La lunga marcia per i diritti civili negli USA parte da lontano e non è
ancora finita. “Forse gli americani lo hanno dimenticato. E pochi hanno più
titoli di John Lewis per ricordarci che aspetto ha la democrazia”, ha scritto l’autorevole
The New York Times.
A pochi mesi dal secondo mandato di un presidente
afroamericano, forse tendiamo a pensare che i risultati conseguiti dal movimento per i diritti civili siano stati un atto dovuto della democrazia, quasi un
esito inevitabile del progresso sociale. Furono invece la dolorosa conquista di
uomini e donne, spesso giovanissimi, che dovettero patire violenze indicibili lungo
il corso di una protratta stagione di disciplina quotidiana, di addestramento
alla non violenza, di determinazione incrollabile verso uno storico obiettivo
di giustizia. John Lewis, protagonista principe di quella stagione, consegna
oggi a questo acclamato memoir in forma di graphic novel il vivido racconto
dall’interno della lunga, e a oggi incompiuta, marcia americana per l’uguaglianza.
March. Libro uno apre
una trilogia che, con testi di John Lewis e Andrew Aydin, disegni di Nate
Powell, grafica e lettering italiano dello Studio RAM di Bologna, inaugura –
insieme a Escobar:El Patrón – il nuovo
marchio Oscar Ink di Mondadori. Le librerie laFeltrinelli di Milano Piazza Piemonte (dal 12 maggio al 6 giugno), Napoli Piazza Martiri (dal 9 giugno al 2 luglio), Palermo via Cavour (da luglio ad agosto) e Roma Galleria Alberto Sordi in Piazza Colonna (a settembre) dedicano alla storia una mostra con 20 tavole.
Qui sotto, dopo la copertina in apertura di post, trovate le prime tavole dell’opera (tutte sono © 2013 John Lewis & Andrew Aydin e © 2017 Mondadori Libri S.p.A., Milano):
Qui sotto, dopo la copertina in apertura di post, trovate le prime tavole dell’opera (tutte sono © 2013 John Lewis & Andrew Aydin e © 2017 Mondadori Libri S.p.A., Milano):
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