Si tratta del primo lungometraggio animato per il cinema dedicato a Le Petit Nicolas, amatissimo personaggio che parla di amicizia e creatività e che non solo traspone per la prima volta in animazione alcune delle storie più divertenti dell’iconico personaggio, ma lancia anche uno sguardo curioso ed emozionante sulle sue origini e il suo sviluppo, portandolo a dialogare in prima persona con i suoi stessi creatori.
Dopo aver conquistato il Festival d’Annecy, dove ha ricevuto il premio come Miglior film, ottenuto una candidatura agli European Film Awards 2022 e una ai César 2023 e aver vinto il premio Lumière 2023 come Miglior film d’animazione, Le avventure del piccolo Nicolas affronta ora il pubblico italiano: a questo link l’elenco completo delle sale dove viene proiettato!
Il film doveva essere un documentario con inserti animati, ma lavorandoci i registi si sono resi conto che un progetto interamente in animazione sarebbe stato il modo più coerente di raccontare la storia che avevano in mente.
È nato così il primo lungometraggio animato dedicato al personaggio creato nel 1956 dai grandissimi Goscinny & Sempé. Un progetto che non solo adatta alcune delle sue avventure più divertenti, ma lancia uno sguardo sulle sue origini, sul suo sviluppo e sulle vite dei suoi autori. I due autori sono infatti protagonisti del film al pari di Nicolas e le loro vicende personali, il loro lavoro e la loro amicizia si intrecciano con le storie della loro creatura, che esce dal foglio di carta, li interroga e li sprona.
Massoubre ha spiegato: «Abbiamo scoperto che Goscinny aveva trascorso così tanti anni lontano dal suo Paese d’origine che Parigi era come una città esotica per lui, una fantasia. La storia di Sempé è altrettanto affascinante. È miracolosamente sopravvissuto a un contesto estremamente svantaggiato e ha raggiunto la cima del mondo dell’illustrazione dopo essere stato pubblicato sul New Yorker. […] L’anima del film è il destino di questi due uomini che hanno immaginato per il piccolo Nicolas un’intera infanzia e che hanno sviluppato un personaggio intelligente, simpatico e radioso per elaborare le tragedie che entrambi hanno vissuto durante la loro infanzia».
Questa riuscita mistione tra realtà e fantasia, tra le colorate avventure del piccolo Nicolas e le reali vicente biografiche dei suoi autori, è stata possibile, oltre che dall’imponente lavoro da ricerca, anche dalla collaborazione, in sceneggiatura, di Anne Goscinny, figlia di René, e dal coinvolgimento diretto di Sempé prima della scomparsa ormai quasi 2 anni fa.
«Anne ci ha dato l'opportunità di studiare i dattiloscritti e i disegni del piccolo Nicolas», ha raccontato ancora Massoubre, «e in questo mondo sempre più virtuale, riuscire ad avere un rapporto tattile con i documenti e le penne di suo padre, sedersi alla sua scrivania, ci ha trasmesso un'emozione unica che abbiamo cercato di riprodurre nel film: dovevamo assolutamente includere quel legame con il senso del tatto, con il disegno a mano, con la battitura a macchina, col fruscio dello sfogliare le pagine, con il processo creativo».
«È stato importantissimo per noi mostrare i nostri disegni a Jean-Jacques Sempé e ottenere il suo benestare», ha rivelato Fredon. «Nonostante l’età avanzata, ha comunque partecipato ai primi test di animazione e gli abbiamo mandato i nostri lavori varie volte durante la realizzazione del film. Questo scambio ha dato vita a momenti divertenti e commoventi in cui ci dava il suo benestare e commentava le nostre riproduzioni delle sue opere o il modo in cui lo disegnavamo. Pensava sempre di essere stato disegnato o troppo bello o troppo brutto, ma era molto orgoglioso che un’intera squadra di persone stesse adattando la sua opera per il grande schermo».
A questo link il sito realizzato per l’occasione e qui sotto il trailer: buona visione!
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