Giorgio Amitrano
“Iroiro. Il Giappone tra pop e sublime”
brossurato con alette, 240 pp in b/n
DeA Planeta Libri, € 16,00
Un libro così poteva scriverlo soltanto lui. Ci perdonerà Giorgio Amitrano (nel foto qui in basso) se rubiamo un suo ricordo privato, e un frammento di prefazione. Nipponista di fama, professore di letteratura giapponese all’Orientale di Napoli e traduttore di scrittori come Banana Yoshimoto, Haruki Murakami, Kenji Miyazawa e Yasunari Kawabata, in effetti Amitrano ha posto rimedio in un colpo solo a una insopportabile mancanza. Un libro sul Giappone come questo serviva davvero, e lo si attendeva con impazienza. Per riprendere le confidenze offerte nella sua prefazione, d’altro canto, Iroiro. Il Giappone tra pop e sublime è l’esaudimento di un intimo desiderio che l’autore covava da parecchio tempo. Scrivere cioè un saggio su quel mondo, così lontano ma ormai così vicino, che non fosse un mero esercizio accademico, bensì un percorso libero dal rigore scientifico allo scopo di raccontarlo anche a un pubblico di non specialisti sul filo di un fascino ostinatamente in bilico nelle sue declinazioni più popolari o contradditorie.
Dopo poche pagine, Iroiro lo abbiamo subito immaginato come un coltissimo manuale di istruzioni per meglio avvicinare quella cultura e un popolo che riteniamo di conoscere ma così non è. Un manuale di istruzioni a cui basta perfino un haiku o una poesia di Kenji Miyazawa, scritta alla sorella morente, per fornire una chiave di accesso, una scorciatoia decisamente intellettuale, ma mai soverchiante, per penetrare un mondo intero in cui un singolo termine (e prendiamo giustappunto “iro”, colore, che raddoppiato a comporre il titolo di questo libro diventa “varietà”) si apre a una molteplicità di interpretazioni e significati.
Iroiro. Il Giappone tra pop e sublime è un impareggiabile memoir delle sensazioni, delle suggestioni e delle scoperte che Amitrano riporta in prima persona raccontando spesso la sua esperienza di vita e lavoro nell’Arcipelago, tra Tokyo e Osaka, lasciando scivolare abilmente a partire da questa alcuni temi (scrittura, cerimonia, bellezza, stagioni, karaoke), attraverso i quali si diramano poi direttrici prelevate dalla letteratura, dal teatro, dalla cultura pop (non crediate che manga e anime restino in disparte…), dal cinema o da antiche tradizioni che, proprio lì, assurgono a vera e propria arte. Un’altra immagine che viene in mente leggendo questo saggio è quella dei resoconti dal Giappone di Italo Calvino pubblicati in Collezione di sabbia (1984). Uno sprofondare raffinato in quella cultura che è totalizzante.
È proprio questa abilità che ha Amitrano a rifuggire l’usuale, senza
cioè mai trattare il Sol Levante nell’ovvia maniera che ci si aspetta di
leggere (e purtroppo libri così ne esistono parecchi in circolazione
che fanno del banale turismo verbale), a dare al suo Iroiro una
piacevolezza zen e una familiarità con le guest star coinvolte che
instaurano una certa urgenza nel lettore invogliandolo a fare ammenda
nei confronti di colpevoli mancanze. Nel nostro caso, talvolta andando
ad affrontare sfide impervie, magari con il recupero del Genji Monogatari nella
nuova traduzione di Maria Teresa Orsi per Einaudi, oppure riprendendo
in mano il tosto Kenzaburo Oe. Con la segreta speranza di partecipare,
proprio come durante una sessione di karaoke, alla medesima esperienza
passionale di Amitrano, senza provare imbarazzo o timore di sfigurare al
cospetto dell’autore.
– Mario A. Rumor
lunedì 22 ottobre 2018
17° International Animation Day a Rimini!
Dal 2002 ASIFA, l’associazione che riunisce gli autori di cinema d’animazione in tutto il mondo, ha creato l’IAD (International Animation Day) per onorare la nascita del cinema d’animazione a cui abbiamo dedicato il dossier di FdC n.273, riconosciuta nella prima esibizione pubblica di immagini in movimento proiettate: il Teatro Optique di Emile Reynaud a Parigi il 28 ottobre 1892. ASIFA coordina e aiuta a promuovere l’IAD in tutto il mondo, mettendo l’arte dell’animazione sotto i riflettori in una celebrazione mondiale. Negli ultimi anni questo evento è stato celebrato in oltre 50 Paesi, in tutti i continenti del mondo.
Cartoon Club, il Festival Internazionale del Cinema d’Animazione, Fumetto e Games che si svolge ogni anno a Rimini dal 1985, da diversi anni partecipa a questo appuntamento. Quest’anno aspettiamo bimbi e famiglie domenica 28 ottobre alle ore 14.30 – come sempre a ingresso libero! – presso il cineteatro Tiberio per assistere a “Cartoon Kids”, una proiezione speciale di cortometraggi selezionati dal festival Cartoon Club tra i più divertenti e pluripremiati arrivati al Festival nel corso delle ultime edizioni. Il programma completo a questo link.
L’animazione include una vasta gamma di approcci, tecniche e obiettivi. Creato disegnando, dipingendo, animando pupazzi e oggetti, usando argilla, sabbia, carta e computer, lavorando con più narrazioni e non narrativi, riflettendo una varietà di temi e performance, presentati su una varietà di piattaforme. Tutto ciò conferma che l’animazione è un mezzo straordinario e potente di arte, espressione culturale e comunicazione. E, come mezzo di narrazione visiva, può comunicare attraverso culture senza linguaggio verbale. È veramente un mezzo per la connessione culturale. ASIFA si impegna a sostenere le opportunità di scambio e celebrazione offerte da questo evento: «Stimolando le dinamiche e le collaborazioni tra capitoli, gruppi e agenti di diversi Paesi, cerchiamo di aiutare a collegare gli animatori gli uni agli altri, celebrando la nostra forma d’arte unica e portando l’arte dell’animazione al grande pubblico».
Ogni anno, ASIFA invita un importante animatore a creare il poster per la Giornata Internazionale dell’Animazione. Viene quindi adattato per ogni paese al fine di garantire una visione globale dell’evento. Il poster del 2018 è stato generosamente creato da René Castillo di ASIFA Mexico e dal suo studio di animatori: gli animatori del suo studio hanno contribuito ai volti visti nel poster
che prestavano le loro mani agli stili, alle espressioni e ai mezzi rappresentati ed esprimendo il potenziale creativo e diversificato dell’animazione. Tra gli artisti Misael Barbosa, Mario Ruiz, Ricardo Niño, Emilia Castillo, Sofía Carrillo, Ángeles Vargas, Christian Alain, Juan Pablo Becerra, Eliant Elias e lo stesso René Castillo.
Cartoon Club, il Festival Internazionale del Cinema d’Animazione, Fumetto e Games che si svolge ogni anno a Rimini dal 1985, da diversi anni partecipa a questo appuntamento. Quest’anno aspettiamo bimbi e famiglie domenica 28 ottobre alle ore 14.30 – come sempre a ingresso libero! – presso il cineteatro Tiberio per assistere a “Cartoon Kids”, una proiezione speciale di cortometraggi selezionati dal festival Cartoon Club tra i più divertenti e pluripremiati arrivati al Festival nel corso delle ultime edizioni. Il programma completo a questo link.
L’animazione include una vasta gamma di approcci, tecniche e obiettivi. Creato disegnando, dipingendo, animando pupazzi e oggetti, usando argilla, sabbia, carta e computer, lavorando con più narrazioni e non narrativi, riflettendo una varietà di temi e performance, presentati su una varietà di piattaforme. Tutto ciò conferma che l’animazione è un mezzo straordinario e potente di arte, espressione culturale e comunicazione. E, come mezzo di narrazione visiva, può comunicare attraverso culture senza linguaggio verbale. È veramente un mezzo per la connessione culturale. ASIFA si impegna a sostenere le opportunità di scambio e celebrazione offerte da questo evento: «Stimolando le dinamiche e le collaborazioni tra capitoli, gruppi e agenti di diversi Paesi, cerchiamo di aiutare a collegare gli animatori gli uni agli altri, celebrando la nostra forma d’arte unica e portando l’arte dell’animazione al grande pubblico».
Ogni anno, ASIFA invita un importante animatore a creare il poster per la Giornata Internazionale dell’Animazione. Viene quindi adattato per ogni paese al fine di garantire una visione globale dell’evento. Il poster del 2018 è stato generosamente creato da René Castillo di ASIFA Mexico e dal suo studio di animatori: gli animatori del suo studio hanno contribuito ai volti visti nel poster
che prestavano le loro mani agli stili, alle espressioni e ai mezzi rappresentati ed esprimendo il potenziale creativo e diversificato dell’animazione. Tra gli artisti Misael Barbosa, Mario Ruiz, Ricardo Niño, Emilia Castillo, Sofía Carrillo, Ángeles Vargas, Christian Alain, Juan Pablo Becerra, Eliant Elias e lo stesso René Castillo.
mercoledì 17 ottobre 2018
Il mondo di Jacovitti in mostra ad Aosta
Sono oltre 250 i disegni originali del grande Benito Jacovitti esposti dal 27 ottobre 2018 al 28 aprile 2019 nella prestigiosa sede del Centro Saint Bénin via Festaz 27 ad Aosta, attraverso cui sarà possibile ricostruire il percorso di una carriera durata quasi sessant’anni che ha portato l’artista (nominato Cavaliere dal presidente Scalfaro nel 1994) a creare alcuni personaggi indimenticabili che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi. Ed è rivolta in particolare ai ragazzi che lo hanno amato e a quelli che non lo hanno conosciuto (e che lo faranno con questa mostra) tutto il percorso espositivo creato appositamente per l’occasione, puntando in particolare sui personaggi che lo hanno reso unico e inimitabile.
Schizzi, vignette, tavole di fumetti e illustrazioni compongono l’articolato susseguirsi dei disegni della mostra con alcune vere “chicche” che si potranno vedere in originale per la prima volta. Tra queste alcune tavole realizzate per oggetti promozionali, 60 disegni di figurine realizzate nel 1954 per l’albo “Genti d’ogni paese” de il Vittorioso in cui l’estro di Jacovitti spazia in giro per i 5 continenti raffigurando a modo suo ogni popolo. Ricche di fascino sono alcune tra le prime tavole disegnate negli anni Quaranta per il Vittorioso e altri giornali, veri esempi di calligrafismo disegnato. Tra queste spiccano per bellezza i disegni di “Pippo e la guerra”, “Mandrago”, “L’Onorevole Tarzan”, “Pippo in montagna”, “Giacinto corsaro dipinto” e “Oreste il guastafeste” di recente tornate in possesso della figlia.
Un viaggio attraverso la lunga carriera dell’artista - tuttora celebrato da una succosa collana in edicola di cui abbiamo parlato in modo approfondito su FdC n.272 - con i suoi infiniti personaggi e molti disegni esposti per la prima volta, in una mostra ideale per divertirsi con le intramontabili surreali e brillanti trovate di Jac. Curatori della mostra sono l’esperto Dino Aloi e Silvia Jacovitti, con la collaborazione di Milko Dalla Battista, Fiorenzo Grasso, Claudio Mellana e Alessandro Prevosto.
Schizzi, vignette, tavole di fumetti e illustrazioni compongono l’articolato susseguirsi dei disegni della mostra con alcune vere “chicche” che si potranno vedere in originale per la prima volta. Tra queste alcune tavole realizzate per oggetti promozionali, 60 disegni di figurine realizzate nel 1954 per l’albo “Genti d’ogni paese” de il Vittorioso in cui l’estro di Jacovitti spazia in giro per i 5 continenti raffigurando a modo suo ogni popolo. Ricche di fascino sono alcune tra le prime tavole disegnate negli anni Quaranta per il Vittorioso e altri giornali, veri esempi di calligrafismo disegnato. Tra queste spiccano per bellezza i disegni di “Pippo e la guerra”, “Mandrago”, “L’Onorevole Tarzan”, “Pippo in montagna”, “Giacinto corsaro dipinto” e “Oreste il guastafeste” di recente tornate in possesso della figlia.
Un viaggio attraverso la lunga carriera dell’artista - tuttora celebrato da una succosa collana in edicola di cui abbiamo parlato in modo approfondito su FdC n.272 - con i suoi infiniti personaggi e molti disegni esposti per la prima volta, in una mostra ideale per divertirsi con le intramontabili surreali e brillanti trovate di Jac. Curatori della mostra sono l’esperto Dino Aloi e Silvia Jacovitti, con la collaborazione di Milko Dalla Battista, Fiorenzo Grasso, Claudio Mellana e Alessandro Prevosto.
martedì 16 ottobre 2018
“Fumo di China” n.279 in edicola e fumetteria
Con una bollente copertina di Emanuele Taglietti e un Wallestein che lancia il dossier completo sulle risorte collane di Vintagerotika, è arrivato nelle migliori edicole e fumetterie d’Italia FdC n.279, con 4 pagine extra in omaggio!
Dopo un editoriale sul recente (e repentino) cambio di direzione a Topolino e la mostra per i 70 anni di Tex con la nuova collana del ranger da giovane, le usuali news dal mondo (quelle meno viste e più importanti in Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone, più un nuovo Festival Culturale del Fumetto), ci focalizziamo sul progetto Vintagerotika, con un’intervista al curatore Luca “Laca” Montagliani, un’analisi su tutte le testate e un’intervista a Emanuele Taglietti.
Poi l’incontro con Alfonso Elia e Sebastiano Vilella sulla nuova versione del loro Spasmox: Torbido, gli orrori della realtà indagati da Carlo Gubitosa che incontriamo per il nostro consueto approfondimento sul graphic journalism, un’intervista esclusiva a Carmine Di Giandomenico (nostrano “estro all’estero” appena passato da Flash a Batman), nonché quattro chiacchiere con Alessia Bogdanich (che dal fumetto allarga la sua produzione a 360 gradi) e Luca Pozza (che ci racconta il fumetto Bang Balls nei suoi sviluppi editoriali fino alla riedizione deluxe per Edizioni Di).
Quindi un’attenzione per il romanzo storico de La Coccarda Rossa (e sul percorso dell’avventura nella storia del nostro Paese), una lunga analisi di Children of the Whales (e sulla forza dei sentimenti narrata dal manga all’anime) e su come il recente fumetto italiano racconta i rapporti carnali e affettivi (da Alessandro Baronciani a Emanuele Rosso, a Cristina Portolano). Incontriamo infine Marco Schiavone sul rilancio in grande stile delle Edizioni BD (con le etichette J-Pop Manga, Edizioni Dentiblù e Hazard Edizioni).
E ancora... 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane. Le rubriche: “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Il Suggerimento” (per non perdere uscite sfiziose), “Il Rinoceronte in carica” (la rubrica di Daniele Daccò, tra i fondatori del portale giornalistico Orgoglio Nerd e che si appresta a lanciare un nuovo progetto insieme a Furibionda e Onigiri Calibro 38 alla prossima Lucca Comics & Games), approfondimenti (questa volta su Artemisia, Gun Frontier, Chiisakobe e due nuovi libri su Hugo Pratt) e “sFUMature” (la rubrica disegnata di Giuliano Piccininno sul pazzo mondo dei fumetti e dei suoi abitanti)!
Tutto questo e molto di più (distribuiti da MePe e acquistabile via PayPal direttamente dal nostro sito!), a soli 4 euro: buona lettura!
Dopo un editoriale sul recente (e repentino) cambio di direzione a Topolino e la mostra per i 70 anni di Tex con la nuova collana del ranger da giovane, le usuali news dal mondo (quelle meno viste e più importanti in Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone, più un nuovo Festival Culturale del Fumetto), ci focalizziamo sul progetto Vintagerotika, con un’intervista al curatore Luca “Laca” Montagliani, un’analisi su tutte le testate e un’intervista a Emanuele Taglietti.
Poi l’incontro con Alfonso Elia e Sebastiano Vilella sulla nuova versione del loro Spasmox: Torbido, gli orrori della realtà indagati da Carlo Gubitosa che incontriamo per il nostro consueto approfondimento sul graphic journalism, un’intervista esclusiva a Carmine Di Giandomenico (nostrano “estro all’estero” appena passato da Flash a Batman), nonché quattro chiacchiere con Alessia Bogdanich (che dal fumetto allarga la sua produzione a 360 gradi) e Luca Pozza (che ci racconta il fumetto Bang Balls nei suoi sviluppi editoriali fino alla riedizione deluxe per Edizioni Di).
Quindi un’attenzione per il romanzo storico de La Coccarda Rossa (e sul percorso dell’avventura nella storia del nostro Paese), una lunga analisi di Children of the Whales (e sulla forza dei sentimenti narrata dal manga all’anime) e su come il recente fumetto italiano racconta i rapporti carnali e affettivi (da Alessandro Baronciani a Emanuele Rosso, a Cristina Portolano). Incontriamo infine Marco Schiavone sul rilancio in grande stile delle Edizioni BD (con le etichette J-Pop Manga, Edizioni Dentiblù e Hazard Edizioni).
E ancora... 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane. Le rubriche: “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Il Suggerimento” (per non perdere uscite sfiziose), “Il Rinoceronte in carica” (la rubrica di Daniele Daccò, tra i fondatori del portale giornalistico Orgoglio Nerd e che si appresta a lanciare un nuovo progetto insieme a Furibionda e Onigiri Calibro 38 alla prossima Lucca Comics & Games), approfondimenti (questa volta su Artemisia, Gun Frontier, Chiisakobe e due nuovi libri su Hugo Pratt) e “sFUMature” (la rubrica disegnata di Giuliano Piccininno sul pazzo mondo dei fumetti e dei suoi abitanti)!
Tutto questo e molto di più (distribuiti da MePe e acquistabile via PayPal direttamente dal nostro sito!), a soli 4 euro: buona lettura!
lunedì 8 ottobre 2018
Junji Ito a Lucca, mostra con l’autore
Grande festa all’ormai prossima edizione di Lucca Comics & Games 2018 per gli appassionati dell’ospite Junji Ito, che potranno partecipare alla visita guidata della mostra dedicata al maestro del brivido made in Japan in sua compagnia.
Per provare a vivere quest’esperienza unica, è sufficiente scrivere una breve recensione di una sua opera (non oltre i mille caratteri, spazi compresi) e inviarla con il proprio nome e cognome entro domenica 21 ottobre alle ore 23:59 via e-mail a questo indirizzo con oggetto “Piazza Star Comics: visita guidata col maestro Ito” senza aggiungere nient’altro né nell’oggetto né nel corpo dell’e-mail. Gli autori delle 10 recensioni più interessanti (a insindacabile giudizio dell’editore italiano) saranno selezionati per partecipare all'esclusivissima visita privata a porte chiuse della mostra che si terrà venerdì 2 novembre alle ore 19 presso la Sala Accademia II del Palazzo Ducale, nella storica Piazza Napoleone dove fin dal rientro in città nel 2006 anche FdC ha il suo stand. Inoltre, le recensioni selezionate saranno pubblicate nel minisito Piazza Star Comics, nonché tradotte e inviate al maestro in persona, che potrà così commentarle durante la visita.
Attenzione, però: l'adesione comporta l'acquisto, presso lo stand in Piazza Star Comics, di almeno 2 fra i volumi di Junji Ito in uscita alla fiera: Uzumaki - Spirale nn.1-2 (fra l’altro, recensiti sull’immente FdC n.279 di ottobre), Fragments of Horror, Gyo - Odore di morte, Remina l’astro infernale, Lo squalificato nn.1-2, Dissolving Classroom. Ulteriori aggiornamenti sulla pagina Facebook!
Per provare a vivere quest’esperienza unica, è sufficiente scrivere una breve recensione di una sua opera (non oltre i mille caratteri, spazi compresi) e inviarla con il proprio nome e cognome entro domenica 21 ottobre alle ore 23:59 via e-mail a questo indirizzo con oggetto “Piazza Star Comics: visita guidata col maestro Ito” senza aggiungere nient’altro né nell’oggetto né nel corpo dell’e-mail. Gli autori delle 10 recensioni più interessanti (a insindacabile giudizio dell’editore italiano) saranno selezionati per partecipare all'esclusivissima visita privata a porte chiuse della mostra che si terrà venerdì 2 novembre alle ore 19 presso la Sala Accademia II del Palazzo Ducale, nella storica Piazza Napoleone dove fin dal rientro in città nel 2006 anche FdC ha il suo stand. Inoltre, le recensioni selezionate saranno pubblicate nel minisito Piazza Star Comics, nonché tradotte e inviate al maestro in persona, che potrà così commentarle durante la visita.
Attenzione, però: l'adesione comporta l'acquisto, presso lo stand in Piazza Star Comics, di almeno 2 fra i volumi di Junji Ito in uscita alla fiera: Uzumaki - Spirale nn.1-2 (fra l’altro, recensiti sull’immente FdC n.279 di ottobre), Fragments of Horror, Gyo - Odore di morte, Remina l’astro infernale, Lo squalificato nn.1-2, Dissolving Classroom. Ulteriori aggiornamenti sulla pagina Facebook!
mercoledì 3 ottobre 2018
San Francesco a fumetti a Villa Verucchio (RN)
Francesco d’Assisi è patrono d’Italia fin dal 1939... e al Convento Santa Croce dei frati minori francescani di Villa Verucchio (RN) da giovedì 4 a domenica 7 ottobre 2018 il santo più amato di sempre va in scena anche attraverso il fumetto, con la novità di pannelli da albi francesi sul santo e su santa Chiara freschi di stampa e tuttora mai tradotti in Italia.
Nel suggestivo chiostro che ospita il cipresso più vecchio d’Italia (e forse d’Europa) che la tradizione vuole piantato proprio dal santo di Assisi, è allestita la mostra “San Francesco. Un’esperienza di Dio”. In collaborazione con il festival Cartoon Club e grazie alla partnership fondamentale di Claudio Busignani e di Water Team, propone il patrono d’Italia nei fumetti di tutto il mondo. Anche e soprattutto nel mondo delle “nuvolette” (da quelle d’oltreoceano a quelle d’Oltralpe), san Francesco – con santa Chiara (patrona della televisione e delle telecomunicazioni) in una sezione apposita – non perde le sue ben note caratteristiche di uomo dalla vita avventurosa, grande comunicatore e innamorato di Dio.
Medium popolare per antonomasia, il fumetto ci si aspetterebbe che abbia avuto in Francesco un personaggio privilegiato. In realtà, pur essendo il santo forse più apparso nei comics, le storie disegnate con protagonista il Poverello d’Assisi non sono poi così tante come il santo più popolare d’Italia e tra i più conosciuti e amati al mondo farebbe pensare. Gli autori, però, sono di enorme levatura: da Dino Battaglia a John Buscema, dall’irriverente Altan a Gianni de Luca, da Giorgio Trevisan a Luca Salvagno, fino ai più recenti Roberto Battestini e Maurilio Tavormina.
La mostra propone un excursus originale e suggestivo, che prende le mosse dal fumetto italiano del dopoguerra, tra storia, leggenda e fascinazione, come nel caso del grande Franco Caprioli e “La leggenda della pietra bianca” pubblicato su il Vittorioso (1963). A incontrarsi in punta di matita con l’esperienza di Francesco si sono succeduti Giacinto Gaudenzi (nella fin troppo asciutta La storia d’Italia a fumetti di Enzo Biagi) e Francesco Gamba, un giovane ma già abile Gianni de Luca, Renato Frascelli, Gino Gavioli e i più contemporanei Alberto Azzimonti e Simone Delladio. Senza dimenticare lo splendido tratteggio, come suo costume, di Giorgio Trevisan, perfettamente a suo agio nel fumetto storico religioso.
Rispetto a precedenti edizioni della mostra, è dedicata una nuova sezione con inediti come i pannelli con albi francesi di grandissimo successo, freschi di stampa e mai tradotti in Italia: Saint François d’Assise en BD: Chercheurs de Dieu, di Christine Couturier, Benoît Marchon, Martin Matje Succession Mtr Gaultier per le edizioni Bayard Jeunesse.
Nel suggestivo chiostro che ospita il cipresso più vecchio d’Italia (e forse d’Europa) che la tradizione vuole piantato proprio dal santo di Assisi, è allestita la mostra “San Francesco. Un’esperienza di Dio”. In collaborazione con il festival Cartoon Club e grazie alla partnership fondamentale di Claudio Busignani e di Water Team, propone il patrono d’Italia nei fumetti di tutto il mondo. Anche e soprattutto nel mondo delle “nuvolette” (da quelle d’oltreoceano a quelle d’Oltralpe), san Francesco – con santa Chiara (patrona della televisione e delle telecomunicazioni) in una sezione apposita – non perde le sue ben note caratteristiche di uomo dalla vita avventurosa, grande comunicatore e innamorato di Dio.
Medium popolare per antonomasia, il fumetto ci si aspetterebbe che abbia avuto in Francesco un personaggio privilegiato. In realtà, pur essendo il santo forse più apparso nei comics, le storie disegnate con protagonista il Poverello d’Assisi non sono poi così tante come il santo più popolare d’Italia e tra i più conosciuti e amati al mondo farebbe pensare. Gli autori, però, sono di enorme levatura: da Dino Battaglia a John Buscema, dall’irriverente Altan a Gianni de Luca, da Giorgio Trevisan a Luca Salvagno, fino ai più recenti Roberto Battestini e Maurilio Tavormina.
La mostra propone un excursus originale e suggestivo, che prende le mosse dal fumetto italiano del dopoguerra, tra storia, leggenda e fascinazione, come nel caso del grande Franco Caprioli e “La leggenda della pietra bianca” pubblicato su il Vittorioso (1963). A incontrarsi in punta di matita con l’esperienza di Francesco si sono succeduti Giacinto Gaudenzi (nella fin troppo asciutta La storia d’Italia a fumetti di Enzo Biagi) e Francesco Gamba, un giovane ma già abile Gianni de Luca, Renato Frascelli, Gino Gavioli e i più contemporanei Alberto Azzimonti e Simone Delladio. Senza dimenticare lo splendido tratteggio, come suo costume, di Giorgio Trevisan, perfettamente a suo agio nel fumetto storico religioso.
Rispetto a precedenti edizioni della mostra, è dedicata una nuova sezione con inediti come i pannelli con albi francesi di grandissimo successo, freschi di stampa e mai tradotti in Italia: Saint François d’Assise en BD: Chercheurs de Dieu, di Christine Couturier, Benoît Marchon, Martin Matje Succession Mtr Gaultier per le edizioni Bayard Jeunesse.
lunedì 1 ottobre 2018
Treviso, assegnati i Premi Carlo Boscarato
Anche quest’anno al XV Treviso Comic Book Festival sono stati assegnati i Premi Carlo Boscarato, dedicati alla memoria dello storico autore trevigiano: 12 le categorie in concorso a cui si aggiunge il premio Piola riservato alle autoproduzioni.
Miglior Fumetto Italiano è risultato Kraken di Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari (Tunuè), Miglior Fumetto Straniero La mia cosa preferita sono i mostri di Emil Ferris (Bao Publishing), Miglior Autore Straniero è stato votato Noah Van Sciver per 133 (Oblomov Edizioni), Miglior Disegnatore Italiano è risultato Thomas Campi per Joe Shuster (Bao Publishing) e Macaroni! (Coconino Press), Miglior Sceneggiatore Italiano si è risolto in un ex aequo Alessandro Bilotta per Mercurio Loi (Sergio Bonelli Editore) e Marco Rizzo per Salvezza (Feltrinelli Comics), Miglior Autore Unico Italiano è stata considerata Silvia Rocchi per Brucia (Rizzoli Lizard).
Miglior Realtà Editoriale Italiana la Coconino Press, Autore rivelazione e Premio Cecchetto l’alias di Luca Negri vale a dire Regular Size Monster per Storie di uomini intraprendenti e di situazioni critiche (Stigma), mentre Miglior Autore di Copertina è stato giudicato Werther dell’Edera per Il Corvo - Memento Mori (Edizioni BD).
Infine, Miglior Colorista è stata giudicata Annalisa Leoni per Oblivion Song (saldaPress), Miglior Fumetto Web I tre cani di Samuel Daveti & La Came (leggibile qui), Miglior Fumetto per Bambini e Ragazzi un altro ex aequo con Viktoria di Gaia Cardinali (Tunuè) e I gioielli di Elsa di Sarah Mazzetti (Canicola), nonché il Premio Piola a Millennials di Lorenzo Ghetti & Claudia “Nuke” Razzoli.
Il festival e la mostra mercato si sono svolti con soddisfazione di tutti i partecipanti, risultato nient’affatto scontato data la prematura scomparsa nello scorso gennaio del presidente dell’Associazione TCBF e il cambio di location della manifestazione. Qui sotto un filmato di presentazione per questa edizione:
Miglior Fumetto Italiano è risultato Kraken di Emiliano Pagani e Bruno Cannucciari (Tunuè), Miglior Fumetto Straniero La mia cosa preferita sono i mostri di Emil Ferris (Bao Publishing), Miglior Autore Straniero è stato votato Noah Van Sciver per 133 (Oblomov Edizioni), Miglior Disegnatore Italiano è risultato Thomas Campi per Joe Shuster (Bao Publishing) e Macaroni! (Coconino Press), Miglior Sceneggiatore Italiano si è risolto in un ex aequo Alessandro Bilotta per Mercurio Loi (Sergio Bonelli Editore) e Marco Rizzo per Salvezza (Feltrinelli Comics), Miglior Autore Unico Italiano è stata considerata Silvia Rocchi per Brucia (Rizzoli Lizard).
Miglior Realtà Editoriale Italiana la Coconino Press, Autore rivelazione e Premio Cecchetto l’alias di Luca Negri vale a dire Regular Size Monster per Storie di uomini intraprendenti e di situazioni critiche (Stigma), mentre Miglior Autore di Copertina è stato giudicato Werther dell’Edera per Il Corvo - Memento Mori (Edizioni BD).
Infine, Miglior Colorista è stata giudicata Annalisa Leoni per Oblivion Song (saldaPress), Miglior Fumetto Web I tre cani di Samuel Daveti & La Came (leggibile qui), Miglior Fumetto per Bambini e Ragazzi un altro ex aequo con Viktoria di Gaia Cardinali (Tunuè) e I gioielli di Elsa di Sarah Mazzetti (Canicola), nonché il Premio Piola a Millennials di Lorenzo Ghetti & Claudia “Nuke” Razzoli.
Il festival e la mostra mercato si sono svolti con soddisfazione di tutti i partecipanti, risultato nient’affatto scontato data la prematura scomparsa nello scorso gennaio del presidente dell’Associazione TCBF e il cambio di location della manifestazione. Qui sotto un filmato di presentazione per questa edizione:
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