Siamo ormai alla vigilia dei 40 anni dalla pubblicazione in Giappone su Nakayoshi del fumetto per ragazze Kokurikozaka Kara, quel La collina dei papaveri che Gorō Miyazaki nel 2011 ha trasformato nella sua seconda regia cinematografica sotto l’egida dello Studio Ghibli, un’opera seconda migliore sotto molti aspetti rispetto a I racconti di Terramare (2006). E, certo, diversa dal manga di partenza.
Tra le tante letture da recuperare, consigliamo proprio il fumetto disegnato da Chizuru Takahashi e sceneggiato da Tetsuro Sayama che fu pubblicato sul periodico Kodansha da gennaio ad agosto 1980. In Francia il manga è da tempo disponibile in un volume di 320 pagine per le Editions Delcourt. Leggetelo, è interessante. La storia è quella di Umi, una giovane ragazza che rifiuta di credere alla morte del padre partito per mare. Proprio per tale ragione ogni mattina issa l’Union Jack per ricordare a tutti che un giorno o l’altro papà farà ritorno. Umi vive in un pensionato in cui deve occuparsi della famiglia e degli ospiti. Al liceo Kohan, il giorno del suo 16° compleanno, scopre di essere finita in una singolare classifica (Mister e Miss Kohan) e da lì ha modo di conoscere un ragazzo del club di giornalismo.
Al di là della trama e degli sconvolgimenti narrativi che Goro praticò nel suo film, è certamente il look del fumetto della Takahashi a interessare. Lo stile e l’ambientazione appartengono ai primi anni Ottanta del Novecento e l’aspetto dei personaggi non è ovviamente in stile Ghibli ma ricorda quello di un’altra star dello shojo manga del periodo, e di Nakayoshi: Shizue Takanashi e il suo Hello Spank! (1978). Entrambe le autrici hanno collezionato premi Kodansha e perfino le trame dei rispettivi fumetti hanno qualcosa in comune: un padre scomparso in mare, bizzarri personaggi, una giovane protagonista che vive l’adolescenza controcorrente rispetto ai coetanei.
La collina dei papaveri, versione manga, non sarà forse un capolavoro ma il ritratto della gioventù è, come si diceva all’epoca, “intrigante”.
– Mario A. Rumor
giovedì 28 marzo 2019
venerdì 22 marzo 2019
La mangaka Kan Takahama in Italia
La prima volta che leggi uno dei suoi fumetti, la voglia di paragonare il suo tratto elegante ma semplice a quello di Naoki Urasawa ti contagia subito. Lei stessa però non sa come definire il suo stile di disegno... Parliamo di Kan Takahama, giapponese nata a Kumamoto nel 1977 e particolarmente apprezzata in Europa, che questo mese sarà ospite a Bologna e Firenze in due incontri che si annunciano già imperdibili per tutti i suoi fan e non soltanto.
Ripensando alla sua biografia artistica, vengono un po’ in mente Agatha Christie e Mary Shelley: non per il genere di letteratura prodotto, ma per l’avvio “istigato” da altri. Anche Kan è infatti arrivata al fumetto quasi per caso, dopo essersi diplomata alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Tsukuba e senza aver mai pensato a una carriera da mangaka. Galeotto fu un incontro tra amiche e l’invito a disegnare seduta stante un breve fumetto. Una delle amiche presenti, visibilmente colpita dal suo talento, si prese la libertà di mostrare il lavoro alla Kodansha. Cominciò così con una telefonata della più casa editrice asiatica la storia di Takahama nel fumetto.
Dopo una breve collaborazione con la Kodansha, nei primi anni 2000 Kan passa a Garo per poi proseguire, dopo la chiusura del celebre e storico periodico, una folgorante ascesa professionale, nel corso della quale trova modo di collaborare in Francia con Frédéric Boilet (con Mariko Parade per Casterman) e pubblicare opere piuttosto apprezzate come Il gusto di Emma e L’ultimo volo della farfalla in patria apparso su un magazine specializzato in fumetti storici.
In Italia Kan Takahama è pubblicata da Dynit Manga. Ecco di seguito gli appuntamenti dove ascoltarla e ammirarla all’opera: lunedì 25 marzo a Bologna, nella sala convegni del Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Moderne in via Cartoleria 5, nell’ambito del ciclo di incontri “Waiting for NipPop 2019 - Appetizer”: l’incontro si intitola “Di donne, di sapori e desideri: Il gusto di Emma di Kan Takahama”. Insieme alla disegnatrice saranno presenti Asuka Ozumi, editor Dynit Manga, la fumettista Sara Coleone, Giuliana Benvenuti e Rita Monticelli dell’Università di Bologna. Modera l’incontro Paola Scrolavezza.
Secondo appuntamento martedì 26 marzo a Firenze, presso la Scuola Internazionale di Fumetto in via Faenza 48. Chi può, non se lo perda!
Ripensando alla sua biografia artistica, vengono un po’ in mente Agatha Christie e Mary Shelley: non per il genere di letteratura prodotto, ma per l’avvio “istigato” da altri. Anche Kan è infatti arrivata al fumetto quasi per caso, dopo essersi diplomata alla Facoltà di Belle Arti dell’Università di Tsukuba e senza aver mai pensato a una carriera da mangaka. Galeotto fu un incontro tra amiche e l’invito a disegnare seduta stante un breve fumetto. Una delle amiche presenti, visibilmente colpita dal suo talento, si prese la libertà di mostrare il lavoro alla Kodansha. Cominciò così con una telefonata della più casa editrice asiatica la storia di Takahama nel fumetto.
Dopo una breve collaborazione con la Kodansha, nei primi anni 2000 Kan passa a Garo per poi proseguire, dopo la chiusura del celebre e storico periodico, una folgorante ascesa professionale, nel corso della quale trova modo di collaborare in Francia con Frédéric Boilet (con Mariko Parade per Casterman) e pubblicare opere piuttosto apprezzate come Il gusto di Emma e L’ultimo volo della farfalla in patria apparso su un magazine specializzato in fumetti storici.
In Italia Kan Takahama è pubblicata da Dynit Manga. Ecco di seguito gli appuntamenti dove ascoltarla e ammirarla all’opera: lunedì 25 marzo a Bologna, nella sala convegni del Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Moderne in via Cartoleria 5, nell’ambito del ciclo di incontri “Waiting for NipPop 2019 - Appetizer”: l’incontro si intitola “Di donne, di sapori e desideri: Il gusto di Emma di Kan Takahama”. Insieme alla disegnatrice saranno presenti Asuka Ozumi, editor Dynit Manga, la fumettista Sara Coleone, Giuliana Benvenuti e Rita Monticelli dell’Università di Bologna. Modera l’incontro Paola Scrolavezza.
Secondo appuntamento martedì 26 marzo a Firenze, presso la Scuola Internazionale di Fumetto in via Faenza 48. Chi può, non se lo perda!
giovedì 21 marzo 2019
Anime in streaming, la nostra Top 5 oggi
Con simulcast e serie in streaming, gli anime giapponesi sembrano ormai un Paese dei Balocchi globale... e un affarone d’oro per coloro che stanno dietro le quinte. Sono ormai decine le opere presenti sulle piattaforme in streaming, spesso in lingua originale con sottotitoli: noi proviamo a fornirvi una nostra personalissima e “ristretta” Top 5 delle migliori serie da seguire on line... legalmente!
1 - Sora Yori mo Tooi Basho / A Place Further than the Universe
Su Crunchyroll. Inno all’avventura contro le nevrosi di oggi e deliberata fuga dall’ordinarietà. Dirige Atsuko Ishizuka, altra degna esponente delle donne che fanno animazione. Notare il taglio di capelli à la Daoko (lanciatissima cantante) di Shirase Kobuchizawa, una delle protagoniste. Lo vedrete anche altrove. Dettagli qui.
2 - The Promised Neverland
Su VVVVID. Il tradimento dell’infanzia passa attraverso intrighi e complotti su sfondo “orfanesco”. Successo shonen dell’anno pure a fumetti, la serie è un meccanismo perfetto di suspense. Con grandi personaggi, a partire da Emma. Dettagli qui.
3 - Dororo
Su Amazon Prime Video. Autentica sorpresa della stagione con una fissa: rifare un classico tv nientemeno che del “dio dei manga” Osamu Tezuka (correva l’anno 1968) senza troppo somigliargli. Profondo rosso al posto del bianco e nero d’epoca. Complimenti a Madhouse per l’audacia. Dettagli qui.
4 - Hisone to Masotan / Dragon Pilot
Su Netflix. Mari Okada: cosa faremmo senza di te? La “divina” della scrittura sa immaginare praticamente qualunque cosa, e il suo piglio pop non scolora col tempo. I frullati misti di generi sono inoltre occasione giusta per sperimentare. Dettagli qui.
5 - The Rising of the Shield Hero
Su Crunchyroll. Scalza di poco Banana Fish, altro nostro favorito, grazie al suo ambaradan videoludico trasformato in teoria e pratica di sopravvivenza di un (anti)eroe che agita le acque fin da subito. Promettente e ben realizzato anche negli spunti ironici. Dettagli qui.
Qui sotto trovate anche il primo episodio del nostro preferito: buona visione!
– Mario A. Rumor
1 - Sora Yori mo Tooi Basho / A Place Further than the Universe
Su Crunchyroll. Inno all’avventura contro le nevrosi di oggi e deliberata fuga dall’ordinarietà. Dirige Atsuko Ishizuka, altra degna esponente delle donne che fanno animazione. Notare il taglio di capelli à la Daoko (lanciatissima cantante) di Shirase Kobuchizawa, una delle protagoniste. Lo vedrete anche altrove. Dettagli qui.
2 - The Promised Neverland
Su VVVVID. Il tradimento dell’infanzia passa attraverso intrighi e complotti su sfondo “orfanesco”. Successo shonen dell’anno pure a fumetti, la serie è un meccanismo perfetto di suspense. Con grandi personaggi, a partire da Emma. Dettagli qui.
3 - Dororo
Su Amazon Prime Video. Autentica sorpresa della stagione con una fissa: rifare un classico tv nientemeno che del “dio dei manga” Osamu Tezuka (correva l’anno 1968) senza troppo somigliargli. Profondo rosso al posto del bianco e nero d’epoca. Complimenti a Madhouse per l’audacia. Dettagli qui.
4 - Hisone to Masotan / Dragon Pilot
Su Netflix. Mari Okada: cosa faremmo senza di te? La “divina” della scrittura sa immaginare praticamente qualunque cosa, e il suo piglio pop non scolora col tempo. I frullati misti di generi sono inoltre occasione giusta per sperimentare. Dettagli qui.
5 - The Rising of the Shield Hero
Su Crunchyroll. Scalza di poco Banana Fish, altro nostro favorito, grazie al suo ambaradan videoludico trasformato in teoria e pratica di sopravvivenza di un (anti)eroe che agita le acque fin da subito. Promettente e ben realizzato anche negli spunti ironici. Dettagli qui.
Qui sotto trovate anche il primo episodio del nostro preferito: buona visione!
– Mario A. Rumor
lunedì 18 marzo 2019
L’universo erotico di Baldazzini su Patreon
C’è posto anche per l’erotismo sulle piattaforme di crowdfunding? È la scommessa della pagina di Roberto Baldazzini (autore al quale presto FdC dedicherà un servizio di copertina, con un’intervista sul suo prossimo progetto bonelliano Hollywoodland) su Patreon, servizio basato sul modello del mecenatismo.
In cambio di un contributo mensile si può accedere a una mole in crescita di illustrazioni e fumetti. Insieme a riproposizioni a puntate di classici dell’erotismo come Casa HowHard e Beba, ci sono tante immagini rare o mai viste, tra cui schizzi e versioni a matita di illustrazioni e tavole.
La pagina su Patreon permette all’autore di pescare meraviglie da un archivio iconografico enorme e multiforme, che include anche progetti ancora in stadio embrionale, e soprattutto di mostrare finalmente on line – senza censure – materiale che finora, per le sue caratteristiche esplicite, è impossibile condividere su piattaforme come Facebook o Instagram.
Tra le ultime novità c’è la pubblicazione delle foto della modella Gisy (Gisela Scerman) che hanno ispirato l’aspetto del personaggio di Aura, protagonista dell’omonimo volume di Baldazzini. E a breve si aggiungeranno le tavole di una storia totalmente inedita, un horror erotico dal titolo La professoressa. Qui sotto, l’autore mentre disegna in diretta:
In cambio di un contributo mensile si può accedere a una mole in crescita di illustrazioni e fumetti. Insieme a riproposizioni a puntate di classici dell’erotismo come Casa HowHard e Beba, ci sono tante immagini rare o mai viste, tra cui schizzi e versioni a matita di illustrazioni e tavole.
La pagina su Patreon permette all’autore di pescare meraviglie da un archivio iconografico enorme e multiforme, che include anche progetti ancora in stadio embrionale, e soprattutto di mostrare finalmente on line – senza censure – materiale che finora, per le sue caratteristiche esplicite, è impossibile condividere su piattaforme come Facebook o Instagram.
Tra le ultime novità c’è la pubblicazione delle foto della modella Gisy (Gisela Scerman) che hanno ispirato l’aspetto del personaggio di Aura, protagonista dell’omonimo volume di Baldazzini. E a breve si aggiungeranno le tavole di una storia totalmente inedita, un horror erotico dal titolo La professoressa. Qui sotto, l’autore mentre disegna in diretta:
venerdì 15 marzo 2019
Iwao Takamoto, un animatore da riscoprire
Lo scrittore Leslie Stern, autore di un saggio che citeremo poco più avanti, lo definì una leggenda vivente. L’animatore Willie Ito e collega dei tempi Disney gli doveva una montagna di gratitudine. Milioni di fan sparsi nel mondo lo conoscono da una vita anche se il nome sfugge in continuazione. Lo conoscono grazie ai personaggi famosissimi ammirati soprattutto in tv e creati da Hanna-Barbera.
Stiamo parlando di Iwao Takamoto, animatore formidabile nato in USA nel 1925 e costretto a vivere negli anni drammatici della Seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Manzanar assieme a migliaia di altri nikkeis (americani-giapponesi di seconda generazione). Un posto affatto gradevole dove stare quando hai vent’anni e sogni un futuro luminoso ma dove, paradossalmente, il suo talento fu notato da due art director che avevano lavorato per Paramount e MGM. Sono loro a consigliargli di proporsi alla Disney.
Scomparso nel 2007, l’animatore è protagonista di un memoir scritto assieme a Michael Mallory e pubblicato da University Press of Mississipi nel 2009 che vale la pena recuperare e leggere (è in inglese, ma non va perso). Il titolo del libro spiega tutto: Iwao Takamoto. My Life with a Thousand Characters comprende 206 pagine arricchite da foto e illustrazioni che raccontano chi era e che cosa ha realizzato in vita. Oppressi come siamo da social media e influencer che decidono per noi o quasi, è davvero rassicurante ritrovare in questo libro la testimonianza preziosa di un uomo e di un artista così grande e unico. Takamoto, come altri artisti armati di matita, aveva milioni di cose da dire e lo faceva attraverso le sue illustrazioni. Dotato di tratto leggero e sincronizzato alla comicità richiesta dai suoi capi, egli riusciva a infondere vita vera ai personaggi della finzione e altrettanto riusciva a captare negli schizzi più personali: persone in piedi a una fermata dell’autobus, giocatori di baseball immortalati in azioni di gioco, se stesso ritratto in una sala cinematografica mentre ironizza sulla sua bassa statura.
Takamoto, alla stregua di numerosi altri disegnatori, non si separava mai dal suo album da disegno. Dei mille personaggi animati per la Disney (da Cenerentola a La carica dei 101) e in tv, occorre per ragionevoli motivi citare i più celebri: Scooby-Doo, grazie al quale reinventò la televisione dei cartoon (e che belle le illustrazioni di presentazione dello show create da Iwao!), I Flintstones, la Formica Atomica con la quale a metà anni Sessanta alla Hanna-Barbera conquistò il ruolo di key studio designer, Penelope Pitstop e i nostri adorati Dick Dastardly e il cane Muttley. Un memoir che è anche una storia dell’animazione americana compressa nella vita di un singolo uomo. Una storia dell’animazione vista attraverso gli occhi di un artista umile, ironico e geniale. Sempre in lingua inglese, è disponibile inoltre il libro di Stern dal titolo Living with a legend. A Personal Look at Animation Legend Iwao Takamoto, Designer of Scooby-Doo edito da TotalRecall Publications nel 2012.
– Mario A. Rumor
Stiamo parlando di Iwao Takamoto, animatore formidabile nato in USA nel 1925 e costretto a vivere negli anni drammatici della Seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Manzanar assieme a migliaia di altri nikkeis (americani-giapponesi di seconda generazione). Un posto affatto gradevole dove stare quando hai vent’anni e sogni un futuro luminoso ma dove, paradossalmente, il suo talento fu notato da due art director che avevano lavorato per Paramount e MGM. Sono loro a consigliargli di proporsi alla Disney.
Scomparso nel 2007, l’animatore è protagonista di un memoir scritto assieme a Michael Mallory e pubblicato da University Press of Mississipi nel 2009 che vale la pena recuperare e leggere (è in inglese, ma non va perso). Il titolo del libro spiega tutto: Iwao Takamoto. My Life with a Thousand Characters comprende 206 pagine arricchite da foto e illustrazioni che raccontano chi era e che cosa ha realizzato in vita. Oppressi come siamo da social media e influencer che decidono per noi o quasi, è davvero rassicurante ritrovare in questo libro la testimonianza preziosa di un uomo e di un artista così grande e unico. Takamoto, come altri artisti armati di matita, aveva milioni di cose da dire e lo faceva attraverso le sue illustrazioni. Dotato di tratto leggero e sincronizzato alla comicità richiesta dai suoi capi, egli riusciva a infondere vita vera ai personaggi della finzione e altrettanto riusciva a captare negli schizzi più personali: persone in piedi a una fermata dell’autobus, giocatori di baseball immortalati in azioni di gioco, se stesso ritratto in una sala cinematografica mentre ironizza sulla sua bassa statura.
Takamoto, alla stregua di numerosi altri disegnatori, non si separava mai dal suo album da disegno. Dei mille personaggi animati per la Disney (da Cenerentola a La carica dei 101) e in tv, occorre per ragionevoli motivi citare i più celebri: Scooby-Doo, grazie al quale reinventò la televisione dei cartoon (e che belle le illustrazioni di presentazione dello show create da Iwao!), I Flintstones, la Formica Atomica con la quale a metà anni Sessanta alla Hanna-Barbera conquistò il ruolo di key studio designer, Penelope Pitstop e i nostri adorati Dick Dastardly e il cane Muttley. Un memoir che è anche una storia dell’animazione americana compressa nella vita di un singolo uomo. Una storia dell’animazione vista attraverso gli occhi di un artista umile, ironico e geniale. Sempre in lingua inglese, è disponibile inoltre il libro di Stern dal titolo Living with a legend. A Personal Look at Animation Legend Iwao Takamoto, Designer of Scooby-Doo edito da TotalRecall Publications nel 2012.
– Mario A. Rumor
giovedì 14 marzo 2019
Fan-Fare: disegni, autoproduzioni, fumetti
Il prossimo sabato 16 marzo, presso il centro sociale Grizzly di Fano (PU), si tiene la prima edizione di Fan-Fare, nuovo festival di autoproduzioni e microeditoria.
Il piatto forte del festival, a ingresso simbolico di 1 euro, sarà una mostra mercato che vedrà partecipare più di una dozzina di espositori, provenienti dal vivace panorama italiano delle autoproduzioni. Con fumetti, albi illustrati, stampe, poster e T-shirt, a Fano saranno presenti artisti come Guido Brualdi, Ritardo e Davide Bart. Salvemini, collettivi quali Brace, Canederli, Destroy Brandina, Incubo alla Balena, Lapislazuli, Slack e le microrealtà editoriali De Press, Libri Somari, Maledizioni e il bookshop del festival maceratese Ratatà.
Il programma prevede presentazioni delle autoproduzioni di Brace e Ritardo, del fumetto Kaleido (Eris Edizioni) di Davide Bart. Salvemini, della raccolta di strip Argh - Gli Scarabocchi di maicol & mirco (Bao Publishing), e l’esibizione musicale Luciana di Guido Brualdi / Lucy Anne che prende il nome dal suo fumetto omonimo (Incubo alla Balena).
Brualdi, in collaborazione con Samuele Canestrari, è inoltre autore della locandina qui accanto, di cui al festival sarà disponibile la stampa in serigrafia a colori in tiratura limitata: qui la pagina evento su Facebook.
Il piatto forte del festival, a ingresso simbolico di 1 euro, sarà una mostra mercato che vedrà partecipare più di una dozzina di espositori, provenienti dal vivace panorama italiano delle autoproduzioni. Con fumetti, albi illustrati, stampe, poster e T-shirt, a Fano saranno presenti artisti come Guido Brualdi, Ritardo e Davide Bart. Salvemini, collettivi quali Brace, Canederli, Destroy Brandina, Incubo alla Balena, Lapislazuli, Slack e le microrealtà editoriali De Press, Libri Somari, Maledizioni e il bookshop del festival maceratese Ratatà.
Il programma prevede presentazioni delle autoproduzioni di Brace e Ritardo, del fumetto Kaleido (Eris Edizioni) di Davide Bart. Salvemini, della raccolta di strip Argh - Gli Scarabocchi di maicol & mirco (Bao Publishing), e l’esibizione musicale Luciana di Guido Brualdi / Lucy Anne che prende il nome dal suo fumetto omonimo (Incubo alla Balena).
Brualdi, in collaborazione con Samuele Canestrari, è inoltre autore della locandina qui accanto, di cui al festival sarà disponibile la stampa in serigrafia a colori in tiratura limitata: qui la pagina evento su Facebook.
lunedì 11 marzo 2019
Torna BComics a Bastia Umbra (PG)
Arriva la terza BComics, l’evento su fumetti, videogames, giochi di ruolo e collezionismo del 16-17 marzo a Bastia Umbra (PG). Per due giorni, i padiglioni di UmbriaFiere saranno invasi da ogni genere di comics, da quelli tradizionali fino ai manga e alle anime giapponesi, e poi videogames e giochi da tavolo e di ruolo, tornei di card, miniature, modellini, action figures e ancora tante novità per il divertimento di grandi e bambini. L’offerta è ancora più ricca di contenuti e sorprese, come racconta Daniele Foschi, responsabile per l’organizzatrice Blu Nautilus: «Sarà un enorme contenitore per tutti gli appassionati, dove sarà possibile trovare una grande mostra-mercato e anche una serie di iniziative speciali e di eventi collaterali».
La manifestazione avrà come ospiti d’onore Francesco Matteuzzi (per anni redattore di FdC e sceneggiatore di Anna Politkovskaja, Philip K. Dick, Desert Route e tra i creatori della serie #vengoanchio) e Federico Vicentini (che è attivo per Bonelli e ha lavorato a Capitan Venezia, oltre allo speciale di Jonathan Steele e L’Insonne per Rovigo Comics 2015, disegnatore regolare della prima stagione di #vengoanchio), pure autore del manifesto ufficiale di questa BComics, con colori di Simone Arena. Dall’opera originale sarà stampata una litografia, distribuita gratuitamente in tiratura limitata di 99 copie numerate e da lui autografata per i visitatori, fino a esaurimento copie. Altro ospite molto atteso dai giovaniissimi, la youtuber Sabrina Cereseto in arte LaSabri, che con oltre 1,7 milioni di iscritti al suo canale è tra le maggiori influencer nei videogiochi.
Il programma di BComics sarà poi denso di appuntamenti: oltre alla mostra mercato, sono previste aree ludiche per gli appassionati di modellismo, tornei di carte Force of Will e Dragon Ball Card Game, videogames, cabinati per retrogames, giochi da tavolo e di ruolo. Previste inoltre un’area in collaborazione con lo Star Wars Club Perugia e della musica coreana K-Pop, in collaborazione con KST-Kpop Show Time di Bologna. Si svolgeranno tornei e concorsi a premi sul videogioco Just Dance 2019 e altri come Overwatch, Hearstone, League of Legends, Minecraft e Fortnite. Prevista infine una gara tra cosplayer, che si esibiranno sul palco interpretando i loro personaggi preferiti dei cartoni, anime, manga, film e videogames.
BComics fa parte del circuito nazionale Fiere del Fumetto e ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria. La manifestazione si svolgerà contemporaneamente alla XVI ExpoElettronica, mostra mercato su high-tech, informatica, telefonia ed elettronica con numerose iniziative come la sezione Fotomercato dedicata al mondo della fotografia con materiali e attrezzature nuove e usate, il progetto educational Olimpiadi Robotiche in collaborazione con il Makerlab di Forlì (che vedrà gare di robot-calcio, robot-sumo, labirinto e line-follower) e la Drone FPV Arena con le gare di mini-droni in collaborazione con ABC Elettronica (che metterà anche in palio un drone al giorno). Durante la manifestazione, si svolgerà infine l’Arduino Day 2019, celebrazione mondiale del microcontroller più famoso al mondo. BComics ed ExpoElettronica vedranno la presenza in totale di circa 140 espositori in 2 padiglioni, su una superficie complessiva di 10 mila mq. Altri dettagli sul sito ufficiale.
La manifestazione avrà come ospiti d’onore Francesco Matteuzzi (per anni redattore di FdC e sceneggiatore di Anna Politkovskaja, Philip K. Dick, Desert Route e tra i creatori della serie #vengoanchio) e Federico Vicentini (che è attivo per Bonelli e ha lavorato a Capitan Venezia, oltre allo speciale di Jonathan Steele e L’Insonne per Rovigo Comics 2015, disegnatore regolare della prima stagione di #vengoanchio), pure autore del manifesto ufficiale di questa BComics, con colori di Simone Arena. Dall’opera originale sarà stampata una litografia, distribuita gratuitamente in tiratura limitata di 99 copie numerate e da lui autografata per i visitatori, fino a esaurimento copie. Altro ospite molto atteso dai giovaniissimi, la youtuber Sabrina Cereseto in arte LaSabri, che con oltre 1,7 milioni di iscritti al suo canale è tra le maggiori influencer nei videogiochi.
Il programma di BComics sarà poi denso di appuntamenti: oltre alla mostra mercato, sono previste aree ludiche per gli appassionati di modellismo, tornei di carte Force of Will e Dragon Ball Card Game, videogames, cabinati per retrogames, giochi da tavolo e di ruolo. Previste inoltre un’area in collaborazione con lo Star Wars Club Perugia e della musica coreana K-Pop, in collaborazione con KST-Kpop Show Time di Bologna. Si svolgeranno tornei e concorsi a premi sul videogioco Just Dance 2019 e altri come Overwatch, Hearstone, League of Legends, Minecraft e Fortnite. Prevista infine una gara tra cosplayer, che si esibiranno sul palco interpretando i loro personaggi preferiti dei cartoni, anime, manga, film e videogames.
BComics fa parte del circuito nazionale Fiere del Fumetto e ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria. La manifestazione si svolgerà contemporaneamente alla XVI ExpoElettronica, mostra mercato su high-tech, informatica, telefonia ed elettronica con numerose iniziative come la sezione Fotomercato dedicata al mondo della fotografia con materiali e attrezzature nuove e usate, il progetto educational Olimpiadi Robotiche in collaborazione con il Makerlab di Forlì (che vedrà gare di robot-calcio, robot-sumo, labirinto e line-follower) e la Drone FPV Arena con le gare di mini-droni in collaborazione con ABC Elettronica (che metterà anche in palio un drone al giorno). Durante la manifestazione, si svolgerà infine l’Arduino Day 2019, celebrazione mondiale del microcontroller più famoso al mondo. BComics ed ExpoElettronica vedranno la presenza in totale di circa 140 espositori in 2 padiglioni, su una superficie complessiva di 10 mila mq. Altri dettagli sul sito ufficiale.
martedì 5 marzo 2019
Torna “Be Comics!” a Padova
Il Centro Culturale Altinate San Gaetano, nel cuore storico di Padova, si conferma la location riservata alle mostre del festival Be Comics! 2019. Accogliendo un grappolo di importanti mostre originali gratuite aperte nelle due giornate clou (23-24 marzo) ma poi fino al 7 aprile. A questa sede si aggiungono altri spazi cittadini: lo Spazio Ognissanti, Al Buscaglione, la Libreria Minerva, la Libreria Limerick e la Libreria Zabarella.
Giunto alla terza edizione, la fiera padovana propone un programma di ben 10 esposizioni dedicate al fumetto. Fra tavole e materiali originali, approfondimenti tematici, grandi autori e protagonisti dell’immaginario italiano e internazionale, Be Comics! 2019 pone l’attenzione su maestri italiani come Attilio Micheluzzi e Massimo Giacon, esplora nuovi confini del fumetto internazionale con le prime mostre mai dedicate in Italia al nuovo fumetto d’autore cinese e alla scena creativa irachena, nonché una selezione di progetti di eccellenza firmati sia da giovani che da affermati protagonisti del fumetto italiano contemporaneo.
Ecco il programma delle Mostre: “Il Titanic secondo Attilio Micheluzzi” (appena riedito da Edizioni NPE con maestosa introduzione del nostro diretùr Loris Cantarelli) sul naufragio più celebre della storia con oltre 30 tavole appositamente selezionate, “Kraken: mostri del mare, mostri della mente” (sul graphic novel di Emiliano Pagani & Bruno Cannucciari edito da Tunuè), “Post Pink, il corpo della donna” (con 9 autrici che raccontano 9 parti del corpo femminile: Fumettibrutti, Sara Menetti, Alice Milani, Margherita Morotti, Sara Pavan, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Alice Socal e Margherita Tramutoli), “Manhua, alla scoperta del fumetto cinese” (con un excursus sui migliori fumetti cinesi tradotti nel nostro Paese, da Zuo Ma a Zao Dao, da Golo Zhao e Nie Jun a Zhao Ze, Li Kunwu, Chihoi e altri ancora di cui si racconta il percorso artistico), “Saluti dalla fine del mondo” (sul recente volume di fantascienza surreale del duo padovano Lise & Talami costato 15 anni di lavoro, Il futuro è un morbo oscuro, dottor Zurich), “C’è fumetto in Iraq?” (prima esposizione nazionale di fumetti realizzati in Iraq, una selezione di lavori del collettivo Mesaha Comics di Baghdad e del Karge Comic Studio di Sulaimaniyah), “Le terre dei giganti invisibili” (su uno dei debutti più sorprendenti del fumetto italiano recente, opera di Giada Tonello e premiato al Project Contest 2017 di Lucca Comics & Games), “Iron Kobra” di Officina Infernale (sul nuovo volume dell’eclettico artista padovano Officina Infernale al secolo Andrea Mozzato, scritto da AkaB per Progetto Stigma / Eris Edizioni), “Haxa di Nicolò Pellizzon” (sull’omonima opera visionaria in una tetralogia techno-fantasy), “100 serie tv viste da Giacon” (sul progetto Ed è subito serial del celebre designer padovano Massimo Giacon per Panini Comics).
Dettagli e ulteriori notizie sul sito ufficiale Be Comics!
Giunto alla terza edizione, la fiera padovana propone un programma di ben 10 esposizioni dedicate al fumetto. Fra tavole e materiali originali, approfondimenti tematici, grandi autori e protagonisti dell’immaginario italiano e internazionale, Be Comics! 2019 pone l’attenzione su maestri italiani come Attilio Micheluzzi e Massimo Giacon, esplora nuovi confini del fumetto internazionale con le prime mostre mai dedicate in Italia al nuovo fumetto d’autore cinese e alla scena creativa irachena, nonché una selezione di progetti di eccellenza firmati sia da giovani che da affermati protagonisti del fumetto italiano contemporaneo.
Ecco il programma delle Mostre: “Il Titanic secondo Attilio Micheluzzi” (appena riedito da Edizioni NPE con maestosa introduzione del nostro diretùr Loris Cantarelli) sul naufragio più celebre della storia con oltre 30 tavole appositamente selezionate, “Kraken: mostri del mare, mostri della mente” (sul graphic novel di Emiliano Pagani & Bruno Cannucciari edito da Tunuè), “Post Pink, il corpo della donna” (con 9 autrici che raccontano 9 parti del corpo femminile: Fumettibrutti, Sara Menetti, Alice Milani, Margherita Morotti, Sara Pavan, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Alice Socal e Margherita Tramutoli), “Manhua, alla scoperta del fumetto cinese” (con un excursus sui migliori fumetti cinesi tradotti nel nostro Paese, da Zuo Ma a Zao Dao, da Golo Zhao e Nie Jun a Zhao Ze, Li Kunwu, Chihoi e altri ancora di cui si racconta il percorso artistico), “Saluti dalla fine del mondo” (sul recente volume di fantascienza surreale del duo padovano Lise & Talami costato 15 anni di lavoro, Il futuro è un morbo oscuro, dottor Zurich), “C’è fumetto in Iraq?” (prima esposizione nazionale di fumetti realizzati in Iraq, una selezione di lavori del collettivo Mesaha Comics di Baghdad e del Karge Comic Studio di Sulaimaniyah), “Le terre dei giganti invisibili” (su uno dei debutti più sorprendenti del fumetto italiano recente, opera di Giada Tonello e premiato al Project Contest 2017 di Lucca Comics & Games), “Iron Kobra” di Officina Infernale (sul nuovo volume dell’eclettico artista padovano Officina Infernale al secolo Andrea Mozzato, scritto da AkaB per Progetto Stigma / Eris Edizioni), “Haxa di Nicolò Pellizzon” (sull’omonima opera visionaria in una tetralogia techno-fantasy), “100 serie tv viste da Giacon” (sul progetto Ed è subito serial del celebre designer padovano Massimo Giacon per Panini Comics).
Dettagli e ulteriori notizie sul sito ufficiale Be Comics!
lunedì 4 marzo 2019
“Fumo di China” n.283 in edicola e fumetteria
E anche questo mese potete trovare nelle migliori edicole e fumetterie italiane il nuovo FdC n.283, con copertina di Claudio Stassi ispirata alla sempre maggior presenza dei comics anche nei mass media italiani “tra docufilm e graphic journalism”.
Dopo un editoriale con alcune riflessioni sulle più diverse connessioni e incarnazioni del primo medium multimediale dell’umanità “I fumetti si vedono (ovunque!) e si vendono (poco?)”, le usuali news dal mondo (quelle meno viste e più importanti in Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone, più la preziosissima rubrica sulle “Tavole in mostra” di fumetti nel Bel Paese), il dossier mensile si focalizza su cinefumetti & sequel incompiuti, con una lunga disamina di “quella mancata dozzina” fra le tante storie di seguiti mai realizzati di film di successo (con immagini ben poco viste!), prima dell’intervista esclusiva a Claudio Stassi sulla sua esperienza di fumetto seriale e graphic journalism oggi.
Poi spazio all’incontro a tu per tu con Davide La Rosa e il suo racconto “dietro le quinte” di un mestiere sempre pieno di mille sfaccettature, quindi il piccolo grande scoop dell’esperto critico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pollicelli che riprende in esclusiva per FdC i suoi intriganti ritratti degli autori più importanti nella storia del fumetto italiano avviati nel 2017 sull’allegato Sette del Corriere della Sera e rimasti interrotti per scelta del nuovo direttore Beppe Severgnini: si riprende con “la vita oltre il fumetto” di Renzo Barbieri, “Il borghese che disprezzava i borghesi”!
A seguire, il nostro tradizionale e celebre da 25 anni reportage dal XLVI Festival International de la BD d’Angoulême 2019, con un altro disegno inedito di Paolo Cossi dal “di dentro” del più importante evento europeo del settore e un “extra” on line sul nostro sito ufficiale: il punto di vista di Fabiano Ambu e la sua It Comics con tre albi tradotti ad hoc per il festival transalpino!
E ancora, l’epopea di Luigi Roveri dal suo giornalino per bambini di fumetti muti Miao alle pubblicazioni meno conosciute, il fumetto western italiano nell’antologia ragionata e commentata La Conquista del West per Allagalla che documenta un’epopea esemplare, il viaggio negli albori della fantascienza nostrana Dall’Italia alle stelle grazie alla Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare... e un ulteriore grande regalo per tutti i lettori di FdC: grazie a Nexo Digital, un coupon di sconto per l’ingresso al docufilm Diabolik sono io di Giancarlo Soldi dall’11 al 13 marzo in 250 sale italiane!
Infine, 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane, insieme alle rubriche “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Il Suggerimento” (per non perdere uscite sfiziose), “Niente Da Dire” (la la nuova rubrica curata dall’omonimo portale di divulgazione lanciato da Daniele Daccò, Furibionda e Onigiri Calibro 38), approfondimenti (questa volta sulle pubblicazioni di Franco Brambilla, La Stella della Senna manga e anime tv), “Il senso delle nuvole” (la nuova rubrica con le puntute osservazioni di Giuseppe Peruzzo), “Strumenti” (sulla sempre più numerosa saggistica dedicata a fumetto e illustrazione)... e le strisce fra satira e ironia di Renzo & Lucia con testi & disegni di Marcello!
Tutto questo e altro ancora su FdC n.283 (distribuito in edicola e fumetteria da MePe e acquistabile via PayPal direttamente dal nostro sito!), a soli 4 euro con 32 pagine tutte a colori: buona lettura!
Dopo un editoriale con alcune riflessioni sulle più diverse connessioni e incarnazioni del primo medium multimediale dell’umanità “I fumetti si vedono (ovunque!) e si vendono (poco?)”, le usuali news dal mondo (quelle meno viste e più importanti in Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone, più la preziosissima rubrica sulle “Tavole in mostra” di fumetti nel Bel Paese), il dossier mensile si focalizza su cinefumetti & sequel incompiuti, con una lunga disamina di “quella mancata dozzina” fra le tante storie di seguiti mai realizzati di film di successo (con immagini ben poco viste!), prima dell’intervista esclusiva a Claudio Stassi sulla sua esperienza di fumetto seriale e graphic journalism oggi.
Poi spazio all’incontro a tu per tu con Davide La Rosa e il suo racconto “dietro le quinte” di un mestiere sempre pieno di mille sfaccettature, quindi il piccolo grande scoop dell’esperto critico, sceneggiatore e regista Giuseppe Pollicelli che riprende in esclusiva per FdC i suoi intriganti ritratti degli autori più importanti nella storia del fumetto italiano avviati nel 2017 sull’allegato Sette del Corriere della Sera e rimasti interrotti per scelta del nuovo direttore Beppe Severgnini: si riprende con “la vita oltre il fumetto” di Renzo Barbieri, “Il borghese che disprezzava i borghesi”!
A seguire, il nostro tradizionale e celebre da 25 anni reportage dal XLVI Festival International de la BD d’Angoulême 2019, con un altro disegno inedito di Paolo Cossi dal “di dentro” del più importante evento europeo del settore e un “extra” on line sul nostro sito ufficiale: il punto di vista di Fabiano Ambu e la sua It Comics con tre albi tradotti ad hoc per il festival transalpino!
E ancora, l’epopea di Luigi Roveri dal suo giornalino per bambini di fumetti muti Miao alle pubblicazioni meno conosciute, il fumetto western italiano nell’antologia ragionata e commentata La Conquista del West per Allagalla che documenta un’epopea esemplare, il viaggio negli albori della fantascienza nostrana Dall’Italia alle stelle grazie alla Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare... e un ulteriore grande regalo per tutti i lettori di FdC: grazie a Nexo Digital, un coupon di sconto per l’ingresso al docufilm Diabolik sono io di Giancarlo Soldi dall’11 al 13 marzo in 250 sale italiane!
Infine, 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane, insieme alle rubriche “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Il Suggerimento” (per non perdere uscite sfiziose), “Niente Da Dire” (la la nuova rubrica curata dall’omonimo portale di divulgazione lanciato da Daniele Daccò, Furibionda e Onigiri Calibro 38), approfondimenti (questa volta sulle pubblicazioni di Franco Brambilla, La Stella della Senna manga e anime tv), “Il senso delle nuvole” (la nuova rubrica con le puntute osservazioni di Giuseppe Peruzzo), “Strumenti” (sulla sempre più numerosa saggistica dedicata a fumetto e illustrazione)... e le strisce fra satira e ironia di Renzo & Lucia con testi & disegni di Marcello!
Tutto questo e altro ancora su FdC n.283 (distribuito in edicola e fumetteria da MePe e acquistabile via PayPal direttamente dal nostro sito!), a soli 4 euro con 32 pagine tutte a colori: buona lettura!
sabato 2 marzo 2019
Festival d’Angoulême, un altro reportage esclusivo
A completamento del nostro ormai consueto reportage dal Festival International de la BD d’Angoulême (ben noto a lettori e operatori del settore fin dal 1994, grazie a
Giorgio Zambotto e al suo sodale Salvatore Oliva scomparso nel luglio
2017) di FdC n.283 in questi giorni in distribuzione nelle migliori edicole e fumetterie (e qui ordinabile anche via PayPal), proponiamo ai nostri lettori un altro gustoso “extra” nel nostro sito web, dove trovate tutte (ma proprio tutte!) le pubblicazioni legate alla più nota rivista italiana di settore fin dal 1978 (qui ad esempio trovate l’elenco di tutti gli autori e i personaggi di cui abbiamo parlato in questi decenni).
Questa volta la “chicca” digitale in omaggio è un ulteriore punto di vista con l’esperienza di Fabiano Ambu e la sua piccola ma agguerrita It Comics (a cui abbiamo dedicato il dossier su FdC n.254) in terra d’Oltralpe, che ha portato tre opere tradotte ad hoc per l’appuntamento e ha accettato di condividere con noi alcune riflessioni molto interessanti non soltanto sulla 46° evento transalpino (nato nel 1974 a imitazione del nostrano Salone Internazionale dei Comics, sorto a Bordighera nel 1965 e l’anno dopo traslocato a Lucca), ma anche sulle auspicabili ripercussioni nel panorama nostrano: ringraziamo Fabiano e buona lettura!
«Quando mi è stato chiesto di documentare la mia esperienza francese come editore ho pensato di raccontare un sunto del diario di viaggio vantando i successi ottenuti dalla It Comics e dagli autori coinvolti.
Poi ho pensato che la parte interessante di cui parlare, non è il raggiungimento dell’obiettivo, ma il percorso fatto e i motivi che hanno portato a questa scelta.
Se abbiamo deciso, come It Comics, di portare alcuni titoli in Francia, rinunciando di partecipare alla più grande manifestazione italiana dedicata al fumetto, la scelta diventa determinante più che la partecipazione stessa».
Il reportage esclusivo continua sul sito ufficiale di FdC...
Questa volta la “chicca” digitale in omaggio è un ulteriore punto di vista con l’esperienza di Fabiano Ambu e la sua piccola ma agguerrita It Comics (a cui abbiamo dedicato il dossier su FdC n.254) in terra d’Oltralpe, che ha portato tre opere tradotte ad hoc per l’appuntamento e ha accettato di condividere con noi alcune riflessioni molto interessanti non soltanto sulla 46° evento transalpino (nato nel 1974 a imitazione del nostrano Salone Internazionale dei Comics, sorto a Bordighera nel 1965 e l’anno dopo traslocato a Lucca), ma anche sulle auspicabili ripercussioni nel panorama nostrano: ringraziamo Fabiano e buona lettura!
«Quando mi è stato chiesto di documentare la mia esperienza francese come editore ho pensato di raccontare un sunto del diario di viaggio vantando i successi ottenuti dalla It Comics e dagli autori coinvolti.
Poi ho pensato che la parte interessante di cui parlare, non è il raggiungimento dell’obiettivo, ma il percorso fatto e i motivi che hanno portato a questa scelta.
Se abbiamo deciso, come It Comics, di portare alcuni titoli in Francia, rinunciando di partecipare alla più grande manifestazione italiana dedicata al fumetto, la scelta diventa determinante più che la partecipazione stessa».
Il reportage esclusivo continua sul sito ufficiale di FdC...