lunedì 20 maggio 2019

I corti di Leiji Matsumoto in tv con Sky Italia

Una visione televisiva moltiplicata per quattro... che diventa un’opportunità. Succede sul canale dedicato Man-ga (in onda dal luglio 2010 sulla piattaforma satellitare Sky Italia, da un anno al canale 133) dove in queste settimane, dal 4 al 25 maggio, è in transito una mini retrospettiva sul nostro amato Leiji Matsumoto (che intervistammo in esclusiva da Tokyo su FdC n.213) con quattro cortometraggi simil-cinematografici mai visti prima dal pubblico italiano. Si tratta di un’occasione rara e apprezzabile di un canale dedicato che si appresta a festeggiare i suoi primi 10 anni, che per le platee televisivie nostrane è un traguardo di tutto rispetto, speriamo presto seguito da altre iniziative simili... visto anche il successo degli oltre 30 film animati nipponici dal 2013 nel progetto Anime al Cinema, proposti al cinema da Nexo Digital e poi in home video da Dynit.

Con tutto il rispetto per gli altri, è probabile che a infiammare il cuore cinefilo possa bastare il primo: Planet Robot Danguard A contro l’armata dei robot insetto, il meno disinibito della delegazione e il più a suo agio con generi che sfidano le convenzioni puerili dell’animazione. Generi tipo la science fiction anni Cinquanta dove esseri mostruosi s’azzardano ad affondare le proprie protuberanze nei fragili corpi umani per succhiarne il sangue. Per zittire languori da spoiler, consiglio di stendere subito un tappeto rosso ad honorem al regista Teruo Ishii (1924-2005), prolifico anche al di fuori degli anime e a cui va la nostra eterna riconoscenza. Non solo per aver addobbato temporaneamente di gore un cartone animato, ma per la solerzia con cui il protagonista Takuma viene spesso e volentieri aggettivato con un poco gratificante “idiota”. È la sindrome dell’antieroe. Ma fino a un certo punto: se uno si comporta da idiota, idiota è. Espediente su misura per la sintesi pulp robotica che Ishii ha messo in piedi grazie a soggetto originale e (in)sano desiderio di sbertucciare quei Toei Cartoon Festival (dunque roba soprattutto per bimbi, iniziati giusto 50 anni fa) dove il film fu proiettato nel luglio 1977. Cronologicamente ci troviamo intorno all’episodio 13 della serie tv e le contromisure estetiche le troviamo nelle belle angolature di ripresa mentre i guizzi dei disegni di uno Shingo Araki quasi al suo meglio spuntano fuori quando meno te l’aspetti.

Il secondo corto Planet Robot Danguard A e la grande battaglia nello spazio, uscito nel 1978 di nuovo ai Toei Cartoon Festival, riprende la storia narrata negli episodi 44 e 45 e lo avverti subito che non ti graffia il palato come l’altro. La regia è di Masayuki Akehi, uno di quei veterani Toei di cui nulla puoi dire perfino in simili circostanze (d’altronde alla regia anche di alcune puntate di Il Grande Mazinga e Jeeg Robot dAcciaio… oseresti dargli contro?).

Al terzo giro, una vecchia conoscenza (che quest’anno compie 40 anni in Italia, con il sensei atteso a Torino!) nel corto Capitan Harlock: Il mistero dell’Arcadia, 34 minuti protagonista al Toei Cartoon Festival del luglio 1978. Come già per Danguard vige il restyling: il regista Rintaro e lo sceneggiatore Shozo Uehara presero l’episodio 13 della serie classica, quella con le Mazoniane, e lo espansero con l’aggiunta di alcune scene. Non provarono tuttavia a dare spiegazioni sul mistero, nonostante il titolo, ma qualche indizio si intuisce benissimo. La realizzazione del corto su Harlock rientrava in un clima di entusiasmo generale nei confronti del pirata spaziale che contagiò non solo il pubblico ma anche l’allora presidente di Toei Animation, Chiaki Imada. Non sarà assolutamente una coincidenza la presenza di Harlock nel film di Galaxy Express l’anno successivo. Pur mignon, Il mistero dell’Arcadia presenta non poche sequenze da brivido poetico, con la piccola Mayu inizialmente ospite della nave, e di solo brivido quando l’equipaggio rischia eterno riposo in fondo all’oceano.

Altro evento Toei Cartoon Festival, datato 17 marzo 1979, e ultimo film della rassegna SF Saiyuki Starzinger - Il film. Sebbene il formato cinema stuzzichi l’appetito dello spettatore d’antan, siamo ancora nei paraggi della serie tv (in onda nipponica dall’aprile 1978 al giugno 1979) e la trama ribadisce i dettami di Principessa Aurora: risparmia il tuo nemico e affrettiamoci per il Grande Pianeta a riattivare l’energia galattica. In questo piccolo film draghi spaziali che non sono quel che sembrano vengono affrontati da Jan Coog, Gorgo e Hakka. Tra vendetta e legami di sangue che durano oltre la morte, il film si avvia a chiudere il periodo d’oro in tv di Matsumoto (La regina dei mille anni giungerà soltanto nel 1982), cominciato con Corazzata Spaziale Yamato nel 1974. E si preparava al congedo dalla serie, molto amata dai fan e oggetto di romantiche fan art sulle riviste specializzate. Su Fuji TV la domenica sera alle ore 19 si erano avvicendate, una di seguito all’altra, Mazinga Z, Il Grande Mazinga, UFO Robot Goldrake, Danguard A e ora la più lacrimosa del gruppo: Starzinger. Se in tv la regia generale la firmava il sommo Yugo Serikawa, al film lavorò la coppia Masami Anno & Toshiki Kashiwagi (che in tv si occupò di 21 episodi) su sceneggiatura di Tatsuo Tamura e direzione delle animazioni della futura celebrità Masami Suda.

– Mario A. Rumor

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