È il personaggio dei fumetti italiani
che ha traghettato il mondo delle nuvolette nella modernità, grazie al talento
smisurato di Tiziano Sclavi
ma anche alla sapiente regia del suo editore Sergio Bonelli (di cui
quest’anno ricordiamo i 5 anni della scomparsa, poco dopo l’ultima sua apparizione
pubblica a Riminicomix), divenuto
anche grazie all’Indagatore dell’Incubo l’editore multimediale che è oggi... In
un’epoca pre-Internet e senza tv satellitari né telefonini, Dylan Dog ha portato al fumetto un pubblico nuovo (in particolare le tante
lettrici, fino ad allora orfani di un fumetto che le potesse ammaliare a tal
punto), un’attenzione mai vista prima nei mass media e la considerazione di
giornalisti e intellettuali come Antonio d’Orrico e Umberto Eco.
Dopo l’anteprima alla scorsa fiera
Cartoomics, l’annuario di FdC traccia il cammino dei primi
trent’anni dell’inquilino di Craven Road, incontrando il disegnatore del
primissimo albo Angelo Stano
e la prima lettrice divenuta sceneggiatrice Paola Barbato, autori giunti
più di recente come Alessandro Bilotta e Giorgio Pontrelli indagando le incarnazioni dell’Old Boy al di fuori del fumetto e
il suo rapporto con le donne, le particolarità del suo creatore, le edizioni
estere e gli epigoni italiani.
Inoltre, le consuete analisi sull’anno passato e quello in
corso: i numeri del mercato italiano (compresa un’intervista al fenomeno
dell’anno Simone Albrigi in arte Sio, a Elena Mirulla e i suoi exploit pop,
l’influenza reciproca tra fumetti e cine-tv), l’evoluzione della “small press”
nazionale, uno sguardo ragionato al futuro, le tendenze più recenti e le
strategie nei mercati in Italia, Usa, Francia e Giappone.
E ancora, un breve panorama sull’illustrazione italiana e i
top 5 della redazione di FdC, per non
perdere nulla del bello dell’anno trascorso: 72 grandi pagine sul fumetto, a
360 gradi e in profondità!
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