Con una splendida copertina inedita di Reinhard Kleist, dedicata al grande Johnny Cash per il nostro nuovo dossier “Carta canta”, è arrivato in edicola e fumetteria il nuovo FdC n.246 di gennaio.
Dopo un editoriale che si occupa delle recenti polemiche al 43° Festival di Angoulême e di alcune riflessioni sulle ultime novità cine-fumettistiche in Italia e non soltanto, seguono le tradizionali news dal mondo (Italia, Francia, Stati Uniti e Giappone... fra quelle che ci bombardano quotidianamente) e un nuovo dossier sulla sempre feconda interazione fra musica e fumetto, attraverso un’intervista esclusiva a Reinhard Kleist, che ripubblica in versione ampliata la sua biografia Cash - I see a darkness, oltre alla mostra milanese con asta benefica in un nuovo omaggio da 50 fumettisti all’opera di Enzo Jannacci, nonché una carrellata sulle ultime opere a cavallo fra i due media.
E poi l’epopea di Fables (storia della miniserie da 150 albi, rilettura delle fiabe tradizionali con influenze nelle serie tv) e le versioni di Skottie Young (da Oz a Favolandia), ma anche film e mostre dedicate, il ritorno dei Cavalieri del Cielo in un’edizione italiana da collezione, una lunga analisi del Corto Maltese letterario in occasione del nuovo romanzo in prosa Oltremare per Sellerio, il crossover Marvel definitivo Secret Wars (con la storia dei mega-eventi alla Casa delle Idee), la cronaca dell’incontro con Stan Sakai e il suo Usagi Yojimbo al Wow Spazio Fumetto di Milano, un’intervista a Valentino Sergi sul gioco di carte Suicidium ideato dall’associazione Kinderkammer e due reportage esclusivi: dalla mostra sui Tex “d’Autore” a Città di Castello per Tiferno Comics e dal Cartoom Forum di Tolosa con otto progetti “made in Italy” in partenza.
E ancora, le nostre abituali 7 pagine di recensioni per orientarsi nel mare magnum del fumetto proposto nelle edicole, fumetterie e librerie italiane, le rubriche pungenti come “Il Suggerimento” (per non perdere di vista uscite sfiziose), “Il Podio” (i top 3 del mese), “Pollice Verso” (un exploit in negativo), “Letture d’Oltralpe” (sulle uscite francesi, fra cui vi segnaliamo il meglio secondo noi), “Il Rinoceronte in carica” (la rubrica di Daniele Daccò, direttore editoriale del portale giornalistico Orgoglio Nerd), “Nuvolette Digitali” (la tradizionale rubrica di Maria-Angela Silleni sui fumetti on line), gli approfondimenti mensili (questa volta su mostre e cataloghi sull’illustrazione per il cibo e i tre volumi western Gus)... e infine, le strisce di “Renzo & Lucia”, con testi e disegni inediti di Marcello!
Tutto questo e molto altro... a soli 3,80 euro (prezzo bloccato fin dal 2008, con il nostro passaggio al full color): come sempre, buona lettura!
venerdì 22 gennaio 2016
martedì 19 gennaio 2016
Giuseppe Laganà in mostra a Milano
Dopo il successo e la premiazione a Riminicomix lo scorso luglio, la
mostra “Laganà - Sogni e cartoon di tutti i colori” su Giuseppe Maurizio Laganà, protagonista dell’animazione italiana (e non solo), si trasforma
in sentito omaggio a poche settimane dalla scomparsa lo scorso 3 gennaio al Wow Spazio Fumetto di Milano, da sabato 30 gennaio a domenica 21
febbraio 2016.
La mostra, supervisionata personalmente da Laganà perché rappresentasse con completezza la propria vena artistica, comprende i bozzetti e materiali originali di oltre 100 lavori realizzati per l’editoria, il mondo della comunicazione e della pubblicità e il cinema di animazione con bellissimi omaggi di autori e colleghi come Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Massimo Rotundo e Romano Scarpa, il grande artista Disney a cui è dedicata la personale “Dall’unghia di Kalì all’Ultimo Balabù” che negli stessi giorni è allestita al primo piano del Museo. La mostra è a cura di Federico Fiecconi con Sabrina Zanetti, vicepresidente ASIFA Italia e direttore artistico dello storico festival internazionale riminese Cartoon Club.
La mostra, supervisionata personalmente da Laganà perché rappresentasse con completezza la propria vena artistica, comprende i bozzetti e materiali originali di oltre 100 lavori realizzati per l’editoria, il mondo della comunicazione e della pubblicità e il cinema di animazione con bellissimi omaggi di autori e colleghi come Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli, Massimo Rotundo e Romano Scarpa, il grande artista Disney a cui è dedicata la personale “Dall’unghia di Kalì all’Ultimo Balabù” che negli stessi giorni è allestita al primo piano del Museo. La mostra è a cura di Federico Fiecconi con Sabrina Zanetti, vicepresidente ASIFA Italia e direttore artistico dello storico festival internazionale riminese Cartoon Club.
L’inaugurazione si tiene sabato 30 gennaio alle ore 16.30 e sarà seguita dalla proiezione del programma retrospettivo “Il
cinema di animazione di Giuseppe Maurizio Laganà” con una selezione di
2 ore del meglio dei suoi lavori per il cinema e la tv scelta personalmente dall’artista
insieme ai curatori, presenti insieme all’amico e collega Bruno Bozzetto.
L’esposizione attraversa il percorso artistico di Laganà
nei suoi aspetti più diversi: una carriera straordinaria per creatività,
inventiva e poetica, con particolare capacità di parlare ai più piccoli. In
mostra anche un bozzetto per il cortometraggio Pixnocchio (1982), pioneristica sperimentazione in computer
animation agli albori della rivoluzione digitale oggi visibile su
YouTube, nonché opere tuttora inedite, come la
serie animata L’Isola
del Tesoro di Raifiction e Mondo Tv che sarà presto trasmessa su
Rai Gulp.
Qui l’articolo pubblicato dal nostro
mensile Fumo di China n.243 lo scorso ottobre e qui sotto l’ultima intervista a Riminicomix:
giovedì 7 gennaio 2016
“Frida” di Vanna Vinci in mostra a Bologna
Dopo il fumetto biografico su Tamara de Lempicka, la brava Vanna Vinci
sta lavorando per 24 Ore Cultura (che lo pubblicherà il prossimo autunno) a un
altro importante progetto, dedicato a Frida Kahlo: Frida. Operetta amorale a fumetti racconterà attraverso la sua
arte la tormentata vita di una delle artiste simbolo dell’America Latina. Alcuni
schizzi preparatori e disegni di studio saranno esposti in anteprima alla
galleria Ono Arte di Bologna, in occasione della mostra fotografica “Frida Kahlo.
Fotografie di Leo Matiz” da giovedì 14 gennaio a domenica 28 febbraio 2016.
Già attraverso
questi primi assaggi emerge la sensibilità e l’attenzione dell’autrice nei
confronti di questa straordinaria artista, alla cui figura Vanna sta lavorando
assiduamente già da un anno traendo spunto dalla forte originalità del
personaggio. Donna dalla personalità molto forte, indipendente e passionale,
riluttante nei confronti delle convenzioni sociali, Kahlo si inserisce
perfettamente nel novero delle figure femminili legate al mondo dell’arte che
tanto affascinano Vinci (celebre anche per “la bambina filosofica”, di cui a
novembre è uscito il più recente volume inedito, No Future) e che hanno ispirato altri suoi importanti lavori come La Casati. La Musa egoista e appunto Tamara de Lempicka. Icona dell’Art Déco.
In occasione della mostra bolognese, il 16 gennaio dalle 18.30 presso la
galleria ONO Arte l’autrice incontrerà il pubblico
con il giornalista e docente Alberto Sebastiani. Qui sotto un’intervista a
Vanna allo scorso Festivaletteratura sul suo metodo di lavoro.
mercoledì 6 gennaio 2016
Il Grand Prix di Angoulême e le donne
Già un terzo dei 30 candidati al Grand Prix di Angoulême, il premio alla carriera del più prestigioso festival di fumetto in Europa, hanno chiesto di ritirare il loro nome, dopo la denuncia del Collectif des Créatrices de Bande Dessisée contre le Sexism (nato l’anno scorso da oltre 100 fumettiste) per spingere a boicottarlo
perché fra i nomi non c’è nessuna donna.
Dopo Alan Moore (ancora prima dell’appello, data la sua nota idiosincrasia per questi riconoscimenti), anche Riad Sattouf, Joann Sfar, Daniel Clowes, Charles Burns, Christophe Blain, Pierre Christin, Etienne Davodeau e il nostro Milo Manara (unico italiano insieme a Lorenzo Mattotti, fresco autore del manifesto di Riminicomix) hanno aderito alla protesta.
Dopo Alan Moore (ancora prima dell’appello, data la sua nota idiosincrasia per questi riconoscimenti), anche Riad Sattouf, Joann Sfar, Daniel Clowes, Charles Burns, Christophe Blain, Pierre Christin, Etienne Davodeau e il nostro Milo Manara (unico italiano insieme a Lorenzo Mattotti, fresco autore del manifesto di Riminicomix) hanno aderito alla protesta.
Le fumettiste del Collectif hanno chiesto più considerazione per il lavoro
delle donne e un elenco con anche nomi
femminili, per un quadro più realistico del meglio del fumetto (anche se alcuni hanno notato come, purtroppo, di fatto le fumettiste hanno trovato spazio soltanto nei decenni più recenti).
Dopo una giornata in cui, come sempre in questi casi, la polemica è infuriata nei social network (qui sopra un disegno dal sempre attento Gianluca Costantini), prima l’amministratore delegato del festival Franck Bondoux ha ricordato che il premio è “alla carriera” e che la manifestazione “non può distorcere la realtà”, pur ammettendo che “l’elenco potrebbe contenere uno o due nomi femminili e che dobbiamo essere vigili sapendo che il festival è una cassa di risonanza per molte cause”. Poi un comunicato ufficiale ha dichiarato che “Senza rimuovere altri nomi, aggiungeremo nuovi nomi di altre autrici alla lista dei candidati”.
Già in passato il Grand Prix (le cui nomination sono decise da un fantomatico comitato avvolto nel mistero) aveva suscitato vivaci polemiche, essendo stato assegnato in 43 anni a una sola autrice e nel 2014 a Bill Watterson, ritiratosi dopo aver concluso l’epocale Calvin and Hobbes nel 1995.
Dopo una giornata in cui, come sempre in questi casi, la polemica è infuriata nei social network (qui sopra un disegno dal sempre attento Gianluca Costantini), prima l’amministratore delegato del festival Franck Bondoux ha ricordato che il premio è “alla carriera” e che la manifestazione “non può distorcere la realtà”, pur ammettendo che “l’elenco potrebbe contenere uno o due nomi femminili e che dobbiamo essere vigili sapendo che il festival è una cassa di risonanza per molte cause”. Poi un comunicato ufficiale ha dichiarato che “Senza rimuovere altri nomi, aggiungeremo nuovi nomi di altre autrici alla lista dei candidati”.
Già in passato il Grand Prix (le cui nomination sono decise da un fantomatico comitato avvolto nel mistero) aveva suscitato vivaci polemiche, essendo stato assegnato in 43 anni a una sola autrice e nel 2014 a Bill Watterson, ritiratosi dopo aver concluso l’epocale Calvin and Hobbes nel 1995.
martedì 5 gennaio 2016
Addio al regista e animatore Giuseppe Laganà
Tra le anteprime mondiali della scorsa Riminicomix,
svettavano il mediometraggio L’isola del tesoro
(per una serie tv prodotta da Rai Fiction e Mondo Tv) e il corto Moose (dalla serie prodotta da Rai
Fiction, Trion Pictures e Cosgrove Hall). che hanno riacceso i riflettori
sull’arte del grande Giuseppe Maurizio Laganà, festeggiato da una grande mostra
sulla sua opera curata da Federico Fiecconi – che ne ha tracciato il percorso artistico
su FdC n.243 lo scorso ottobre –
Nato a Milano il 28 luglio 1944, Laganà se n’è andato nella notte dal 2 al 3 gennaio scorso: aveva iniziato l’attività
con la Cartoons Film di Pierluigi de Mas, come assistente a fianco degli storici animatori di scuola UPA
Harry Hess e Jimmy Murakami,
in Italia per i numerosi film pubblicitari del celebre programma tv Carosello. Diventando animatore passa
alla Gamma Film di
Roberto Gavioli, viene chiamato da Bozzetto per lavorare al suo primo
lungometraggio West and Soda (1965) a
fianco di Guido Manuli,
poi a Il signor Rossi compra l’automobile
(1966) e Vip, mio fratello superuomo
(1968).
Divenuto freelance, aveva lavorato con Marco Biassoni per Carosello e ancora con Bozzetto per Allegro non troppo (1976), per poi aprire nel 1991 il suo Animation Studio, che nel 1996 si costituisce in The Animation Band, verso film e video spettacolari, serie tv, sigle e pubblicità, con spiccate attitudini creative e forte della notevole esperienza nella creazione e direzione di progetti.
In parallelo Laganà ha sempre proseguito una ricca attività di illustratore per editoria e pubblicità, giornali, libri, affiche, utilizzando con padronanza tecnica le più varie tecniche espressive per Eureka, Corriere dei Piccoli, Linus ma anche Corriere della Sera, Insieme, Grazia, Playboy, Cosmopolitan, Sale & Pepe, Bella... e poi diversi cortometraggi: Pixnocchio (in assoluto il primo film di animazione digitale realizzato in Italia, realizzato nel 1982 e visibile qui), le serie animate Lupo Alberto e Spaghetti Family, Sandokan 2, L’ultimo dei Mohicani e due Cartoni dello Zecchino d’Oro, fino alle ancora inedite Moose e L’isola del tesoro.
Da fine gennaio a Milano il Wow Spazio Fumetto ospiterà una nuova versione della bella mostra ospitata a
Rimini lo scorso luglio: sarà un’occasione in più per ricordarlo: qui sotto la bella intervista che ci ha rilasciato lo scorso luglio. Grazie ancora
di tutto, Giuseppe!