martedì 26 gennaio 2021

“Patria. Crescere in tempo di guerra” a fumetti

Le parate sportive in divisa, l’obbligo di scrivere lettere ai soldati al fronte durante le ore di lezione, il culto della figura del Duce, le rappresentazioni vestite da contadinelle. Sono solo alcuni aspetti della propaganda fascista “seduta” sui banchi di scuola, con le sue di persuasione e un processo continuo di indottrinamento al credo fascista. Anche Graziella Mapelli cresce in questo clima dominato dalla guerra e dal rigore ideologico. Come tanti coetanei, Graziella è una bambina costretta a diventare grande in fretta. Patria. Crescere in tempo di guerra (BeccoGiallo, 224 pp, 19 euro), uscito lo scorso 14 gennaio, è un graphic novel di formazione in cui, accompagnati per mano da Graziella, facciamo conoscenza di come i bambini degli anni Trenta vivevano tempo libero, scuola, manifestazioni di paese e con quale orecchio furono abituate ad ascoltare le trasmissioni radiofoniche: ogni aspetto della loro giovane vita contribuisce al lento e inesorabile inculcare dell’ideologia fascista.

Attraverso ricordi e pagelle, articoli di giornale, foto e cartoline d’epoca, la nipote Bruna Martini ricostruisce passo dopo passo l’infanzia di zia Graziella, immergendosi nell’album di famiglia che diventa, pagina dopo pagina, una preziosa indagine storica sull’intera nazione. In un tempo dominato dal desiderio di governi autoritari, Patria è una testimonianza che vuole offrire un contributo alla discussione sul fascismo e le sue tecniche di propaganda, per riconoscerle e imparare a combatterle. 

In particolare, Patria è un graphic novel di formazione che segue le vicissitudini di Graziella, una ragazzina educata nel credo fascista, costretta a crescere in fretta in un clima dominato dalla guerra e dal rigore ideologico. Attraverso il punto di vista della protagonista, il racconto esplora il processo di indottrinamento dei giovani operato dal regime, analizza le tecniche di persuasione della scuola dell'epoca, e fa luce sui principali aspetti dell'ideologia e della storia fascista. Il libro unisce disegni a pastello e acquarello con oggetti di epoca fascista: da vecchie fotografie a lettere dei soldati del tempo, da articoli di giornale a pagelle, quaderni e libri di testo usati nelle scuole del Ventennio. Un altro modo di leggere, documentarsi e riflettere sulla Shoah e le ideologie.

Graziella è la zia di Bruna, ha 88 anni e vive a Lecco, dove si è trasferita per sfuggire agli orrori della guerra. Ha lavorato come ragioniera per 40 anni. 10 nipoti e 11 pronipoti, oggi è felicemente in pensione. Bruna nata a Lecco e vive a Londra, un decennio di esperienze nel campo animazione e illustrazione, suoi cortometraggi e illustrazioni ottenuto premi in festival internazionli e trasmessi in tv nel Regno Unito. Qui sotto, Graziella si racconta in esclusiva:


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