Questo mese ricorrono i 40 anni della prima apparizione della Pimpa, il celebre fumetto per
bambini (ormai uno dei pochi rimasti in Italia, dove paradossalmente si
continua a pensare il fumetto come “roba da bambini”...).
Creata da Francesco Tullio-Altan (noto per le sue feroci vignette satiriche e graphic novel ancor più graffianti, in arte semplicemente Altan) per la figlia
piccola Chicca che mentre stava imparando a guardare le figure e scoprire le
parole gli chiese un cane, è una cagnolina bianca con buffi pallini rossi e lunghe
orecchie, che parla come una bambina e vive insieme all’Armando, un signore in
giacca e cravatta con un grosso naso e i baffi, “una specie di papà”.
Dal primo episodio sul Corriere
dei Piccoli del 13 luglio 1975, il suo mondo si è popolato di tanti altri
personaggi come il piccolo cane Tito, la giocherellona gatta Rosita, il pulcino
Colombino appassionato di avventure, Coniglietto con i suoi pallini blu e, una
notte di Natale, la piccola Olivia Paperina, curiosa di tutto. Oggi la Pimpa è
protagonista di oltre 150 libri:
oltre alle tante storie da leggere, ci sono libri per giocare, disegnare, imparare
le prime parole. Poi ci sono i coloratissimi cartoni animati (3 serie dirette fra
gli altri da Osvaldo Cavandoli ed Enzo d’Alò), i cd con canzoncine e ninna nanne e persino spettacoli teatrali
dedicati: un mondo allegro e variopinto, quindi, perché, come dice Altan,
“L'infanzia è un paradiso dove tutto è possibile, come andare sulla Luna poi
tornare, la sera, nel proprio lettino” proprio come la Pimpa! Dal 1987 le sue storie
escono tutti i mesi sulla rivista Pimpa,
con “giochi e letture per bambini che crescono”, disponibile anche in digitale:
il primo numero è gratuito.
Di seguito una bella intervista all’autore:
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