Tra le anteprime mondiali della scorsa Riminicomix,
svettavano il mediometraggio L’isola del tesoro
(per una serie tv prodotta da Rai Fiction e Mondo Tv) e il corto Moose (dalla serie prodotta da Rai
Fiction, Trion Pictures e Cosgrove Hall). che hanno riacceso i riflettori
sull’arte del grande Giuseppe Maurizio Laganà, festeggiato da una grande mostra
sulla sua opera curata da Federico Fiecconi – che ne ha tracciato il percorso artistico
su FdC n.243 lo scorso ottobre –
Nato a Milano il 28 luglio 1944, Laganà se n’è andato nella notte dal 2 al 3 gennaio scorso: aveva iniziato l’attività
con la Cartoons Film di Pierluigi de Mas, come assistente a fianco degli storici animatori di scuola UPA
Harry Hess e Jimmy Murakami,
in Italia per i numerosi film pubblicitari del celebre programma tv Carosello. Diventando animatore passa
alla Gamma Film di
Roberto Gavioli, viene chiamato da Bozzetto per lavorare al suo primo
lungometraggio West and Soda (1965) a
fianco di Guido Manuli,
poi a Il signor Rossi compra l’automobile
(1966) e Vip, mio fratello superuomo
(1968).
Divenuto freelance, aveva lavorato con Marco Biassoni per Carosello e ancora con Bozzetto per Allegro non troppo (1976), per poi aprire nel 1991 il suo Animation Studio, che nel 1996 si costituisce in The Animation Band, verso film e video spettacolari, serie tv, sigle e pubblicità, con spiccate attitudini creative e forte della notevole esperienza nella creazione e direzione di progetti.
In parallelo Laganà ha sempre proseguito una ricca attività di illustratore per editoria e pubblicità, giornali, libri, affiche, utilizzando con padronanza tecnica le più varie tecniche espressive per Eureka, Corriere dei Piccoli, Linus ma anche Corriere della Sera, Insieme, Grazia, Playboy, Cosmopolitan, Sale & Pepe, Bella... e poi diversi cortometraggi: Pixnocchio (in assoluto il primo film di animazione digitale realizzato in Italia, realizzato nel 1982 e visibile qui), le serie animate Lupo Alberto e Spaghetti Family, Sandokan 2, L’ultimo dei Mohicani e due Cartoni dello Zecchino d’Oro, fino alle ancora inedite Moose e L’isola del tesoro.
Da fine gennaio a Milano il Wow Spazio Fumetto ospiterà una nuova versione della bella mostra ospitata a
Rimini lo scorso luglio: sarà un’occasione in più per ricordarlo: qui sotto la bella intervista che ci ha rilasciato lo scorso luglio. Grazie ancora
di tutto, Giuseppe!
Buongiorno. Ho conosciuto personalmente Giuseppe Laganà a Roma. Mi ha fatto dono di alcuni suoi disegni. Tra gli altri alcuni che riguardavano una serie di cartoni che avevano come soggetto Arturo che era un viso con grande naso su un corpo a forma di molla. Ne sapete qualcosa? Ho anche la sceneggiatura, saluti
RispondiEliminabuongiorno, si tratta di “Arturo & Malik”, un progetto di fine anni 80 di taglio ecologico, per una serie dello Studio Campedelli rimasta ferma al pilota e mai realizzata (curiosità: sono state realizzate anche spillette promozionali)
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