Notizia bomba di oggi: Hayao Miyazaki
ci ha ripensato. 3 anni fa aveva annunciato in pompa magna (mentre il presidente Koji Hashino dello studio Ghibli accompagnava Si alza il vento alla Mostra del Cinema
di venezia) il ritiro dalle scene e dai faticosissimi lungometraggi animati,
per poi stupire il mondo con la decisione di realizzare un cortometraggio di 12
minuti dal titolo Kemushi no Boro
interamente in CGI/3D da presentare nel 2018 al Museo Ghibli.
E invece, mai
dire mai. Non totalmente soddisfatto di lavorare con le nuove tecnologie,
Miyazaki ha confessato di aver consegnato la scorsa estate progetto di un nuovo
lungometraggio; lo ha raccontato nello speciale tv della NHK, Owaranai Hito: Miyazaki Hayao, andato in
onda ieri in Giappone. Il documentario di 49 minuti,
accompagnato dalla voce della storica doppiatrice di Mei da Il mio vicino Totoro, Chika Sakamoto, ha
seguito il regista per 2 anni mentre era al lavoro sul corto.
Se mai il
progetto di un nuovo film dovesse essere approvato, non sarebbe completato
prima del 2019. Miya-san però s’è già tirato avanti realizzando lo storyboard
di un centinaio di scene. In Owaranai
Hito: Miyazaki Hayao vediamo al lavoro anche il CGI director YuheiSakuragi, artista trentenne molto chic che abbiamo visto
all’opera nel film The Case of Hana &
Alice (2015) e alla regia di un corto per il Japan Animator Expo Neon Genesis Impact.
La notizia
dell’ennesimo ripensamento di Miyazaki sta facendo il giro del mondo. Ma
qualcuno, nella fattispecie il regista francese Michel Ocelot, in questi
istanti potrebbe gongolare: non ci aveva forse detto neanche tre anni fa che
Miyazaki prima o poi si sarebbe rimangiato la parola?
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