sabato 28 febbraio 2015

“Lunga vita e prosperità”, signor Spock!

È il saluto vulcaniano che tutti gli appassionati (non solo di Star Trek e Fridge) hanno di primo acchito rivolto al quasi 84enne Leonard Minoy per le sue interpretazioni in tv, cinema e fumetti una volta saputo della sua scomparsa su questa Terra: qui sopra lo vedete con Jim Parsons che interpreta Sheldon nel telefilm The Big Bang Theory, a margine del suo cameo “sonoro” del 2012.

Con le caratteristiche orecchie a punta e la logica ferrea del suo personaggio più famoso, l’attore aveva una fisionomia ben riconoscibile anche nei tanti fumetti apparsi dal 1967 a oggi per case editrici come la Gold Key (la prima a credere in una prosecuzione “parallela” su carta dell’epopea della nave spaziale Enterprise), poi Marvel e DC Comics, fino alla IDW Publishing che dal 2011 cura le versioni a fumetti della saga).

I comics dedicati all’universo di Star Trek (attraverso i secoli, dalla serie classica nel XXIII secolo alle successive del XXIV e alla prequel Enterprise del XXII) sono naturalmente tantissimi: si calcola che Spock sia apparso in quasi 750 testate a fumetti, dalla rivista Castle of Frankenstein che seguiva la fiction di genere horror e fantascientifico al satirico MAD Magazine (inclusi due speciali).

Anche in Italia i fumetti della saga che fece la fortuna di Leonard Nimoy (il quale ideò personalmente i personaggi della serie PriMortals) ha conquistato fin dal 1972 un pubblico sempre più attento, anche grazie alla guida del fan club nazionale sorto nel 1986 e ancor oggi attivissimo, alla cui guida vi rimandiamo.

venerdì 27 febbraio 2015

La “Will Eisner Week” arriva in Italia!

La Will Eisner Week è un evento annuale dedicato alla valorizzazione della libertà di parola e del fumetto in ogni sua espressione, grazie alla tuttora splendida opera di fumetti e narrazione per immagini Will Eisner, scomparso nel 2005 ma a cui dal 1988 sono non caso intitolati i premi Oscar del Fumetto, per la qualità e vastità delle sue innovazioni nella storia di questo mezzo di comunicazione (il primo multimediale dell’uomo, come amiamo ripetere).

La Settimana dedicata ad Eisner si tiene tradizionalmente all’inizio di marzo, vicino a quello che era il suo compleanno (6 marzo). Nel 2015 la settima edizione vede la felice coincidenza del 75° anniversario della nascita del suo eroe più celebre The Spirit, l’eroe mascherato che a molti fecere parlare di Will, non a torto, come “l’Orson Welles del fumetto”.

Per la prima volta, quest’anno la Will Eisner Week si terrà anche in Italia. Rivolta a librai, bibliotecari, educatori, studiosi del fumetto e appassionati, è infatti aperta a tutti: vi si può partecipare “semplicemente” progettando eventi culturali. Programmi e incontri per motivare lettori e clienti, mirati per fascia di età (“come farsi il proprio mantello”) o più generiche (“impara a disegnare un albo a fumetti”) e così via.

Ideare ad esempio mostre, presentazioni e workshop su come disegnare fumetti (magari coinvolgendo un autore noto al grande pubblico) attira sempre persone di ogni estrazione in librerie e biblioteche, in collaborazioni che si protraggono nel tempo, con vantaggi reciproci.

Una volta messo a fuoco che cosa fare, si può segnalare l’evento all’italiano studio Symmaceo, al sito ufficiale degli eredi Eisner, quello della Will Eisner Week o la pagina Facebook ufficiale, richiedendo gli impianti per il poster annuale e i volantini ufficiali.

Si può anche organizzare una proiezione del documentario Will Eisner: Portrait of a Sequential Artist, presentato originariamente al TriBeCa Film Festival, oppure di quello brasiliano Will Eisner: Profession - Cartoonist (acquistabili on line), richiedendo l’aiuto di esperti e addetti ai lavori della vostra zona, segnalando l’evento agli organi stampa, ma soprattutto facendo conoscere la bibliografia italiana di Will Eisner.

Perché la cosa importante sui fumetti è leggerli: tutto il resto viene poi da sé.

giovedì 26 febbraio 2015

“Nuvole e mani”, resistenza animata di Simone Massi

Il 45enne Simone Massi è un animatore, regista e illustratore che si può ben definire “resistente”, dato che per il suo lavoro non usa il computer ma fa tutto a mano “su carta, come un secolo fa... attraverso l’uso di matite, carboncini, gessetti, pastelli, grafite e china”, con una tecnica “fatta di pastelli a olio stesi su carta e poi graffiati con puntesecche e altri strumenti incisori” (intervistato qui).

Giustamente considerato uno dei più grandi animatori a livello internazionale, premiaro da oltre 200 riconoscimenti nei principali festival del cinema (d’animazione e non soltanto) del Bel Paese e all’estero, lo scorso autunno è stato celebrato da minimum fax con un libro curato da Fabrizio Tassi e due dvd allegati in cui i circa 90 minuti della sua produzione vengono mostrati e approfonditi per appassionati, curiosi, amanti del bello e delle emozioni.

Il secondo disco contiene il documentario inedito di 60 minuti Animata resistenza dei giovani Francesco Montagner e Alberto Girotto, ricco di altri dettagli e curiosità.

Dopo l’intervista al grande Bruno Bozzetto per i suoi 75 anni, FdC ha voluto affrontare anche quest’altra “punta di diamante” dell’animazione italiana, di cui parleremo sul n.236 di marzo, in anteprima alla fiera milanese Cartoomics il prossimo 13-15 marzo.

Nel frattempo, ecco forse l’opera più famosa di Simone: la sigla del LXIX Festival d’Arte Cinematografica di Venezia:


mercoledì 25 febbraio 2015

Fumetti all’asta, in tutto il mondo

Già lo scorso 30 dicembre segnalavamo che ormai da tempo le aste di originali a fumetti “raggiungono agevolmente cifre a molti zeri, come si è visto in aste francesi dell’ultimo biennio” (Gianni Brunoro su FdC n.211).

Il nostro attento collaboratore Giovanni Nahmias in ottobre su FdC n.231 (a beneficio di tutti... e in rappresentanza di tanti!) ha ben riassunto la sua esperienza di collezionista italiano di tavole originali. 

Dopo le esperienze italiane della torinese Little Nemo fin dal 2006 e della parmense Urania Casa d’Aste dal 2014, sono ancora le due maggiori istituzioni del settore al mondo a organizzare due aste parigine, non di rado battendo opere di autori italiani. Si tratta di Sotheby’s (qui il catalogo) sabato 7 marzo e Christie’s (qua il catalogo) su Tintin il successivo sabato 14 marzo.

Ma non soltanto: da anni anche la Heritage Auctions di Dallas (“terza casa d’aste” del pianeta, come si qualifica lei stessa) dedica sessioni a illustratori e fumettisti... ed è una vera gioia per gli occhi sfogliare anche soltanto digitalmente i lotti e i cataloghi degli autori. In particolare lo scorso weekend a New York sono andati all’asta per la prima volta autori europei, con italiani come Giacarlo Alessandrini, Massimo Carnevale, Giovan Battista Carpi, Claudio Castellini, Fabio Celoni, Luigi Corteggi, Gabriele dell’Otto, Massimo de Vita, Massimiliano Frezzato, Milo Manara, Romano Scarpa, Sergio Toppi... e altri ancora: qui l’intero catalogo.

Anche chi non può permettersi acquisita da capogiro, può togliersi lo sfizio di vedere e (ri)scoprire originali da brivido. Perché il fumetto da mezzo secolo è definito Nona Arte mica per niente...

martedì 24 febbraio 2015

“Fumo di China” n.235 in edicola e fumetteria

Con la copertina “mista” in anteprima sui “Tex d’Autore” dei maestri Paolo Eleuteri Serpieri e Sergio Tisselli, sta arrivando in tutt’Italia FdC n.235 di febbraio.

Oltre a un’editoriale su Charlie Hebdo (che proprio domani riprende a uscire), le news dal mondo e i top 3 tweet più curiosi del mese, il dossier è dedicato ad Aquila della Notte con due lunghe interviste a Paolo Eleuteri Serpieri (sull’atteso primo incontro con Tex e Kit Carson... “raccontato” in un cartonato da edicola!) e Sergio Tisselli (al lavoro per il Color Tex autunnale) con fumettografia.

Poi alcuni grandi ritorni: il nostro ex direttore editoriale Sergio Rossi approfondisce brevemente il rapporto fra satira e ipocrisia in Italia e nel Vecchio Continente, il nostro ex redattore Davide Castellazzi torna dopo anni a scrivere per FdC con la nuova rubrica “ControCorrente” (senza peli sulla lingua, come suo costume) e l’amico Ferruccio Giromini ci guida alla (ri)scoperta del fumetto portoghese grazie a una manciata di interessanti volumi appena usciti anche in Italia.

E poi due reportage mozzafiato: quello di Giorgio Zambotto (con disegno inedito di Paolo Cossi) dal Festival di Angoulême in pieno “spirito Charlie” e quello di Giovanni Nahmias sull’arte del fumetto in due mostre “sublimi” tenutesi nei mesi scorsi a Milano (con interviste ai curatori, Paola Galleppini e Michele Ulisse Lipparini).

Quindi un’intervista rivelatrice a Robert Crumb e Gilbert Shelton (dall’underground agli sberleffi all’integralismo), con immagini inedite del loro ritorno in Italia, nonché 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane, le rubriche pungenti “Strumenti” (sulla saggistica), “Il Podio” (i top 3 del mese), “Il Suggerimento” e “Pollice Verso” (curati dal sempre puntuale Fabio Licari), Come scrivere e disegnare fumetti oggi (un approfondimento su due recenti manuali per diventare professionisti), “Nuvolette Digitali” (l’ormai tradizionale rubrica sui fumetti on line, in costante crescita di qualità), “Letture d’Oltralpe” (sulle uscite francesi)...

Tutto questo e altro ancora a soli 3,80 euro (prezzo bloccato fin dal 2008, con il nostro passaggio al full color): buona lettura!

lunedì 23 febbraio 2015

Marcello, s’i’ fosse un e-book...

Come i nostri lettori più fedeli ben sanno, il vulcanico Marcello è un amico e sodale di FdC fin dallo sbarco in edicola nel 1989, quando da socio del suo editore NED 50 scelse il grande formato che da allora ci contraddistingue e per certi versi ancor oggi ci dà visibilità in quel gran bazar che sono divenute le edicole italiane negli ultimi vent’anni.

Nei decenni Marcello ci ha deliziato - e continua tuttora, rivisitando I promessi sposi del Manzoni ogni mese nell’ultima pagina di FdC - con le sue strisce divertenti e (blandamente, ma non troppo) satiriche sulle umane virtù i umanissimi vizi, con un amore particolare per il mondo dantesco.

Alla vigilia dei 65 anni, come racconta sul suo blog Toninelli ha iniziato una convinta “operazione e-book”, di cui – in pieno 750° anniversario della nascita di Dante – l’edizione digitale del suo accurato e divertente romanzo (non a fumetti) S’i’ fosse morte... è la prima mossa.

Seguiranno, non nell’ordine, la pubblicazione delle sue celeberrime strisce Dante - Inferno (a colori per tablet e in b/n per eReader), del romanzo breve Darkiller, del romanzo di fantascienza Il pianeta scomparso (che a sua volta contiene come romanzo-nel-romanzo proprio Darkiller), il romanzo illustrato per ragazzi Riccio Pasticcio e l’ananasso di Tasso Gradasso... “e poi vedrò se e quanto frutta il libro digitale, e deciderò le mosse successive”.

La trama del romanzo, tuttora disponibile in formato cartaceo dal nostro editore Cartoon Club, unisce in modo curioso giallo, storia e letteratura. 

Nella Siena guelfa del 1286, in casa di Mino Tolomei si svolgono infatti un amichevole convivio di artisti e un incontro segreto tra i più importanti banchieri cittadini e alcuni personaggi misteriosi. Quando viene ucciso uno degli ospiti, tutto sembra accusare il giovane Cecco Angiolieri, ma l’amico e collega Durante Alighieri detto Dante è convinto della sua innocenza. Tra belle donne, inquietanti cavalieri templari e spietati mercenari, in mezzo a intrighi politici e vendette personali, il ventunenne poeta fiorentino dovrà ricorrere a tutta la sua logica e conoscenza dell’animo umano per cercare la sfuggente verità...

domenica 22 febbraio 2015

“New Yorker”, 90 anni con 9 copertine (e Mattotti)

Oltre ai primi 50 anni dei festival italiani sui fumetti, nella giornata di ieri ricorrevano i 90 anni del primissimo numero del prestigioso settimanale The New Yorker, una delle riviste tuttora più interessanti al mondo.

L’occasione è stata festeggiata con un numero doppio e 9 copertine che riprendono “filogicamente” il personaggio di Eustace Tilley, il celebre dandy con cilindro e monocolo apparso sulla copertina di quel primo numero e diventato negli anni simbolo del periodico statunitense.

La direttrice artistica del New Yorker Françoise Mouly ha raccontato di aver subito pensato per l’anniversario di dedicare la copertina al personaggio e al suo inventore Rea Irving, suo primo predecessore, che ne disegnò anche la grafica. “Quell’immagine di un gentiluomo dall’aria inamidata, con cilindro e monocolo, riuscì a rendere in modo così efficace il tono della rivista che venne pubblicato quasi senza modifiche ogni febbraio fino al 1994”, per poi venire “parodiato, messo sottosopra, decostruito nella maggioranza delle nostre copertine di anniversario”.

“Per festeggiare l’entrata nella nostra decima decade”, ha continuato la moglie di Art Spiegelman, “ci siamo rivolti come ogni settimana ai nostri artisti per sentire le loro idee e questa volta abbiamo deciso di pubblicare più di una copertina. Ne abbiamo scelte 9, una per ogni decade, selezionando le immagini che riflettono il talento e l’unicità dei nostri collaboratori e la varietà delle tecniche artistiche che utilizzano”.

Ecco quindi i pastelli di Lorenzo Mattotti (alla sua trentesima cover per il settimanale, che vedete qui sopra), la pittura a olio di Kadir Nelson e Anita Kunz, penna e acquarelli per Barry Blitt (all’88° appuntamento), Roz Chast e Istvan Banyai, il collage di Peter Mendelsund e l’arte digitale di Christoph Niemann. Potete rifarvi gli occhi qui.

sabato 21 febbraio 2015

50 anni di festival italiani sui fumetti

Nonostante la prima mostra di fumetti in Italia sia avvenuta al Tribunale di Milano ai primi di novembre del 1950, come abbiamo noi stessi verificato su FdC n.210 intervistando uno degli organizzatori Roberto Renzi (poi creatore di Tiramolla), la data del 21 febbraio 1965 è fondamentale per l’intera industria culturale italiana.

Oggi si festeggiano infatti i 50 anni del 1° Salone Internazionale dei Comics che si svolse a Bordighera (IM) per iniziativa di un movimento internazionale, patrocinato e sostenuto dall’Università di Roma e, come racconta il patron di quei primi anni Rinaldo Traini (che poi lo portò a Lucca, dove si tenne dal 1966 al 1992), “interessato all’analisi del fenomeno comics nella società moderna e alla sua rivalutazione critica come mezzo di espressione e di comunicazione”.

Quell’evento è stato un momento importante sotto il profilo culturale ma anche un riconoscimento per l’opera di tanti autori che, ha dichiarato giustamente Traini, “in tutto il mondo e attraverso vari mezzi avevano (e hanno) influenzato gli altri mezzi di comunicazione, l’arte e la cultura della società industrializzata”.

Quel giorno gli autori di fumetti (che spesso scherzando si chiamavano “fumettari”, ma che ormai da tempo si chiamano più correttamente “fumettisti”) presero coscienza attraverso il riconoscimento della cultura ufficiale, conclude Traini, “di svolgere un ruolo di primo piano nel rapporto diretto con la società civile. Io che sono stato testimone, insieme a molti altri, di quell’evento sensazionale, mando a tutti gli autori di comics e in generale a tutti gli operatori del cartooning i miei più cari saluti e i più sentiti auguri e il ringraziamento per la loro opera insostituibile spesso ancora oggi non abbastanza riconosciuta. Che sarebbe stato il mondo senza i fumetti?”

Naturalmente è una domanda che non riusciamo nemmeno a prendere in considerazione. Anche perché, come può vedere ognuno di noi attorno a sé, i fumetti sono più presenti che mai...

venerdì 20 febbraio 2015

Vie e parchi intitolate a fumettisti

Negli ultimi anni non sono mancate le (benemerite!) scelte d’intitolare strade, parchi e giardini a fumettisti che con il loro lavoro hanno allietato generazioni di cittadini e lettori in Italia e non soltanto.

Mentre rimane pressoché tuttora valido un elenco stilato nel 2011, è ancora disponibile il documento filmato da Sergio Tulipano per l’ormai disciolta BooksWebTV dell’inaugurazione milanese di un giardino pubblico dedicato alla memoria di Giovan Luigi Bonelli, creatore di Tex e patriarca del Fumetto italiano (a cui eravamo presenti anche noi di FdC, che gli dedichiamo dossier e copertina del n.235 a giorni in edicola e fumetteria) il 21 maggio 2010.

Di recente, inoltre, lo spazio web di Rai Arte ha dedicato un lungo servizio sul quartiere Torrino Mezzocammino di Roma, che presenta una curiosa particolarità, difficilmente riscontrabile in altri luoghi del Bel Paese: strade, piazze, parchi e scuole sono dedicati ad autori e personaggi celebri del fumetto italiano.

Nell’intervista Maurizio Nicastro, presidente del Consorzio Torrino Mezzocammino, grande appassionato di fumetti e collezionista di Tex, racconta come ha portato avanti il progetto coinvolgendo subito Sergio Bonelli nella scelta di autori e personaggi.

Da Corto Maltese a Lupo Alberto, da Dylan Dog a Diabolik, ma anche Zanardi e il Signor Bonaventura, la Pimpa e le Sturmtruppen, la banda dell’Intrepido e il Giornalino, il quartiere ricorda la Nona Arte non solo intestandone i suoi luoghi principali, ma anche attraverso molte riproduzioni in fotoceramica all’ingresso delle scuole e nella Piazza Andrea Pazienza, una rotonda interamente rivestita da grandi pannelli che ripercorrono un secolo di storia del fumetto.

Un altro elemento interessante sono le riproduzioni in metallo poste agli ingressi dei grandi parchi situati nel quartiere e collegati attraverso una pista ciclabile: aspettiamo tatne imitazioni da parte dei diversi comuni d’Italia...

giovedì 19 febbraio 2015

“Nausicaa della valle del vento” nei cinema italiani

Gualtiero Cannarsi, curatore del doppiaggio del celebrato Studio Ghibli di Hayao Miyazaki e Isao Takahata per la Lucky Red, con cui abbiamo realizzato una lunga intervista su FdC n.230 nel settembre scorso, dopo la scorsa estate cinematografica di Hayao Miyazaki, ha rivelato di essere impegnato in una nuova edizione italiana del capolavoro Nausicaa della valle del vento (1984).

Nato a partire dal manga del Maestro già apparso in dueedizioni anche in Italia, il film è di fatto il primo realizzato dallo Studio Ghibli. Trasmesso nell’Epifania 1987 su Rai 1 in un adattamento poco curato e con i sottotitoli curati dallo stesso Cannarsi al Festival di Roma 2010, l’emozionante lungometraggio con soggetto, regia e sceneggiatura di Miyazaki uscirà quindi per la prima volta nelle sale italiane.

Non si conosce ancora una data di uscita né esiste ancora conferma ufficiale, ma si sa che due opere dello Studio Ghibli usciranno il 25-26 aprile e l’1-3 maggio: dopo Nausicaa, i prossimi 12-15 settembre toccherà al recentissimo Quando Marnie era qui (2014), dal classico per ragazzi di Joan G. Robinson ambientato nella campagna inglese di Norfolk.

Qui trovate un’interessante recensione, e qui sotto il trailer:

mercoledì 18 febbraio 2015

Allacciate i cinturoni, c’è il Tex di Serpieri!

Se ne parlava da anni... è finalmente il Tex scritto e disegnato da Paolo Eleuteri Serpieri è arrivato: in grande formato, cartonato e a colori, in edicola da oggi... a pochi giorni da FdC n.235 che conterrà fra l’altro una lunga intervista esclusiva all’autore veneziano.

L’incontro (qui una piccola anteprima) tra uno dei Maestri del fumetto internazionale (celebre soprattutto per la fantascienza erotica di Druuna ma anche per il West più realistico mai visto nel fumetto italiano) e il più longevo personaggio italiano è un ritratto che affonda le radici nel mondo selvaggio del “Lontano Ovest” americano, con un Tex ancora giovane e irruento, decisamente lontano dalla sua iconografica classica, ma già animato dal suo proverbiale desiderio di giustizia al suo primo incontro con un giovane Kit Carson di fronte a una banda di guerrieri Comanches.

Come scrive Ferruccio Giromini nell’introduzione, “questo nuovo incontro con Tex per qualcuno potrebbe essere scioccante”... ma anche emozionante per le prime e ultime pagine, in cui il “Vecchio Cammello” racconta tra ricordi leggendari e scampoli di realtà il suo primo faccia a faccia con Aquila della Notte, a un immigrato italiano che ne racconterà le storie tornato nel Bel Paese! 

Per l’occasione, sabato 21 febbraio alle ore 17.30, Tex: L’eroe e la leggenda viene presentato nei locali del Mondadori Megastore in piazza Duomo a Milano, in un incontro pubblico con Serpieri, affiancato dal curatore di Tex, Mauro Boselli e da Michele Masiero, redattore capo centrale di Sergio Bonelli Editore... inevitabilmente con amici e collaboratori di FdC tra il pubblico!

martedì 17 febbraio 2015

Marco “will” Villa, fumettista precoce

Ha 23 anni, il fratello più grande Luca che a 26 anni studia architettura e il padre Claudio di 55 creatore grafico di Dylan Dog e copertinista dal 1994 di Tex. Da un po’ di tempo, Marco “will” Villa si ritrova proprio vicino al padre (“Espressivo ed efficace. Matita solida. China in evoluzione. Regia e storytelling convincenti. A parità di età, è più bravo di me...”, il lapidario commento) nei rispettivi tavoli da disegno nella loro casa di Albavilla: lo ha incontrato per FdC Andrea Cavalcanti.

Al lavoro per alcune modifiche nell’ormai prossima ristampa del volume cartonato e brossurato Unico indizio le scarpe da tennis della milanese ReNoir Comics (160 pagine, € 14,90) scritto da Davide Barzi e disegnato in alternanza con l’esperto collega Sergio Gerasi, “will” fa professione d’umiltà: “Al terzo anno di liceo, avevo conosciuto Davide e Sergio in un seminario sul fumetto di una settimana a Casargo. Tre anni dopo, quando avevo già preso ad allenarmi disegnando a casa, ho ripreso contatto con Sergio che, alla fine, mi ha coinvolto in questo progetto”.

Il volume narra un’intensa storia noir nella Milano anni Cinquanta, sulla morte di un senzatetto sulla quale un maresciallo decide di indagare fino in fondo. “Un anno di lavoro per un risultato molto soddisfacente. Un’esperienza molto positiva che mi ha insegnato di non sottovalutare mai la sequenza del racconto, la cura dei particolari e, soprattutto, la costanza al tavolo da lavoro: negli ultimi mesi, disegnavo dalle 8 alle 20 con una breve sosta...”.

E sul nomignolo d’arte “will”, avverte: “Mettiamo subito in chiaro che il cognome Willer non c’entra nulla... Il mio sì, però: a scuola mi chiamavano Willy, io ho tolto la Y finale ed è rimasto will”. Con una postilla: “Sì, il mio è un padre ingombrante in questo settore. Ma ho con lui un ottimo rapporto: confrontiamo le opinioni, discutiamo sui dubbi. Ma vuole che io cresca da solo... Resta, comunque, un validissimo esempio da seguire”.

E rivela: “Sempre per ReNoir e su sceneggiatura di Barzi, sto lavorando a Le storie del mondo piccolo, brevi storie autoconclusive da Guareschi sulla scia dei racconti di Don Camillo. E poi c’è un altro progetto, del quale adesso, chiedo scusa, non parlo. Per scaramanzia...”.

lunedì 16 febbraio 2015

Veni, vidi, Lego: ascesa, declino e rinascita

Sul quotidiano Il Foglio di ieri, mentre la Danimarca saliva agli onori delle cronache per un nuovo attentato terroristico (a Lars Vilks, vignettista satirico già noto nel mondo dai fatti del 2007), è uscito un interessante articolo a proposito di una delle aziende scandinave più note al mondo, che ha saputo rigenerarsi con il passare dei tempi, adeguandosi alle nuove situazioni sociali e vincendo la sfida con la creatività che da sempre la contraddistingue.

Si tratta della danese LEGO, da tempo produttore non più soltanto di giocattoli ma tramite licenze (e a sua volta di licenze da marchi celeberrimi come Star Wars e i supereroi Marvel e DC) anche di riviste, videogiochi e film animati in 3D, con tanto di enciclopedia on line (ovviamente ribattezzata Brickipedia).

L’articolo racconta “Ascesa, declino e rinascita della fabbrica danese di mattoncini di plastica colorata”, attraverso “L’etica religiosa, il rischio “indigestione” negli anni 2000, la risalita con un ceo 34enne, il film da record e quelli con la dipendenza”: lo trovate qui... e buon divertimento!

domenica 15 febbraio 2015

Contro i supereroi, un (gran) film di supereroi

Da poco più di una settimana è nei cinema italiani il film Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza), che ha aperto la LXXI Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia lo scorso agosto, co-scritto, diretto e co-prodotto da Alejandro González Iñárritu e interpretato da Michael Keaton, Emma Stone e Edward Norton.... vale a dire da attori noti per aver interpretatao Batman, Gwen Stacy (storica fidanzata di Spider-Man) e Hulk. Il film ha non certo a caso ricevuto ben nove nomination ai premi Oscar 2015, vincendo quelle principali per il Miglior film, la Miglior regia, il Miglior attore protagonista e la Miglior sceneggiatura originale.

La vicenda racconta di Riggan Thompson, un attore decaduto che tenta disperatamente di allontanarsi dalla figura che tanto lo ha reso celebre (il supereroe Birdman) mettendo in scena, a Broadway, uno spettacolo teatrale tratto dalla raccolta Di cosa parliamo quando parliamo d’amore di Raymond Carver, che nulla ha a che fare con i suoi film pieni di effetti speciali e trame hollywoodiane. A gravare su di lui ci sono la convinzione di aver fallito la carriera di attore e una disastrosa situazione economica e familiare.

Come ha scritto l’esperto Marco Rizzo, dentro al film “c’è Miracleman di Alan Moore e Animal Man di Morrison (rapporto uomo/superuomo e anche metanarrazione), un pizzico di Arkham Asylum sempre di Grant e tutti fumetti degli anni 80 che ci hanno ricordato quanto sono pazzi i supereroi e quanti seri problemi abbiano con il proprio ego”.

Ma non soltanto: si tratta di “un esercizio di stile lungo quasi due ore non fine a sé stesso come ci aveva abituati il regista, recitato meravigliosamente da tutti gli attori in scena, con dialoghi perfetti nei loro mille registri e – lì voglio arrivare – un grande rispetto per il mito dei supereroi. Poi piacerà anche a chi odia i film di body builder in calzamaglia, che ci vedrà un film intimista su un padre e una figlia, un fanatico ambizioso o un fallito vomitato dal sistema”.

Noi labbiamo visto e siamo completamente daccordo: se potete, guardatelo. Non ve ne pentirete.

sabato 14 febbraio 2015

Gli “amori di carta” per San Valentino

Come sempre, in occasione della festa di San Valentino (che da vescovo di Terni fu probabilmente il primo a unire in matrimonio un pagano e una cristiana) il web si scatena... come da decenni hanno fatto i fumetti, per altro.

C’è chi ha raccolto i “primi baci” nei fumetti piùfamosi, chi ha segnalato i bigliettini di Shortology dello studio creativo H-57, chi ha notato la citazione di Charlie Brown sulla copertina di Topolino n.3090 come noi stessi vi abbiamo segnalato (compresa la probabile citazione della copertina annunciata e poi rimossa in solidarietà a Charlie Hebdo...), chi ha sfruttato biglietti prodotti “ad hoc” dalla DC Comics per quest’anno (con Batman e Superman, Flash e Aquaman, Bizzarro e Harley Quinn in pose... “coccolose”) sul sito ufficiale pronte per stamparle, ritagliarle e... regalarle!

Da parte nostra, ci fa sempre piacere segnalarvi uno dei più bei cataloghi pubblicati dal nostro editore Cartoon Club e scritti dal direttore responsabile di FdC con sua moglie (che, incredibile ma vero, si chiamano Paolo e Francesca!) e dedicati agli... “amori di carta”, di cui vedete qui sopra la copertina e che potete ordinare qui.

E tanti auguri di cuore e amore a tutti, che siate fidanzati o meno!

venerdì 13 febbraio 2015

Domenica anche Zerocalcare a “Che tempo che fa”

Dopo gli 11 minuti di Lorenzo Mattotti il 7 dicembre 2008 (che presentava Le avventure di Pinocchio) e i 14 minuti di Gipi il 24 maggio 2014 (che presentava unastoria, allora fra i 12 candidati al Premio Strega, il più prestigioso del nostro Paese), la prossima domenica 15 febbraio un altro fumettista siederà nel salotto televisivo di Rai 3 ideato e condotto fin dal 2003 da Fabio Fabio.

Si tratta di Michele Rech in arte Zerocalcare, protagonista della nostra copertina su FdC n.231 in concomitanza con l’uscita del suo più recente romanzo, quel Dimentica il mio nome che ha già superato 70 mila copie vendute.

L’occasione sarà probabilmente anche propizia per parlare del prossimo film dal vero realizzato dalla raccolta di storie brevi La Profezia dell’Armadillo (uscito nel 2011 e già alla nona ristampa) con cui “Zero” si è fatto conoscere, diretto da Valerio Mastandrea e scritto insieme a Johnny Palomba e Oscar Glioti.

A tutti gli effetti, è l’ennesimo riconoscimento alla rilevanza che ormai il fumetto ha nel sistema dei media contemporaneo. E c’è chi parla di una terza stagione dei documentari televisivi di Fumettology...

giovedì 12 febbraio 2015

Il “Biliardino” di Alessio Spataro... poco alla volta

Qualcuno lo chiama “calcio balilla”, qualcun altro “biliardino”... e Alessio Spataro, noto soprattutto per le sue vignette satiriche e fumetti surreali di critica feroce alla società italiana, ha scelto questo secondo termine per il suo nuovo (e fluviale: a maggio 268 tavole in totale!) romanzo grafico che sta terminando su Alejandro Finisterre, l’uomo cui si deve la versione moderna di quello che forse è il gioco più diffuso al mondo.

Presentando la sua versione della mascotte Cliff, “che non è bravissimo a rullare”, il suo editore Bao Publishing parla di “un libro di quasi quattrocento pagine che secondo noi diventerà una pietra miliare del fumetto europeo”. L’opera si preannuncia senz’altro spettacolare anche perché, nel raccontare le vicende dell’uomo che ha ridefinito le modalità del gioco di uno degli intrattenimenti più celebri al mondo, Spataro ne approfitta per regalarci uno spaccato ironico ma profondo del XX secolo, con la sua storia e gli ambienti ludici frequentati dal protagonista.

Il libro sarà realizzato in una geniale bicromia rosso-blu (come i colori dei giocatori delle squadre in cui è tradizionalmente diviso il gioco). Nel frattempo è stato aperto un blog apposito, in cui naturalmente “qui è vietato rullare!” e dove saranno pre-pubblicate le prime 68 tavole al ritmo di 4 alla settimana, due il mercoledì e due il venerdì, già dallo scorso 21 gennaio.

Un modo originale per (ri)scoprire la storia europea del Novecento da cui tutti deriviamo, e che giocare è una cosa seria.

mercoledì 11 febbraio 2015

Musica e fumetto.... prosegue il binomio perfetto!

Abbiamo parlato diverse volte del rapporto fecondo fra musica e fumetti, fin dai tempi del volume Carta canta: la musica nei fumetti, i fumetti nella musica, pubblicato dal nostro editore nel settembre 2002 (e ancora disponibile!) che cercò per la prima volta di raccogliere in maniera organica le numerosissime interazioni fra i due mezzi di comunicazione forse più belli di sempre.

Di recente anche la rivista Sbam Comics! liberamente scaricabile in pdf se n’è occupata con un’intervista all’esperto Davide Barzi, uno dei tra autori proprio del volume Cartoon Club che dal 2007 al 2012 è proseguito in un blog apposito (con contenuti tuttora disponibili come “extra” gratuiti), dopo che già su FdC n.222 del gennaio 2014 abbiamo proseguito con un intero dossier l’aggiornamento sulle uscite più recenti.

Ma non solo: nella trasmissione mattutina Qui comincia... su Radio 3 Rai lo scorso lunedì 9 gennaio Anna Menichetti ha lungamente trattato di Herr Kompositor di Alessandro P. Polito (che qui lo mostra in un filmato e di cui parlavamo proprio nel dossier di un anno fa) per tre quarti d’ora interessanti.

Ora grazie a Rizzoli Lizard arriva nelle librerie Cose da uomini (cartonato, 100 pp a colori, € 17,00) di Philippe Chappuis in arte Zep (nato in Svizzera nel 1967 e padre del celebre Titeuf, premiato con il Grand Prix d’Angoulême 2004) e tradotto da Gabrielle Giraudeau, di cui vedete qui sopra la bella copertina.

Il volume racconta “tutta la verità sullo sfolgorante successo di una star della musica, raccontata attraverso una malinconica rock ballad a fumetti”. A metà degli anni Novanta, i giovani Tricky Fingers – Sandro alla voce, Yvan ai testi e alla chitarra, JB al basso e Frank alla batteria – sognano di sfondare nel mondo del rock’n’roll.

Diciott’anni dopo, JB vende surgelati, Frank gestisce un ristorante e Yvan tira avanti come un eterno adolescente, terrorizzato all’idea di affrontare la vita. Solo l’ambizioso e carismatico Sandro è riuscito a diventare una rockstar, e invita i vecchi compagni di band a una rimpatriata nella sua sontuosa tenuta inglese. È l’occasione per la resa dei conti; il momento in cui vent’anni di vittorie, di fallimenti, di ferite ancora aperte e di segreti mai svelati vengono finalmente a galla...

martedì 10 febbraio 2015

Nuovi film (e attori) per Spider-Man... in team-up!

Dopo le voci trapelate con l’attacco hacker alla Sony, ieri la conferma: la Sony Pictures e i Marvel Studios si sono accordati per far comparire Spider-Man (portato al cinema su licenza Marvel dalla multinazionale giapponese fin dal 2002) in uno dei prossimi film degli Studios della “Casa delle Idee” (presumibilmente il terzo Captain America: Civil War previsto per il prossimo maggio 2016, che proseguirà gli eventi dopo l’ormai prossimo Avengers: Age of Ultron in programma a maggio 2015) prima di tornare titolare di un nuovo film il 28 luglio 2017.

Nel comunicato stampa non si parla di Andrew Garfield, che interpretato Peter Parker nel reboot dopo i primi tre film con Tobey Maguire: secondo la rivista The Wrap sarebbe infatti in corso un re-casting per dare un nuovo volto al nostro “amichevole Uomo Ragno di quartiere” e TheStudioExec cita Tom Hardy come prima scelta. Viene anche confermato che l’accordo prevede pure il viceversa: che cioè anche i personaggi strettamente di proprietà Marvel possano comparire in futuri film di Spidey... per la delizia dei fan che da sempre amano i crossover e team-up fra diversi ambiti.

Nel frattempo sono uscite le date di uscita di altre quattro avventure che usciranno nelle sale: Thor: Ragnarok il 3 novembre 2017, Black Panther dal 6 luglio 2018. Captain Marvel il 2 novembre 2018 e Inhumans il 12 luglio 2019, mentre restano fissate le date dei roboanti finali dellintera saga Avengers: Infinity War part 1 (4 maggio 2018) e Avengers: Infinity War part 2 (3 maggio 2019).

E per chi vuole un quadro della trentina di film dei supereroi (a prescindere dalla casa di produzione) nei prossimi sei anni, ecco un riassunto efficace. E quindi, buona visione!

lunedì 9 febbraio 2015

Jules Verne animato, quasi 200 anni dopo

Ieri ricorreva il 187° anniversario della nascita di Jules Verne, un romanziere visionario che – nonostante la scarsa conisderazione della critica letteraria – in particolare con gli oltre 60 romanzi della serie Viaggi straordinari ha avuto un’enorme influenza su chiunque abbia realizzato prodotti di fiction in ogni mezzo di comunicazione dopo di lui.

Non poteva essere da meno il fumetto, di cui ricordiamo in particolare i tanti adattamenti realizzati dal settimanale il Giornalino (ma non soltanto: anche dicerse saghe di Paperi e Topi disneyani gli devono molto).

Va però citata una bella serie tv animata firmata da autori italiani, dal titolo eloquente Le straordinarie avventure di Jules Verne, il cui protagonista è un 16enne studente universitario di giurisprudenza che ama scrivere e quasi sempre salta le lezioni (volute dal padre) per seguire Artemius Lucas, direttore del giornale Contes du Voyage, con i suoi collaboratori nei loro fantastici viaggi intorno al mondo, dove dimostra tutto il suo coraggio e la sua astuzia, incontra il Capitano Nemo (un uomo che ha avuto un passato difficile e che vuole conquistare il mondo) e s’innamora di Amelie, figlia di Artemius.

Qui sotto un bel filmato “dietro le quinte” della serie prodotta da Rai Fiction con la potente Lux Vide e lo studio di animazione Musicartoon:

domenica 8 febbraio 2015

75 anni del “Pinocchio” Disney

Si sa che “Pinocchio” (1881) è una storia prettamente italiana (per non dire toscana) e che molti non amano la versione Disney di 75 anni fa.

In realtà il secondo lungometraggio animato realizzato dal grande Walt uscito nei cinema USA il 7 febbraio 1940 è tuttora uno dei migliori mai realizzati (la scena nello studio di Geppetto non finisce di stupire) e in occasione della ricorrenza il sito del fan club ufficiale ha estrato dagli archivi bellissime foto inedite di lavorazione del lungometraggio.

E naturalmente si può prendere l’occasione per rivedere il film, dalla cui versione italiana vi riportiamo una scena:


sabato 7 febbraio 2015

Dai nostri inviati, a fumetti

Questa settimana (da ieri) Il venerdì di Repubblica ha in copertina il “fenomeno” Michele Rech in arte Zerocalcare (come noto, per un nomignolo scelto sul momento per intervenire in un forum oggi ormai chiuso... e da allora rimastogli appiccicato).

All’interno, un articolo-intervista dedicato in particolare a “Kobane calling”, il reportage di guerra realizzato dal fumettista-recordman (oltre 350 mila vendute in libreria con 5 libri in 4 anni) in Siria, per Internazionale tre settimane fa (ve ne avevamo parlato qua).

L’autore del recente romanzo a fumetti autobiografico Dimentica il mio nome racconta a Piero Melati la sua esperienza e sul perché “Andare a vedere le cose è meglio” (e svela più di un pregiudizio il contrario del reale), a cui segue una bella intervista di Valentina Della Seta a Joe Sacco, l’esponente più noto del graphic journalism, e un articolo dell’esperto Luca Raffaelli sulle opere di Riccardo Mannelli (uno dei più grandi autori italiani e incredibilmente fra i più sottovalutati dai media) e Igor Tuver in arte Igort (da alcuni anni particolarmente impegnato in reportage a fumetti dall’Est europeo, come i Quaderni russi e i Quaderni ucraini).

Un bel modo per essere testimoni del nostro tempo.

venerdì 6 febbraio 2015

“Breaking Bad” continua (quasi), a fumetti!

Come segnaliamo ogni mese su FdC (e dal prossimo marzo anche sull’Annuario del Fumetto 2015, come sempre al debutto in occasione della fiera milanese Cartoomics), le interazioni crossmediali tra fumetto, cinema e televisione sono semore più numerose, in particolare con serie che proseguono la loro vita su carta dopo una conclusione in tv, magari influenzate e influenzandosi reciprocamente.

Questa domenica il canale statunitense AMC manderà in onda Better Call Saul, l’atteso telefilm nato (in gergo si dice “spin-off”) del celebrato e ormai concluso Breaking Bad - Reazioni collaterali, questa volta tutto incentrato sulla figura di Saul Goodman, l’avvocato “da strapazzo” che aiuta i protagonisti Walter White e Jesse Pinkman nella serie conclusasidue anni fa.

Nell’attesa l’emittente via cavo (noto in particolare per la serie ispirata a The Walking Dead) ha pubblicato una storia a fumetti, dal titolo “Client Development” completamente gratuita, per presentare la nuova ambientazione e, comeha suggerito Mac McKean della stessa AMC, per fare da ponte tra le due serie e guidare chi si è perso la prima nella comprensione del personaggio divenuto protagonista, interpretato da Bob Odenkirk.

Il fumetto (naturalmente in inglese) lo trovate qui: buona lettura!

giovedì 5 febbraio 2015

Bruno Bozzetto sull’arte e la vita

Sentir parlare Bruno Bozzetto è sempre una benedizione, vederlo raccontare la sua carriera e la vita di tutti noi è ancora meglio.

Dopo la nostra lunga intervista esclusiva su FdC n.220 nel dicembre 2013 per i suoi primi 75 anni (ed è triste ricordare che siamo stati pressoché gli unici a celebrare degnamente una delle eccellenze del Bel Paese...) e l’emozionante mostra organizzata dal nostro collaboratore Federico Fiecconi fino a meno di un anno fa all’appena aperto The Walt Disney Family Museum di San Francisco “Animation, Maestro!”, il cineasta milanese lo scorso 2 dicembre è stato ospite della trasmissione Refresh negli studi di Rai Radio 2 con il bravo Lorenzo Scoles (esperto e amante di fumetto e cultura già vj e autore di VideoMusic, per chi c’era).

Trovate il filmato di un quarto d’ora qui... e ne vale davvero la pena: non perdetevelo!

mercoledì 4 febbraio 2015

“S. La nave di Teseo”, tre avventure (di carta) in una

Nell’era del web e degli e-book su mille dispositivi elettronici diversi, è giunto anche in Italia uno splendido prodotto cartaceo dal guru della fiction contemporanea J.J. Abrams, creatore della serie tv Lost, produttore e regista di Fringe e Person of Interest, nonché dei recenti Star Trek, Mission: Impossible e attualmente sul set di Star Wars - Episodio VII: Il risveglio della Forza.

Era evidente che il suo esordio letterario non poteva che nascere sotto forme particolari: lo ha fatto insieme a Doug Dorst, che insegna scrittura creativa alla Texas State University e ha pubblicato racconti su diverse riviste letterarie.

S. è il diario di due persone che si incontrano tra le note a margine di un (fittizio) libro del 1949 preso in biblioteca, La nave di Teseo, per ritrovarsi invischiati in una lotta mortale tra forze sconosciute. Una giovane bibliotecaria trova il romanzo lasciato fuori posto da un lettore rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine nel libro, e gli risponde con altre note di suo pugno, dando inizio a un dialogo del tutto speciale che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto.

Glosse a margine, cartoline, ritagli di giornali, fotografie, appunti, mappe disegnate su pezzi di carta di fortuna: questi gli indizi disseminati nel libro che i personaggi, insieme al lettore, scoprono e inseguono per risolvere il mistero che avvolge l’improvvisa scomparsa di Straka. Un libro-oggetto prezioso, multimediale... post litteram, in cui i piani di lettura si sovrappongono e si intrecciano, nel quale perdersi come nella trama delle serie tv create da Abrams, che hanno fatto appassionare (e litigare) tanti spettatori anche in Italia.

In una breve intervista condotta dallo scrittore e fumettista Neil Gaiman, Abramas e Dorst mostrano le curiosità del libro, meravigliosamente adattato nell’edizione italiana-

martedì 3 febbraio 2015

“Topolino” e la copertina annunciata e ritirata

Peccato. Già annunciata (e stampata) sul numero precedente e mostrata su Internet (nonché già ricevuta dagli abbonati in digitale), la copertina di Topolino n.3089 in edicola da domani non sarà quella di Stefano Turconi dedicata (con molto garbo, peraltro) alla strage di Charlie Hebdo, con Topolino e Paperino con le matite alzate in segno di solidarietà, circondati da personaggi di tutte le etnie a simboleggiare il sostegno alla libertà di espressione (al netto di essere d’accordo o meno di quanto espresso)

Forse per la presa di posizione di Gualtiero Gualtieri, noto pseudonimo di Pierangelo Buttafuoco, nella sua tradizionale rubrica nella penultima pagina del quotidiano Il Sole 24 Ore di domenica che vi avevamo segnalato, la copertina è stata sostituita (probabilmente all’ultimo momento possibile, nel passaggio delle cianografiche) con una dedicata alla serie “Pippo Reporter” di cui il settimanale pubblica una nuova storia: le vedete entrambe qui sopra.

Forte la delusione sul web, mentre la stessa Panini Comics – casa editrice licenziataria dei periodici disneyani in Italia dall’autunno 2013 – ha diramato un comunicato ufficiale che recita: “La copertina del settimanale Topolino, circolata in questi giorni in Rete sui principali siti di informazione e attribuita all’uscita n.3089 del 4 febbraio 2015, non corrisponde all’immagine definitiva selezionata tra una serie di creatività preparata all’uopo di cui l’immagine divulgata faceva parte”, concludendo: “La scelta di non pubblicare la creatività erroneamente circolarizzata è stata determinata dalle modalità di utilizzo dei personaggi del settimanale”.

Una scelta del tutto legittima e comprensibilmente giustificata, ma che con questa successione di eventi (dopo che fra l’altro poche settimane fa la direttrice Valentina de Poli aveva coraggiosamente lasciato in bianco l’editoriale di Topolino n.3087) ha il sapore di una resa timorosa. Peccato.