A tre anni dalla sua nascita (ne abbiamo parlato un paio di volte sulle pagine di FdC e in questo stesso blog), l’Associazione Lo Scarabocchiatore continua a stupire. Questa volta lo fa dimostrando che la volontà di cooperare per dare spazio a chi ha voglia di mettersi in gioco esiste ancora. È nata infatti la rivista Lo Scarabocchiatore a Fumetti, dal format unico che permette a grandi autori e a giovani promesse di susseguirsi a colpi di storie brevi e assaggi di capitoli di nuove avventure ancora inedite. Lo Scarabocchiatore, così come l’intera ciurma che compone l’associazione, non ha dubbi che gli autori che si mettono in gioco siano talenti che necessitano solo di avere un po’ di spazio per essere conosciuti.
La nuova rivista è già disponibile in pre-ordine, con oltre 200 pagine di storie raccolte in un albo formato A4 brossurato fresato e 3 copertine differenti: qui sopra 2 da cui sono tratte anche delle stampe (opera di Marco Bianchini e Giancarlo Olivares), a cui se ne aggiunge una di Stefano Zattera. Lo speciale vede inoltre la partecipazione straordinaria di Eugenio Sicomoro, Silver, Maicol & Mirko, Roberto Recchioni, Lorenzo Palloni e Sudario Brando. Grandi artisti che si rivelano essere anche audaci sostenitori delle “nuove leve” e dell’iniziativa a sostegno del mondo del fumetto. Le loro storie si alternano a quelle degli artisti emergenti, ponendo l’accento su un insieme di storie eterogenee pronte a soddisfare la fantasia dei lettori.
Gli emergenti – Monica Petronzi, Viviana Giovannini, Fabio Amodio, Giuseppe Cristiano, Toni Viceconti, Marco Ferrandino, Fabio Fiorebello, Martina Matta, Maria Chiara Palladino, Massimiliano Vitiello, Ciro Sannino, Andrea Modugno, Andrea Abilio Quarti, Aldo Terminillo, Andrea Manfredini, Gabriele Ghirelli, Luana Belsito, Fabrizio Quartieri, Roberto Fabris, Niccolò Storai, Chris Pace, Umberto Sacchelli, Andrea Osella, Gloria e Chiara Meluzzi, Nick Massimo, Felice Montoro, Davide Lachi e Simone Daraghiati – trovano spazio nel nuovo format de Lo Scarabocchiatore a Fumetti che, come dice il presidente dell’associazione Mirko Leo, « nasce spontaneamente come la naturale evoluzione di quello che l’associazione rappresenta. Ribadiamo sempre che il nostro compito è quello di dare spazio e visibilità ad artisti talentuosi ai quali serve solo l’occasione di essere visti. Così abbiamo scelto di fare un passo in più, o meglio, un salto nel vuoto convinti che il nostro paracadute sia stato disegnato a mano dal segno di ogni artista che sarà presente sulla rivista. Questa nuova iniziativa e l’innovazione che porta con sé è l’espressione del nostro modo di fare fumetto. Un modo dove il lavoro in gruppo e il sostegno tra artisti è il terreno in cui fare germinare nuove storie. L’associazione non è solo un appoggio per dare visibilità ma un luogo virtuale dove si instaurano legami e amicizie vere capaci di abbattere i chilometri che ci separano».
Questo paracadute disegnato a mano trova anche il favore dei venti che lo sostengono, dalla sponsorizzazione che la redazione dell’associazione sta riservando a ogni singolo autore emergente. Ora non resta che trovare la giusta curiosità per prendere la rivista tra le mani e leggerla...