto pubblicizzato più che verso il suo creatore.

Qui sotto, la statua della Linea inaugurata alle ore 18 in via dei Mercanti di fronte a Piazza Duomo a Milano... dove rimarrà fino al 30 novembre. Ciao, Cava!


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